La partenza di "Scarpe Divisa E Cappio" e' buona, stile punk U.K. 82 con un rullata di batteria per poi buttarsi in batteria in 4/4, basso pompato e chitarra stoppata. Il resto della canzone macina riffs cupi ed aperti, parti piu' metalliche e drumming a manetta.
"Respirando La Morte" mi porta alla mente i Doom, un pezzo sparato ed ermetico, con un rifforama diretto e grezzo come un fendente al collo.
Si continua a macinare sodo con "Immagina" gli spunti crustoni piu' estremi prendono forma sfornando violenza a go-go, velocita' e cori da invasati.
L'Era Dell'Uomo" inizia in maniera pesante ed il suo riffing cadenzato grava sulle spalle di chi lo ascolta, ma tutto cio' dura poco e ci gettiamo un'altra volta nel crust hc compatto pero' con riffs che rasentano il thrash metal, qui i cori squarciano il cielo e la canzone e' ben riuscita.
"Pensare E Rifiutare" funge come tutte le altre, incazzatissima, sensazione di metallo (che tocca anche punti semi-melodici) nelle note e batteria semplice ed efficace che fila dritta per la sua strada. Qui mi e' piaciuto l'intreccio delle vocals.
Fortunatamente le cinque tracce di questo cd durano una media dei due minuti, ossia per me il giusto in questo caso almeno non rimangono ammorbanti. La produzione e' abbastanza sporca, ma visto il genere che suonano i Culto Del Cargo non credo storpi, poi e' stata fatta in presa diretta e la registrazione e' analogica. In finale se volete sfogarvi per un decina di minuti senza troppe pippe mentali ecco cosa fa per voi.
chrisplakkaggiohc

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