Stranieri irregolari che vivono nell'incertezza e nella precarieta', grazie al nuovo pacchetto sicurezza, diventano essi stessi portatori di un reato contagioso, che si estende a chiunque voglia offrirgli (a pagamento o meno) un tetto, delle cure, un istruzione o quant'altro...insomma questi nuovi pariah vengono relegati dallo Stato alla condizione di intoccabili lebbrosi. D'altro canto queste leggi trasformano la popolazione in una massa di delatori circospetti e, timorosi dell'altro, miserabili pronti a sopraffarsi per un tozzo di pane, mentre i potenti come sempre banchettano e si spartiscono le ricchezze.
Ma la cappa nebbiosa che avvolge la vicenda fa in modo che poco trapeli. Mentre la naturale indignazione, che dovrebbe sorgere di fronte alla tragedia di un'epurazione, diviene indifferenza e disinteresse, dai connotati razzisti, verso provvedimenti che sembrano colpire esclusivamente gli stranieri.
Questo continuo fomentare razzismo e istillare odio tra i meno abbienti e' perfettamente voluto e pianificato e rientra nell'ottica di istigare una guerra tra poveri, inoltre, di sponda, e' perfetto per agevolare gli xenofobi, le destre, gli ambienti ed i partiti conservatori, tradizionalisti e tutti gli autoritari in genere.
Ma inquadrandolo nella realta' del potere capitalista dove tutto viene considerato merce, e quindi dove il lavoratore e' una merce di primaria importanza, serve in modo piu' sostanzioso all'elites economica che trasversalmente guida il paese.
Le nuove leggi, nella pratica quotidiana, sono un'arma con cui ricattare e costringere lo straniero alla clandestinita', all'indigenza, al carcere ed alla deportazione. Senza queste leggi, masse di lavoratori irregolari non potrebbero e non vorrebbero essere impiegate con paghe da fame e senza alcuna protezione da infortuni o tutele sociali.
E' con il pugno di ferro che si guida un regime, deciso dal voto come quello di Hitler o da un golpe come quello di Mussolini. E' cosi' che i padroni possono uscire totalmente indenni dalla crisi, solo tramite sacrifici...sacrifici umani che placheranno la sete del Leviatano e sopratutto gonfieranno i portafogli a chi dietro "muove i fili" e "spinge i bottoni".
Il primo articolo della nostra costituzione recita: "L'Italia e' una repubblica, fondata sul lavoro", questo argomento semplice e lapidario come l'effetto di una scure sul capo (suo "merito" e' esser riuscito a mettere daccordo fascisti, comunisti e democristiani) continua ad essere la linea guida della nostra nazione e della sua legislazione. Ed e' proprio seguendo la strada indicata da questo principio, che nei CIE, campi di prigionia per stranieri, rei di aver oltrepassato un confine senza un posto di lavoro, non stonerebbe affatto un bel "Arbeit Macht Frei" a monito e con la speranza che la schiavitu' possa salvare dalla triste fine una tragica parodia di uomo al forno.
L'opuscolo, edito dalla neonata
Presenti inoltre in distribuzione: "Barbari - L'Insorgenza Disordinata", "Il ROS E' Nudo - Come Si Fabbrica Un'inchiesta Giudiziaria", "Al Di La' Dei Passamontagna Del Sud-Est Messicano", "Albania - Laboratorio Della Sovversione", "Ultima Fermata - Dall'Attacco All'Alta Velocita' In Valsusa Alla Difesa Degli Spazi Occupati A Torino", "Ai Ferri Corti - Con L'Esistente, I Suoi Difensori E I Suoi Falsi Critici", tutti editi dalle NN edizioni.
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