I leader si guardarono a vicenda, shoccati.
Il premier uscente disse in tono solenne: "Sono pronto".
"Eh no! - Protesto' il leader nominato dal Movimento - Lei non ha nessun diritto al bunker, il suo governo s'e' gia' dimesso!"
"Ma non ce n'e' ancora un altro" obietto' il premier uscente.
"Si' che c'e'! - Intervenne il leader delegato dal centrodestra, tendendo la mano a quello del Movimento - Abbiamo appena trovato un accordo".
"Non vale! - Protesto' il leader provvisorio del centrosinistra - non avete ricevuto il mandato, non avete prestato giuramento, non avete ottenuto la fiducia!"
"Basta con la burocrazia! La fiducia non e' necessaria. Ci basta giurare davanti al presidente".
"E noi giuriamo" annui' il leader del Movimento.
I due si presero sottobraccio.
"Ah si? E chi di voi fa il premier? Chi scende nel bunker?" Chiese il leader del centrosinistra.
I due sottobraccio si fissarono, e dissero in coro "Io!"
Poi s'afferrarono per le rispettive cravatte e cominciarono a strattonarsi, insultandosi.
Il presidente della Repubblica li guardo' con aria imbarazzata.
"Il vertice dello Stato a cui si riferisce l'allerta dei servizi segreti sono io - preciso' - soltanto io".
"Perche'?" Protestarono i due, con ancora in mano la cravatta dell'avversario.
"Perche' secondo accordi internazionali segreti, in caso di guerra nucleare l'Italia perde del tutto la sua sovranita', e quindi non necessita piu' d'un governo autonomo, ma soltanto d'un esecutore delle direttive NATO".
"Noi siamo sempre stati ottimi esecutori" disse il leader del centrosinistra, indicando il premier uscente.
"Si', ma non c'e' piu' bisogno di voi. Come capo delle Forze Armate, basto io" rispose il presidente. Schiaccio' un pulsante sulla sua scrivania. Una delle librerie scivolo' lungo la parete, rivelando una porta segreta.
I leader si precipitarono verso la porta, quattro agenti dei servizi ne uscirono, bloccandoli. Il presidente prese una valigetta dalla scrivania, e imbocco' rapido la porta, seguito dagli agenti. La libreria la richiuse, lasciando fuori i leader.
"E' tutta colpa vostra!" Strillo' il leader del Movimento.
"Ma vaffanculo!" Urlarono gli altri.
Poi un rombo assordante sopra le loro teste li fece tacere.
Alessandra Daniele
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Fonte: L'Ultima Consultazione (di Carmilla On Line)
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Quando arrivo' l'allerta dei servizi segreti, al Quirinale era in corso un vertice informale fra i leader dei principali partiti, il premier uscente, e il presidente della Repubblica, alla ricerca d'un accordo per il nuovo governo che superasse lo stallo generato dal risultato incerto delle elezioni, e dai veti incrociati.
I leader furono interrotti in pieno litigio dal presidente, che posando il suo telefono personale, annuncio': "Gli Stati Uniti stanno bombardando la Siria, e s'aspettano una rappresaglia russa che potrebbe innescare un'escalation. I servizi segreti raccomandano di trasferire immediatamente il vertice dello Stato italiano nel bunker sotto il Colle".