Hardcore moderno e veloce, diretto come un treno in piena faccia, che comunque lascia trasparire come la band ha masticato e digerito facendo propria la tradizione della vecchia scuola, ogni elemento assorbito e' rivomitato in un suono personale che non disdegna accenni post harcore/emocore.
Nati a Milano dall'unione di Alvise-voce, Niccolo'-chitarra, Cosimo-basso e Zacca-batteria (ad eccezione del primo tutti con un passato in altri progetti come Cospirazione, Essere, Feed Me More, Shoki, ZiDima) rilasciano questo album dal titolo Altrove registrato da Zacca (Rec Fast Die Young) nel magazzino di Mokke's, con le grafiche curate da Muralestremo.
Le sette tracce al di la' dei coinvolgenti quanto tecnicamente precisi e puliti suoni sono connotate dall'impeccabile voce di Alvise, un mix di rabbia e sofferenza che si sposa in maniera esemplare con le liriche cariche di malinconia, da non confondere con la rassegnazione, ogni parola non e' mai banale o scontata evidenziando una maturita' notevole nella stesura dei testi, chapeau!
Nel complesso questo disco dalla durata di poco piu' di un quarto d'ora risulta una scheggia dalla qualita' elevatissima, nessun colpo a salve ma sette pallottole che centrano il bersaglio, sin dall'apertura affidata a "Quel Giorno" le caratteristiche dei Tenia risaltano e convincono per originalita' e personalita' da vendere.
Ovviamente alcuni episodi risaltano maggiormente come il gia' citato brano di apertura, "La Vita Davanti" e "Indolenza" per la loro irruenza indomabile e, infine, "Quella Notte" dagli echi maggiormente post harcore forse il brano migliore del lotto.
Poco da aggiungere i Tenia parlano con la loro granitica musica, Altrove e' il migliore esordio possibile e facilmente inseribile tra i dischi imprescindibili di questo nefasto 2020. Parafrasando un vecchio slogan ascoltare per credere.
Joel

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