Testi
Arsenico - Forti Di Incomprensioni Instabili
01 - Un Altro Colpo Di Tosse
Forti di incomprensioni instabili
a dichiarare infermita' costanti e inopportune.
Soffro qui ora,ma solo un altro colpo di tosse
fara' contento il mio respiro.
Prese d'assalto le rampe d'accesso
per i banchi del mercato di idiozie,
proposte vecchie come le mie scarpe
e ancora tosse non cancellera'
innumerevoli giochi di prestigio,
non conto piu' le volte che ho assaggiato
delle menzogne il duro colpo.
Resto amaro in bocca, insisto
la fine che diventa ragione e liberta'
Difficile spiegare quando dico che le morali
si attaccano sui miei pensieri e
rendono il tutto cosi' umano e fragile
Tutte le volte distruggono i miei desideri
e vincono sulla mia rabbia
e uccidono l'umilta'.
Il sole scolorisce i manifesti ai muri,
il tempo che si porta frasi e uomini all'oblio
e il mare che si ingoia facce, danze e falsita'
e le risputa in una nuova identita'
Non perdero' il mio tempo impegnando i miei pensieri
facendo lunghe attese per diritti e poi doveri,
scervellandomi per dare soluzione transitorie,
impegnandomi in promesse sul domani che e' gia' scritto
e non venirmi a dire che e' in eccesso,
che il vento portera' via le mie frasi,
che la pioggia lavera' via le mie colpe,
se io sento chiaramente per il male
che ho alla testa e nelle orecchie
che attorno esplode fantasia e ritorna.
02 - Herr Professor
Io sono un sognatore, non reprimo la causa,
con parole che uccidono la voglia di volare
con gli occhi di un cielo che mi pare gentile,
di un azzurro ormai stanco offeso dal respiro,
Io sono il creatore, non mi imponga quel verbo
che muoia la ricerca del mio proprio interesse,
non scontato lungomare che si stacca dal fluire
di un'acqua ormai stanca offesa dal mentire
Offesa dal mentire, offesa dal mentire
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale, impara ad ubbidire
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale, impara ad ubbidire
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale, impara ad ubbidire
Io sono un sognatore, un bastardo
le parole che uccidono la voglia di volare
tra gli occhi di un cielo che mi pare gentile
di un azzurro ormai stanco offeso dal respiro,
Io sono il creatore, non mi imponga quel verbo
che muoia la ricerca del mio proprio interesse,
non scontato lugomare che si stacca dal fluire
di un'acqua ormai stanca offesa dal mentire
Offesa dal mentire, offesa dal mentire
03 - Nei Pomeriggi Dai Volti Distesi
Ci correvano le strade sotto i piedi
addosso correvano minuti interminabili
nei pomeriggi dai volti distesi.
Rinchiudersi era un gioco,
allora non sembrava male,
non c'era affanno nell'attraversare fiumi,
rinchiudersi era il gioco
del non e' importante vincere
anche se perderci non era piu' cosa per noi.
E staccavamo i passi dalle vie della realta',
inutile spiegare quei motivi cosi' futili
di dipendenza-vizio e adesso dico
nel bisogno di essere diversi e compromettersi
a ogni costo.
Ci parlavamo parole calme e rosse,
nervose,a volte urlavano le nostre gole
nei pomeriggi dai volti distesi.
Effimeri erano il senso d'odio e di scorretto,
di inutile non avevamo forse idea,
effimero era il sogno che portava avanti l'armonia
di note giovani ancora spugne ad assorbire.
04 - Pochi Metri
Scivola su vecchi moniti la mentre gravida di sguardi attenti,
colti gli attimi spariscono, non sono favole, mi dici veritas
e io rispondo suoni antichi.
Fuochi in galera diventa distante l'invidia che sento nell'esser diversi
Pietre in galera raccolte sui tetti lanciate sull'erba gia' troppo lontano
Vivi in galera che cercano appigli nel blu di un vestito nei miei occhi verdi.
Fosse in galera che segnano la fine del bene che non sara' mai.
La verita' non e' nel bianco,non nel mio letto e ogni notte mi uccide.
La verita' non e' nel bene perche' non esiste e son frasi gia' dette.
05 - T.V.B.
Certo sarebbe meglio mollare tutto
che fingere davanti ai tuoi occhi migliori dei miei
prendere il volo cancella il razionale,
uccide carogne che dormono dietro di me.
Tu che mi guardi dolce bambino ingenuo
e tu che mi guardi una spanna di sabbia piu' giu'.
Sono soltanto vuoto della paura
di perdere cose perse.
Come vuoi che cambi l'attesa come attimo matto
ma questo fa capire l'illusione data
da occhi senza luce, ma mi sveglio
e so gia' che tu sei il ritorno.
Ed ora seduto su un respiro nuovo
ascolto il tuo superbo pensare
e accolgo il tuo braccio senza alcun dire
che forse se l'unico mio vero amico
Io ti voglio bene.
06 - L'Ultima Torta
Santa pazienza, sento questa nenia
dalla prima essenza e la modello
corsa senza fine, cerco e non cancello.
Porca miseria, mai che riesca a dire
una cosa seria, ma cio' che mi detta l'anima
e quello che conta e' l'ultima torta.
Ascolto i sogni che ho nel cuore,
se il cielo vuole io li seguiro',
partire con cinque fili e sei violini
ed un aiuto solo e limpido.
Vetri colorati e coriandoli nel cuore,
volo basso sui confini delle mie dita
se il mondo e' storto non lo guardero',
tanto ormai ho imparato che quello
che conta e' l'ultima torta.
07 - Fratello Servo
Insulse morali, inopportuni sguardi
attraggono luce del sole, vestiti, sporcizia
delle loro corse a perdifiato,
giurami fratello servo
di continuare a giurare.
Verme che si nutre, morbo che contagia
nella stessa carne in cui pochi conoscono il sapore,
vivi fratello servo e corri che se ti fermi
pensi, e non ti devi far pensare.
Non ti devi far pensare quel che resta
ad insegnarti che marciano sulle frasi antiche
per darsi ragioni assolte e assolute.
E tutto in un attimo ti cade addosso
fissando i tuoi occhi mi dicono il vero
e' distante da questa frenetica lotta
che aiuta noi stessi ad ucciderci.
Vivi fratello servo e corri che se ti fermi
pensi alla tua vita e non ti devi far pensare.
Ti abbraccio come tu mi stai strozzando,
ti bacio come tu mi stai mordendo,
ti mando carezze leggere che fanno volare
parole ai bordi del mondo e quello che dico
e' distante da quello che sono.
Forti di incomprensioni instabili
a dichiarare infermita' costanti e inopportune.
Soffro qui ora,ma solo un altro colpo di tosse
fara' contento il mio respiro.
Prese d'assalto le rampe d'accesso
per i banchi del mercato di idiozie,
proposte vecchie come le mie scarpe
e ancora tosse non cancellera'
innumerevoli giochi di prestigio,
non conto piu' le volte che ho assaggiato
delle menzogne il duro colpo.
Resto amaro in bocca, insisto
la fine che diventa ragione e liberta'
Difficile spiegare quando dico che le morali
si attaccano sui miei pensieri e
rendono il tutto cosi' umano e fragile
Tutte le volte distruggono i miei desideri
e vincono sulla mia rabbia
e uccidono l'umilta'.
Il sole scolorisce i manifesti ai muri,
il tempo che si porta frasi e uomini all'oblio
e il mare che si ingoia facce, danze e falsita'
e le risputa in una nuova identita'
Non perdero' il mio tempo impegnando i miei pensieri
facendo lunghe attese per diritti e poi doveri,
scervellandomi per dare soluzione transitorie,
impegnandomi in promesse sul domani che e' gia' scritto
e non venirmi a dire che e' in eccesso,
che il vento portera' via le mie frasi,
che la pioggia lavera' via le mie colpe,
se io sento chiaramente per il male
che ho alla testa e nelle orecchie
che attorno esplode fantasia e ritorna.
02 - Herr Professor
Io sono un sognatore, non reprimo la causa,
con parole che uccidono la voglia di volare
con gli occhi di un cielo che mi pare gentile,
di un azzurro ormai stanco offeso dal respiro,
Io sono il creatore, non mi imponga quel verbo
che muoia la ricerca del mio proprio interesse,
non scontato lungomare che si stacca dal fluire
di un'acqua ormai stanca offesa dal mentire
Offesa dal mentire, offesa dal mentire
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale, impara ad ubbidire
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale, impara ad ubbidire
Impara ad ubbidire, impara ad ubbidire
E' questa la morale, impara ad ubbidire
Io sono un sognatore, un bastardo
le parole che uccidono la voglia di volare
tra gli occhi di un cielo che mi pare gentile
di un azzurro ormai stanco offeso dal respiro,
Io sono il creatore, non mi imponga quel verbo
che muoia la ricerca del mio proprio interesse,
non scontato lugomare che si stacca dal fluire
di un'acqua ormai stanca offesa dal mentire
Offesa dal mentire, offesa dal mentire
03 - Nei Pomeriggi Dai Volti Distesi
Ci correvano le strade sotto i piedi
addosso correvano minuti interminabili
nei pomeriggi dai volti distesi.
Rinchiudersi era un gioco,
allora non sembrava male,
non c'era affanno nell'attraversare fiumi,
rinchiudersi era il gioco
del non e' importante vincere
anche se perderci non era piu' cosa per noi.
E staccavamo i passi dalle vie della realta',
inutile spiegare quei motivi cosi' futili
di dipendenza-vizio e adesso dico
nel bisogno di essere diversi e compromettersi
a ogni costo.
Ci parlavamo parole calme e rosse,
nervose,a volte urlavano le nostre gole
nei pomeriggi dai volti distesi.
Effimeri erano il senso d'odio e di scorretto,
di inutile non avevamo forse idea,
effimero era il sogno che portava avanti l'armonia
di note giovani ancora spugne ad assorbire.
04 - Pochi Metri
Scivola su vecchi moniti la mentre gravida di sguardi attenti,
colti gli attimi spariscono, non sono favole, mi dici veritas
e io rispondo suoni antichi.
Fuochi in galera diventa distante l'invidia che sento nell'esser diversi
Pietre in galera raccolte sui tetti lanciate sull'erba gia' troppo lontano
Vivi in galera che cercano appigli nel blu di un vestito nei miei occhi verdi.
Fosse in galera che segnano la fine del bene che non sara' mai.
La verita' non e' nel bianco,non nel mio letto e ogni notte mi uccide.
La verita' non e' nel bene perche' non esiste e son frasi gia' dette.
05 - T.V.B.
Certo sarebbe meglio mollare tutto
che fingere davanti ai tuoi occhi migliori dei miei
prendere il volo cancella il razionale,
uccide carogne che dormono dietro di me.
Tu che mi guardi dolce bambino ingenuo
e tu che mi guardi una spanna di sabbia piu' giu'.
Sono soltanto vuoto della paura
di perdere cose perse.
Come vuoi che cambi l'attesa come attimo matto
ma questo fa capire l'illusione data
da occhi senza luce, ma mi sveglio
e so gia' che tu sei il ritorno.
Ed ora seduto su un respiro nuovo
ascolto il tuo superbo pensare
e accolgo il tuo braccio senza alcun dire
che forse se l'unico mio vero amico
Io ti voglio bene.
06 - L'Ultima Torta
Santa pazienza, sento questa nenia
dalla prima essenza e la modello
corsa senza fine, cerco e non cancello.
Porca miseria, mai che riesca a dire
una cosa seria, ma cio' che mi detta l'anima
e quello che conta e' l'ultima torta.
Ascolto i sogni che ho nel cuore,
se il cielo vuole io li seguiro',
partire con cinque fili e sei violini
ed un aiuto solo e limpido.
Vetri colorati e coriandoli nel cuore,
volo basso sui confini delle mie dita
se il mondo e' storto non lo guardero',
tanto ormai ho imparato che quello
che conta e' l'ultima torta.
07 - Fratello Servo
Insulse morali, inopportuni sguardi
attraggono luce del sole, vestiti, sporcizia
delle loro corse a perdifiato,
giurami fratello servo
di continuare a giurare.
Verme che si nutre, morbo che contagia
nella stessa carne in cui pochi conoscono il sapore,
vivi fratello servo e corri che se ti fermi
pensi, e non ti devi far pensare.
Non ti devi far pensare quel che resta
ad insegnarti che marciano sulle frasi antiche
per darsi ragioni assolte e assolute.
E tutto in un attimo ti cade addosso
fissando i tuoi occhi mi dicono il vero
e' distante da questa frenetica lotta
che aiuta noi stessi ad ucciderci.
Vivi fratello servo e corri che se ti fermi
pensi alla tua vita e non ti devi far pensare.
Ti abbraccio come tu mi stai strozzando,
ti bacio come tu mi stai mordendo,
ti mando carezze leggere che fanno volare
parole ai bordi del mondo e quello che dico
e' distante da quello che sono.