Tante le novita' presenti in questo Freak Scene a partire da un suono che vira decisamente verso un hc melodico abbandonando del tutto quel punkrock della demo di debutto.
Ma senza anticiparvi altri scendiamo nel dettaglio.
Il gruppo di Davoli Marina dopo ben tre anni dall'uscita della demo torna ad incidere un disco sempre con la stessa collaudatissima formazione (Evelino - voce, Cristian - chitarra, Attilio - basso, Giuseppe - batteria); proprio la registrazione effettuata presso la Sound Farm Studio del chitarrista dei Glacial Fear (nda. che fa anche da chitarra aggiuntiva per i nostri quattro) e' il fiore all'occhiello dell'album risultando curata in ogni minimo dettaglio.
Freak Scene e' composto da 10 pezzi tra cui My Self Control gia' presente nel lavoro di debutto e che era risultata anche la miglior traccia, qutte le liriche sono in inglese (nda. migliorata notevolmente la pronuncia) ad esclusione di Solo Da McDonald.
Come gia' anticipato il suono si connota rispetto al passato per un hardcore melodico piu' potente e d'impatto rispetto al punk rock della demo, ritmi piu' alti dettati da una buona prova della batteria che non sbaglia mai un pasaggio.
Il disco si apre con "Begin" partenza esplosiva per poi alternare momenti piu' melodici (mai troppo melodici) a sfuriate piu' violente, pregevole il coro che spalleggia la voce, merita anche una mansione l'operato della chitarra.
"Your loose" attenua i ritmi risultando un pezzo molto piu' melodico dal ritornello facile facile, una prova corale comunque positiva sinceramente piu' adatta agli amanti del genere.
Decisamente meglio "Kill your idol" traccia veloce ricca di riff della chitarra, liriche piu' incazzate e che presenta cambi di ritmo nella parte centrale e finale ben fatti.
Si prosegue con l'apprezzabile title track dai cori creati a dovere e con "Anger" che ripropone il suono della tromba gia' presente nella demo, canzone che ai primi ascolti puo' lasciare perplessi ma che invece grazie soprattutto al minuto finale riesce a farsi apprezzare.
I tre succcessivi pezzi prima fan prima crescere e poi decrescere la velocita' e l'impatto sonoro, se "Is burning" mantiene quella melodicita' gia' sentita in precedenza pur inserendo un suono delle chitarre piu' duro "Hardcore attitude" grazie anche alla partecipazione alla voce di Marco cantante dei Land Of Hate abbandona ogni freno melodico tanto da sembrar ascoltare tutt'altro gruppo; ma i ritmi si riammorbidiscono subito con "My self control" pezzo che come detto era gia' piaciuto nella demo.
Quasi in dirittura d'arrivo incontriamo il pezzo con cantato in italiano "Solo da McDonald" piu' scanzonato e divertente rispetto ai precedenti confermando la capacita' dei Rushdown di spaziare magistralmente tra i generi e anche la bravura nel giocare con le parole creando ritornelli tanto semplici quanto ipnotici (nda. "...forza unisciti anche tu...").
"Be rockstar" prosegue sulla falsa riga del pezzo precedente riproponendo pero' le liriche inglesi.
Insomma questo lavoro dei Rushdown merita parecchia attenzione, certamente per il tipo di suono che propongono e' consigliatissimo a chi ama l'hc melodico di stampo californiano anche se e' riduttivo inserirli in un genere che ormai propone suoni stereotipati visto che i nostri calabresi mostrano una certa personalita' ed attitudine.
Ma anche chi e' abituato a masticare e prediligere generi piu' rozzi, sporchi e cattivi puo' trovare interesse per questo Freak Scene
Ascoltate i due pezzi che ci han concesso, se vi piacciono allora non perdete tempo e acquistatelo.
Joel

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Diffidati Records.
Prezzo: 8 euro.

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