Nel panorama delle (poche) fanzine punk hardcore sbuca una nuova creatura dal nome Ottopuntozero (o se preferite 8.0), anche se piu' che fanzine va chiamata graphic-zine.
Il primo numero, uscito nell'Agosto del 2019, racchiude in una copertina a due facciate tredici pagine a colori in formato A4 ricche di immagini di repertorio, risalenti agli anni '80, e legate da un filo conduttore di creste rasate, il che spiega il titolo Creste Rasate / Shaved Crest.
La 'zine nasce dalla mente malata di Joe Provos, che gia' si occupa di una piccola etichetta (Provox) e di una distribuzione indipendente (La Discarika), con il solo scopo di alimentare la passione per la grafica punk, tant'e' che in origine il progetto doveva occuparsi di ristampare in formato poster vari flyer e locandine punk anni '80 ma poi e' virato su una fanzine.
Il tutto e' unito all'ossessione per quegli anni vede riproporre vere e proprie icone, come ad esempio grafiche di T.V.O.R. e le opere di Bad Trip, senza scordare fotografie, locandine e documenti dell'epoca.
Lungi Da Me non e' solo una fanzine, di sicuro non e' una fanzine punk come tutte le altre anzi forse non e' nemmeno una fanzine punk non trattando direttamente di musica.
A sto punto vi chiederete "...e allora che cazzo e'?"
Ottima domanda, noto con piacere che i cricetini nel vostro marcio cervellino fanno girare la ruota miei piccoli seguaci.
Per questo mi sforzero' per rispondervi!
Lungi Da Me, usando le parole delle tre menti che l'hanno ideata ovvero Zanna, Lara e Modi, e' una fanzine accidentalmente punk, come detto, non parla di musica ma e' scritta da punk, non solo i tre citati ma con tantissime collaborazioni tra cui ad esempio costole dei Kalashnikov.
Ogni articolo, racconto, storia, fumetto e contributo contenuto in questa fanzine e' uno slancio creativo, senza regole o linee guide una fanzine sperimentale nel senso piu' amplio del termine ma il risultato, a differenza di quanto si possa immaginare, e' praticamente un libro antologico, una piccola perla totalmente do it yourself da leggere tutta d'un fiato dalla prima pagina all'ultima, dal primo all'ultimo numero!
Quando si tratta di 'zine cartacee spesso la domanda che vien posta e se han ancora motivo di esistere quando tutto ormai e' sul web o digitalizzato.
La domanda e' lecita cosi' come la risposta: si han ancora un senso per molteplici motivi pratici (voglio vedervi al cesso con un pc se state tanto piu' comodi), sia perche' dietro una fanzine c'e' parecchio sbattimento ed il risultato tangibile della cosa premia la fatica.
E' il caso di Tutti Pazzi, risalente al lontano 1986 (quanti di voi eran gia' nati?) ed in tutti questi anni arriva al fatidico numero della maturita', il 18!
Totalmente autoprodotta e fatta a mano la 'zine, in formato A4, non emerge per una grafica patinata anzi tutt'altro l'impaginazione e' alla meno peggio ma cio' nonostante si lascia leggere gradevolmente, indubbiamente sarebbe stato meglio senza la popputa immagine di sfondo che di tanto in tanto affatica nella lettura. Il merito va soltanto ad i suoi interessantissimi contenuti; in pratica soltanto interviste a band di punta o meno conosciute della scena hardcore punk e metal italiana (e non solo).
Caldo caldo di stampa sopraggiunge il primo numero di Loser Times, fanzine che esce in allegato (o con allegato, dipende i punti di vista) al disco di debutto dei Luca E I Suoi Fantastici Amici. Se di quest'ultimo, dal titolo Che L'Inse?, parleremo' piu' in la nel tempo immergiamoci subito in questa nuovissima realta' cartacea.
La provenienza si intuisce gia' dalla copertina che si rifa' all'artwork del celebre disco dei Bad Brains con la saetta che colpisce la Lanterna di Genova, il tutto "[...] e' una specie di "diario di bordo" sulle mie esperienze con la distro e con il gruppo...", come la definisce il suo autore.
La 'zine infatti e' scritta, impaginata e stampata totalmente da Gippy cantante dei gia' citati L.E.I.S.F.A. nonche' padre/padrone della distro/etichetta Lanterna Pirata, realta' molto attiva nel circuito d.i.y..
Questo primo numero di Loser Times e' formato da 34 pagine che al loro interno racchiudono interviste, recensioni e live report il tutto scritto con semplicita' e con una buona dose di passione che non guasta mai.
Speciale Fanzine - RRROOOAAARRR N.1 (1987) (di Italian Thrash Attack)
https://www.italianthrashattack.com/site/speciale-fanzine-rrroooaaarrr-n-1-1987/
Italian Thrash Attack
Il primo numero di RRROOOAAARRR esce nel 1987 e a raccontarci tutto c'e' l'amico Michele Giorgi. In futuro pubblicheremo un ulteriore articolo riguardo il secondo numero della zine e perche' no, la presentazione di altre vecchie fanze storiche italiane. In fondo all'articolo avete la possibilita' di scaricare la fanzine in formato pdf, stamparla e sfogliarla come nel 1987!
Buona lettura!
Di solito sono un tipo loquace, quasi logorroico, anche quando si tratta di scrivere provo raramente la sensazione di paura da foglio bianco, la difficolta' nel mettere nero su bianco quello che provo o penso riguardo un determinato argomento.
Che la scena trentina sia in fermento e una delle piu' attive dello stivale e' ormai un dato di fatto. Tesi supportata dalla miriade di gruppi che van sbucando in quelle lande nordiche e dalla serate a sfondo punk hc che vengon massicciamente proposte.
Prova ancora piu' tangibile e' data dalla presenza di elementi faunistici una volta essenziali ma, adesso, in via d'estinzione ormai da parecchio tempo sul territorio nazionale: le fanzine.
Queste arcaiche creature in formato cartaceo son state soppiantate, purtroppo aggiungerei, dalla comodita' e facilita' dello strumento digitale che permette di creare con rapidita' e zero spese una propria webzine, sempre sul pezzo ma non sempre dai contenuti validi vuoi per il poco sudore speso nel crearle.
Per fortuna il Trentino inverte la tendenza sfornando non una ma ben due fanzine alla vecchia maniera, cosi' dopo Menti Inquinate, di cui abbiamo parlato in passato, ecco la neonata Start Something che da questa estate ci allieta e ci tiene compagnia nelle nostre scorribande defecatoriali (nda. passatemi l'inutile neologismo).
Ecco approdare tra queste paginette una nuova fanzine dal titolo Disegni Matti, per la precisione abbiamo dinanzi il sesto numero anzi, per esser ancora piu' meticolosi, il numero 666.
Ma cos'e' Disegni Matti?
Presto detto e' un progetto nato nel 2007 da un manipolo di persone con la passione per i graffiti e la street art che raccoglie le illustrazioni di diversi autori di strada, con il fine di essere autofinanziato e fuori dalle logiche di mercato in tre parole do it yourself, che in fin dei conti tanto ci piace!
La 'zine (o se preferite libretto illustrato) in questi anni vanta ben sei uscite, Numero 0 L'Inizio, Numero 1 La Prima Volta, Unoemezzo, Un Quartino, Inverno 2010 e il Numero 666, il tutto senza una periodicita'.
Quest'ultimo numero oltre alle tavole illustrate contiene anche un cd audio con la finalita' ben spiegata nell'introduzione della 'zine: "13 disegnatori matti interpretano 13 brani, per creare una sorta di libro/fiaba, per la gioia dei vostri occhi e delle vostre orecchie.", ovvero unire la passione per i disegni e per la musica fatta in un certo modo, non importa il genere, ma solo per il fatto che sia autoprodotta.
A meno di un mese dall'uscita del numero 6 della fanzine piu' patinata dello stivale, ecco il download del numero cinque uscito piu' di tre anni fa.
Stiamo parlando di Porrozine la 'zine messinese nata dalla mente contorta di Dario aka Porro, ovvero una delle realta' d.i.y. cartacee piu' longeve e di maggior successo che ha calcato la scena punk hc.
Questa 'zine e' l'ennesimo esempio di quanto si possa far bene con tanta attitudie e passione, ovviando alla mancanza del vil denaro con il sudore del proprio lavoro: Tasche Vuote & Ossa Rotte.
Ed ecco un po' di storia o preistoria: Porrozine su carta nasce nel lontano 1991, da allora la numerazione e' riniziata 3 volte arrivando a circa 20 numeri stampati fra fanzine vere e proprie, bollettoni e fumetti vari.
La prima incarnazione della fanza era distribuita al CSOS Fata Morgana di Messina e nello stesso numero ci potevi trovare metal, rap, hardcore, l'importante era avere l'attitudine in comune: si era in pochi e si stava tutti meglio.
Sgomberato il CSOS Fata Morgana la fanzine ebbe un'incivile virata in ambito thrash/death/black/grind, con distribuzione tramite etichette, gruppi e mailorder underground, ma dopo un paio di anni altra virata nel luccicante universo punk/hc.
Ah le fanzine di una volta..ah gli anni '80..ah ormai non si scrive piu'..e ci sono sempre le solite..
Ogni tanto pero' succede qualcosa che rompe la monotonia e con coraggio prova a trovare il proprio posto nel suo contesto di riferimento, nel nostro caso una nuova punkzine musicale, anche se questo termine non e' sufficiente per chi interpreta il punk soprattutto come uno condotta mirata all'attacco all'esistente.
PISM! Gia' il nome mi fa pensare a quegli schizzati dei GISM, il che non e' poi tanto male!
Smetto di divagare, promesso, PISM (Presenze Individuali Sovversive nel Mucchio) e' una pubblicazione che ha preso forma lo scorso mese ed e' la dimostrazione che si puo' creare un progetto valido anche senza avere l'opportunita' di vedersi faccia a faccia (prodigi della rete).
Ci son voluti quasi due anni per ritrovare questa reliquia, altro che le avventure di Indiana Jones o il mistero del Santo Graal.
Qui stiam parlando di un reperto storico che ci riguarda, nessuna finzione cinematografica o creazione mitologica di origine cristiana.
Dopo una lunga ed estenuante ricerca i vostri eroi di punk4free son riusciti, superando ogni piu' ardua difficolta', a ritrovare un testo sacro di immenso valore e renderlo pubblico a voi voraci utenti.
Si tratta del raro ed introvabile numero #A di Punk4Free 'zine
Qualcuno di voi si chiedera' da dove cazzo e' saltato fuori sta fanzine e soprattutto perche'?
Ed ancora, chi ha avuto sta cazzo di idea? Perche' numero #A e non #1 come fan tutti, vi sentite speciali? Chi cazzo ve l'ha chiesta sta porcata?
Beh so che nessuno si fara' tali domande, ma giusto perche' son in vena creativa e sotto l'effetto di spiiiiiid vi raccontero', dal principio, la storia di questa fanza.
Circa tre anni fa il nostro amato/odiato Yunior durante un picnic, in preda alle sue solite manie di grandezza e chissa' quale sostanza stupefacente, venne folgorato dalla brillante idea di creare una cazzo di 'zine.
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