Dopo i LxExAxRxNx su sto sito di mangiapolenta del cazzo, si torna a recensiore un gruppo di Palermo. E chi se non il vostro terroncello preferito poteva avere l'onore di presentarvi un gruppo definibile storico della scena hc palermitana.
Per chi non li conosce gli F.U.G. (acronimo di Forty Upon Giacomazzi) rappresentano la continuita' della scena palermitana, che nel corso degli ultimi anni, tra crisi alternate a momenti di splendore, sta risorgendo dalle sue ceneri, piu' forte e potente di prima.
Erano presenti gia' quando gruppi come Semprefreski e Magilla Gorilla (per citare solo i due piu' famosi), portavano in auge il nome della palermo (ska)punk-hc, ci sono oggi che qualcosa in questa citta' dimenticata da Dio ricomincia a muoversi. Parlando piu' specificamente del gruppo, nascono intorno la seconda meta' degli anni '90 (nda. purtroppo non ricordo la data precisa, ma posso dire IO C'ERO), ed e' formato da Bizio (aka B-sucker, voce e storico componente dei Semprefreski), Ernesto (chitarra/voce), Giugi (basso/voce) e Giacomazzi (batteria), suonano un hardcore old-school, di chiara matrice americana (evidenti le affinita' con gruppi anni '80 del nuovo continente), con liriche ovviamente in inglese.
Dopo I wanna Eat Meat, un 7" del 2000 dalla copertina che lascia il segno, nel 2004 sfornano il loro primo full lenght, Can I Have Your Skull? prodotto dalla Buffalo '66 (che fa parte della Gonnapuke, storica etichetta palermitana).
L'album e' composto da 18 pezzi racchiusi in appena poco piu' di 22 minuti (nda. raramente sforano i 2 minuti per pezzo), registrato in maniera perfetta; una mansione speciale va alla copertina dalla grafica curatissima.
Per una volta non vi riempo le palle descrivendovi minuziosamente ogni singolo pezzo, ma passo direttamente ad una descrizione complessiva dell'album.
Gli F.U.G. sono un gruppo diretto, che sputa rabbia da tutti i pori, velocita' estreme, ritornelli che si fossilizzano in testa immediatamente (nda. su tutti quello della titletrack), assoli di chitarra sempre precisi e senza nessuna sbavatura.
Splendida anche la performance di Bizio al microfono sostenuto da cori essenziali; musicalmente ineccepibili, strumenti sempre perfetti, in pratica i ragazzi spaccano i culi e non lo nascondono affatto.
Forse l'unica pecca puo' essere individuata in un genere ormai trito e ritrito, ma che personalmente non mi stanchero' di apprezzare e che gli F.U.G. interpretano in modo magistrale.
E' uno di quegli album da avere ad ogni costo, se poi siete amanti di queste sonorita' non potete che apprezzare in maniera definitiva gli F.U.G. e questo splendido Can I Have Your Skull?
Quindi non perdete tempo, scaricate l'album, e se vi aggrada compratelo pure.
Joel
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