Li avevamo lasciati con quel dischetto hardcore con attitudine stradaiola e testi diretti e li ritroviamo pressocche' uguali.
In realta' qualche piccolo cambiamento nel risultato finale del lavoro si sente ma piu' sul versante della registrazione e della tecnica che dei contenuti
Il consolidato quartetto (Ale-voce, Matteo-chitarra, Simo-basso e Gian-batteria) infatti continua a proporre quel punk hardcore dalle velocita' non tiratissime e contaminato, in larga misura, da classico street punk Oi! soprattutto per quanto riguarda tematiche e liriche di stampo chiaramente anarcopunk, queste ultime forse il vero punto di forza della band. Questa volta la registrazione dei pezzi appare perfetta e come nella demo son ben nove, visto che il pezzo finale "Bruceremo Le Chiese" e' un noto canto popolare anarchico ed anticlericale. Inusuale e creativo il packing, infatti se a primo impatto sembra di avere tra le mani un classico 7" all'apertura troviamo un normalissimo cd, con tanto di solchi vinilici, ed un bel foglio A3 con testi da un lato e grafica di copertina dall'altro.
Ma passiamo ai contenuti musicali dell'album Lobotomizzato. Apre le danze "Sotto La Mano Del Popolo" traccia dalla partenza velocissima rispetto alle abitudini del gruppo, per il primo minuto la voce sembra rincorrere la parte strumentale ma, per fortuna, quel che rimane attenua leggermente l'esecuzione ed il tutto si fa maggiormente gradire, anche perche' si regge su liriche essenziali ma aggressive.
"Rabbia e furore" non fan parte solo del testo di "Agonia" ma e' anche quello che esprime il pezzo sotto tutti i punti di vista, la chicca probabilmente sta nel girone di basso senza nulla togliere agli assoli di chitarra. "Igenico" spinge sull'attitudine stradaiola del quartetto risultando una potente ed incazzata canzone che punta tutto sulla sezione ritmica e liriche dirette.
La titletrack alza e non di poco l'asticella qualitativa dell'album: maggiore rapidita' d'esecuzione e schiumante rabbia che, senza tanti giri di parole, martella dalle fondamenta la nostra societa', la piu' breve del lotto ma non per questo la meno intensa. "Stato D'Emergenza" si scaglia contro la crescente militarizzazione che gli stati democratici piano piano stan imponendo. Intuibili le tematiche di "Consuma" che, a parte le piu' che condivisibili parole usate, si connota per gli ottimi cambi di tempo. Accanto a parti veloci e martellanti con voce urlata troviam momenti piu' ritmati dove la voce diventa parlata, altro pezzo che si contraddistingue con "Lobotomizzato".
"Fratello D'Italia" e' una rivisitazione dell'inno di Mameli, non tanto musicalmente ma per il testo che si discosta dall'originale quel tanto che basta per scaglirsi contro nazionalisti e/o fascisti. Tipicamente Oi!
Chiusura affidata a "Tutela", contro lo sfruttamento dei lavoratori, e "Utopia" pezzo che ho piu' apprezzato dell'intero lavoro e non soltanto per l'intro e outro presi da Berlinguer Ti Voglio Bene. Un inno anarchico musicalmente riuscitissimo, di certo merita piu' di un ascolto da parte di tutti.
Nel complesso questo Lobotomizzato conferma quanto di buono fatto dagli Esalazione gia' nella demo, non proporranno nulla di nuovo e originale ma il quartetto ha le idee chiare e le sa esprimere con la giusta cattiveria. Promossi senza indugi!
Joel

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