Tornano ospiti su queste paginette i c4 combat rock con la loro ultima fatica Disterru E Catenas, per chi non mastica l'idioma sardo traducibile in emigrazione e catene. Il quartetto nato nel lontano 2006 ha fatto l'esordio discografico con Congestione Mentale nel 2012, anno che vede lo stop della band che torna nel 2016 con la nuova formazione composta da Gianluca (gia' nei Coru&Figau)-voce/basso, Fabio e Luca alle chitarra e, infine, Roberto (anche nei Zeman) alla batteria, ed un nuovo album, dal titolo ODIO EP, che guardando la tracklist anticipa questo secondo full lenght.
Le undici tracce contenute in questo album sono state registrate all'Ex Oblivion Studio da Fabrizio Sanna, un ottimo lavoro confrontando i quattro brani ripresi dall'EP; grafiche curate da Ballak e, come nell'ormai collaudato spirito d.i.y., co-prodotto da Tifiamo Rivolta Records, Rumagna Sgroza Records, Smashsound Collective e Fast'n'Loud Records.
Curioso il fatto che Disterru E Catenas e' stato scritto a distanza tra la Sardegna e Bologna, cosi' come da notare l'abbandono delle sonorita' piu' morbide di Congestione Mentale, per un suono che vira nettamente sull'hardcore e lo street punk in maniera aggressiva, rabbiosa ed incalzante. I testi in italiano, pur non mancando il sardo in alternanza ("Est S'Ora", "A.F.S.L. Part.2") o altrove in sostituzione ("Disterru E Catenas"), sono curati da Roberto Lai e trattano ribellione sociale e politica, strizzando l'occhio a tematiche anarchiche, mentre il tema centrale dell'album lo spiegano chiaramente i c4 stessi: "[...] parla dei conflitti di una generazione nata in una terra dai connotati post-coloniali, che ha come prospettiva di futuro la scelta tra il farsi "incatenare" in dinamiche economiche e sociali calate da uno stato che usa la miseria per annichilire un popolo, o l'emigrazione come mezzo di ricerca di fortuna personale, accompagnati dal fantasma della nostalgia e della distanza."
Con il brevissimo brano di apertura "Zero" i ritmi sono subito altissimi, brano corale, diretto e incazzato per certi versi di Tear Me Down memoria; dopo un intermezzo partono "Ragazzi Di Strada Bianca" e "Odio", ripescate dal precedente EP, brani prettamente stradaioli che combinano coralita' e tematiche Oi! a sferzate ritmiche dell'hardcore punk, ma e' con l'anthemico "Vetrine/Vetrate" che queste ultime prendono il sopravvento, indubbiamente uno dei pezzi maggior impatto col suo carico di rabbia urlata in faccia, velocissimo e incalzante con un ritornello che ti si inchioda in testa.
Si prosegue su queste coordinate sonore anche con i brani successivi, lo standard rimane sempre elevato con menzione particolare per "Fame", "Tirso Kids" e "A.F.S.L. Part.2". Quest'ultima continua il discorso intrapreso in "A Foras Sa Lega", apparso nel primo album riprendendone anche il ritornello, scagliandosi contro la Lega, con una versione attuale e aggiornata del testo ripulita delle parti in levare; un ottimo lavoro che ripercorre il sentiero tracciato dai Tear Me Down con "Piu' Sbirri Morti", influenza quella del gruppo viterbese che si percepisce in piu' punti ma digerita e fatta propria.
Nel complesso Disterru E Catenas e' un album maturo e accattivante, completo e curato riuscendo a convincere maggiormente rispetto al passato. I c4, fedeli al loro nome, risultano esplosivi!
Joel

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