frenchi: Leggendo alcuni dei vostri testi sembrano molto introspettivi, come anche il sound, mi dicevi anche che persino la grafica del cd porta alla mente qualcosa di autunnale, e' tutto molto introspettivo giusto?

VenaViola "Si, in effetti e' un'osservazione esatta. Giochiamo molto sul lato introspettivo delle cose, dalle sonorita' ai testi. La grafica di "360 Muse" voleva sintetizzare tutto questo in un'immagine: inizialmente volevano riprendere un "frame" di uno scorcio urbano (360 Muse e' un bus che copre fermate di un quatriere storico di Roma), poi pero' ci siamo soffermati su un soggetto isolato, un albero spoglio che anticipa l'inverno, e la cosa e' piaciuta a tutti noi.

frenchi: Vedo anche alcune collaborazioni ho trovato persino un vostro pezzo su un spot contro la caccia? come mai accade cio'?

VenaViola Per i VenaViola la collaborazione artistica e' sempre gradita e spazia in varie forme d'arte. Hai ricordato appunto il sample di un nostro pezzo su uno spot contro la caccia girato da un bravissimo regista beneventano, Umberto Rinaldi, che prima di tutto e' nostro amico ed estimatore: ci chiese di partecipare e noi abbiamo accettato subito anche perche' e' un tema che ci sta particolarmente a cuore. Con Umberto abbiamo poi collaborato in un altro spot sulla sicurezza stradale vincitore dell' "Achille d'Oro" a Festival di Sulmona.
Su "360 Muse" ci sono diversi "camei" con musicisti beneventani: inoltre mi piace ricordare la mostra audiovisiva che abbiamo fatto con uno scultore molto bravo, Gianluca Russo. Angelo ha collaborato con lo scrittore Donato Zoppo e con i Lamia, mentre Carlo e' impegnato anche nella pre-produzione dei Chaos Conspiracy".

frenchi: Come attivita' live' come va la storia? riesci a parlarmi di qualche posto o serata a cui vi siete particolarmente legati? non avete gusti in merito alla scelta dei posti dove esibirvi?

VenaViola
Diciamo che siamo in una fase di passaggio. Fino ad oggi i nostri live erano di forte impatto sonoro grazie anche alle caratteristiche del chitarrista Carlo Zollo: ora cambieremo la matrice, bolle molto in pentola. Il nostro è un genere diverso e quindi esige un pubblico preparato fin dalle prime note. Da questo punto di vista il Sud Italia non e' Milano ma ci sono belle realta' dove suonare e' molto gratificante. Difficile dire dove ci siamo trovati bene, forse e' piu' facile dire dov'e' andata una merda...comunque, escudendo i locali a Benevento, dove siamo di casa, citiamo il "Keste'" a Napoli, il "Nomad" ad Ariano Irpino e, specialmente come pubblico, il "Black House" di Avellino.

frenchi: Nel discorso produzione ed etichette che lienea seguite? Quali sono le vostre scorse produzioni e cosa vi aspettate per il futuro?

VenaViola
Sinceramente ne abbiamo le palle piene di discorsi su etichette e produzioni. Noi suoniamo senza l'ossessione di cercare un'etichetta. Se qualcuno poi e' interessato al nostro progetto, come e' gia' capitato con delle proposte, ci confrontiamo e vediamo se vale la pena o no. L'ideale sarebbe massima liberta' espressiva di produzione supportata da una buona distribuzione: ovviamente scopriamo l'acqua calda..."
"360 Muse" e' il primo vero Ep pubblicato dai VenaViola visto che siamo nati del 2006: in precedenza abbiamo, come detto su, fatto un Ep per la mostra audiovisiva con Gianluca Russo, dal titolo "Soundtrack La Terra".

frenchi: Che tipo di publico di solito vi segue ed aprezza veramente quello che esibite?

VenaViola
Domanda difficile. Solitamente non c'e' un pubblico standard anche se, chi ci segue, ha gia' una buona predisposizione ad un live del genere. Fortunatamente e' un tipo di pubblico che non manca....

frenchi: Parliamo un attimo di voi, come vi siete conosciuti? Siete solo amici nella musica o e' un legame che va oltre?

VenaViola
Veniamo da percorsi musicali diversi. Il primo approccio e' nato dall'incontro tra me (Gaetano Vessichelli ndr..) ed Angelo Cusano poi è subentrata Michela ed in seguito Marcello Venditti. Dopo pochi mesi Carlo e' subentrato alla chitarra al posto di Marcello. Inizialmente ci conoscevamo io e Angelo ma anche con Michela e Carlo il rapporto si e' fortificato anche fouri la salaprove...

frenchi: Parlando sempre di voi, come avviene la composizione?

VenaViola
360 Muse" e' nato quasi totalmente in studio, mentre la produzione seguente e' stata fatta in sala prove. Diciamo che Angelo e' fondamentale nella "partenza" delle idee, poi siamo noi a continuare il tutto.

frenchi: Perche' VenaViola?
VenaViola
Per "Vena" si intende l'estro, lo scatto artistico: "Viola" e' il colore piu' adatto alle nostre sonorita'. Poi ci piaceva come suonavano questi due vocaboli assieme e il gioco e' fatto...

frenchi: Progetti futuri?

VenaViola
Stiamo lavorando alla composizione del nostro secondo Ep, l'uscita e' prevista nell'autunno del 2009. Sara' diverso da "360 Muse", la nostra intenzione e' quella di sfruttare al massimo le percezioni sonore degli ultimi mesi e avvalorarci di molte collaborazioni con strumenti orchestrali (viola, violoncello o pianoforte) oltre alle chitarre, senza disdegnare qualcosa in acustico.

frenchi: Parlatemi un po' del posto in cui vivete (o morite)..

VenaViola
Benevento e' una citta' particolare: ti esalta in certi momenti e ti distrugge in altri. Sicuramente , dal punto di vista culturale, e' in crescita anche se son dure a morire certe cattive abitudini. Musicalmente parlando oggi esistono luoghi di aggregazione come alcuni "Music Club" o il Centro Sociale Depistaggio, che hanno portato una ventata di novita' non indifferente. Dieci anni fa era impensabile vedere gli Afterhours o i Marlene Kuntz dal vivo: ora la gente affolla i concerti degli Amor Fou, dei Giardini di Miro', di Cesare Basile..

frenchi: Secondo voi il trip hop in italia avra mai il suo giusto spazio, c'e' qualche gruppo in Italia a cui seite legati?

VenaViola
Non sta a noi dire se il trip-hop avra' la giusta attenzione. Di sicuro la merita, ci sono delle zone dove questo genere gira senza problemi e con seguito. Non abbiamo un gruppo di riferimento in Italia, sopratutto non trip-hop. Ci piace quello che fa Riccardo Sinigallia, ci piacciono gli Offlaga Disco Pax ma anche gruppi che non rientrano propriamente nel genere. Ci ispiriamo piu' a formazioni nordeuropee come Lali Puna, Notwist, Sigur Ros e affini.

frenchi: Bene, con questa vi saluto, e' stato un piacere dislessicare con voi. frenchi.

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