Avete presente l'hardcore italiano anni Ottanta? Fichissimo, vero? Be', se voi voleste omaggiare quel suono e quella attitudine nel nuovo millennio formando una band, non dovreste fare altro che rubacchiare qualche riff, trovare il suono giusto tramite batterie sfondate e chitarre da cassonetto, incollarvi i capelli, borchiarvi il giubbotto di pelle e urlare tutto il vostro odio per il sistema nella vostra lingua madre. Ma se foste giapponesi? Per Isterismo, Tomorrow e Tantrum la risposta e' stata semplice: impariamo l'italiano! O meglio, studiamo i testi dei nostri gruppi preferiti e usiamo un dizionario per tradurre approssimativamente dal giapponese quello che vogliamo dire. Piu' o meno.


ISTERISMO

Non mentiro': gli Isterismo sono i miei preferiti. Sara' che hanno forse il suono piu' violento e distorto di sempre, come se i Wretched fossero caduti in un pentolone di dischi noise giapponese da piccoli. Sara' che vanno veloci come un bullet train che si scava una via per la superficie dal centro della terra. Sara' che i loro testi e la loro pronuncia italiana sono si' approssimativi e a volte comici, ma il cantante si sgola come un maniaco. Punx vecchio stile senza compromessi. Questa primavera sono stati ospiti del megafestival New York's Alright (indovina) a New York, e i crestati presenti erano al settimo cielo.

Procurarsi la discografia completa non e' nemmeno troppo problematico, perche' il loro ultimo LP (definito "il disco hardcore giapponese piu' importante degli ultimi anni") e' ancora disponibile nello store dell'etichetta inglese che lo ha fatto uscire nel 2012, La Vida Es Un Mus. Per quanto riguarda il resto, esiste una compilation vinilica chiamata Tokyo Crusties o Cosa che noi immagine e un puro impulso e caos Tutte le ragioni divenute insignificante che contiene quasi tutte le loro uscite precedenti.


TANTRUM

Dei Tantrum non so assolutamente niente. Solo che si sono formati piu' o meno nello stesso periodo dei Tomorrow, quindi solo pochi anni dopo gli Isterismo in quello che potremmo chiamare il periodo d'oro del hardcore italo-giapponese. Non sono nemmeno sicuro che cantino in italiano, visto che a parte i titoli delle canzoni non si capisce assolutamente nulla. Sembrano essere dei devoti degli Impact e, come gli Impact stessi, dell'hardcore americano di Battalion of Saints e Circle Jerks.


TOMORROW

I Tomorrow rappresentano un approccio diverso alla materia, prendendo spunto dai Negazione, dai Nabat e dallo street punk all'inglese. Piu' precisione, piu' melodia. Dai Negazione hanno mutuato anche il gusto per l'occasionale pezzo folk acustico tra cui bisogna citare la involontariamente esilarante "Sopprimere un discordia egoistico". E' bellissimo misurare la reazione di un italiano quando si rende conto che Die sta cantando nella sua lingua.

L'elenco dei gruppi punk giapponesi che cantano in italiano finisce qui, per quanto ne so. Una volta che abbiamo finito di ridere del loro accento, ci renderemo conto della figata che rappresentano. La prossima volta che un gruppo di persone dall'altra parte del mondo sara' disposta a fingere di sapere la nostra lingua per imitare uno stile musicale made in Italy, vi avvisero'.
Giacomo Stefanini

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Fonte: La Guida Di Noisey Al Punk Giapponese Cantato In Italiano (di Noisey)
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