Il nome Carlito mi riporta alla mente due personaggi portoricani che oltre al passaporto han ben poco in comune: Carlito Brigante, il personaggio di fantasia interpretato da Al Pacino nello splendido film di Brian De Palma, e lo sfigato wrestler Carlito. Dalla cover dell'album dei Carlito direi che, per fortuna, i Carlito si siano ispirati a Carlito di Carlito's Way.
Ho ripetuto forse un po' troppo Carlito ma suona cosi' bene.
Lasciamo perdere le stronzate e passiamo a esplorare il mondo della band veneta. Seguendo con disciplina il solito ordine naturale delle cose partiamo con una breve storia.
I Carlito nascono nell'estate 2009 dallo scioglimento dei C.S.C.H., passati su queste pagine con Fuori Tempo Massimo, grazie a Nik "Bagnaccia" (voce e chitarra), Al "Cesare" (chitarra), Michele (basso) e Niko "Baila" (batteria) e sfornano subito una demo di due brani (contenuti nel cd "Inevitabile" e "Defaticamento"). Nell'Aprile 2010 inizia la registrazione del primo album autoprodotto e avviene un piccolo cambio di formazione, dapprima subentra al basso Valentino "Borgo" e, nel Settembre, la line-up si stabilizza in quella attuale con l'ingresso di Ale "Vensi" al basso e cori, infine nel Novembre esce questo omonimo album.
Il disco risulta una veloce galoppata di dieci pezzi che si susseguono senza dar un attimo di respiro, ottimi testi in italiani che, senza tanti giri di parole, arrivano diretti al nocciolo della questione risultando schietti e sinceri e mai scontati. Una nota merita anche il buon artwork accattivante quanto basta. Musicalmente si caratterizzano per un hardcore che affonda per benino le proprie zanne nella vecchia scuola italiana mescolando dirompenti suoni piu' moderni, grazie al lavoro delle potenti chitarre e quell'attitudine rockeggiante che fa dei Carlito uno dei gruppi piu' furiosi e indomabili della scena italica, in un certo senso innovativi pur avendo un suono per certi versi classico.
Si parte subito forte con un trittico di pezzi riuscitissimi, apre le danze "Aiuto Aiuto" un duro attacco agli organi di informazione dal testo chiaro e semplice ("aiuto aiuto // attenti al lupo // lo stolto abbocca // alla filastrocca // il drogato va ammazzato // il diverso curato // il ribelle purgato") che, nella sua brevita', esprime una potenza inaudita; si prosegue con la devastante "Inevitavile" per concludere con un'altra stoccata alla societa' moderna "Defaticamento", presi di mira stavolta i rapporti sociali orientati alla competivita' piu' esasperata, da urlo il testo con certe parti che colgono come non meglio si potrebbe fare il punto focale ("e tu vuoi vincere ad ogni costo // io invece rallento // mi accontento del terzo posto // vorrei fermarmi un momento // almeno un giro di defaticamento"), ottimo il lavoro della sezione ritmica ed il suono corposo delle chitarre.
Il disco prosegue su alti ritmi con pezzi come "Il Bulgaro", "La Fama" e "Non Ti Servo Piu'" altri chiari esempi di attacchi diretti e senza fronzoli, spaziando dalle star e starlette della tv e musica a quelle persone che son amiche solo a fini puramente opportunistici.
Non puo' mancare l'attacco alla chiesa nella personificazione di Ratzinger con "Maledetto Benedetto", a parte il guadagnare punti solo per il tema e il titolo la canzone si connota anche per la potenza che esprime. Seguono a ruota gli ultimi due brani "Why Cesare?...Because Yeah!" e "La Regina" che, senza stravolgere la ricetta vincente della proposta fin qui ascoltata, impreziosiscono il tutto con il loro suono pepato e al fulmicotone.
Brevemente questo omonimo disco dei Carlito rappresenta quanto di buono la scena punk hardcore italiana e' ancora capace di esprimere, il tutto senza perdere mai di vista quanto in passato e' stato fatto. Se il gruppo dal vivo e' capace di esprimere una minima parte di quello che riesce a tirar fuori da questo disco, che non scordiamoci rappresenta l'esordio, il divertimento e' assicurato.
Da oggi i Carlito si annoverano tra i motivi per ricordarsi di Vicenza oltre che per esser la citta' dei gatti con le patate come pietanza tipica, prima di lasciarvi al download di questo bel ciddi' vi suggerisco una succulenta ricetta, illustrata da quel vecchio cagacazzi di Bigazzi (cit.), sia mai che vi abbia fatto venire un languorino.
Joel
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.VIDEOCLIP.
Carlito - Il Bulgaro (Live At Festival NoDalMolin, Vicenza, 09.09.2010)
Carlito - Why Cesare?...Because Yeah! (Live At Festival NoDalMolin, Vicenza, 09.09.2010)
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