Quintilio ha una visione: molto presto la sua conigliera verra' distrutta e il sangue ricoprira' l'erba che la circonda. L'unico a credergli e' suo fratello Moscardo, che decide di fuggire assieme a chiunque dara' loro ascolto. Tra questi vi e' lo scontroso Parruccone, che diventera' in futuro il suo miglior alleato.
In viaggio verso una collina vista da Quintilio in una delle sue visioni, i conigli dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro, mentre cercano di sfuggire ai continui pericoli creati dagli umani e alla minaccia del dittatore della vicina conigliera di Efrafa, il generale Vulneraria.
Sebbene sia ovvio che questa serie non sia un remake del film, vi sono numerose differenze rispetto al romanzo presenti sia nell'una che nell'altra opera: il numero dei conigli in viaggio, l'assenza di Violetta, l'introduzione che spiega la creazione del mondo secondo la mitologia dei conigli e molte altre.
Si puo' invece confermare che la serie Netflix-BBC tragga spunto dal suddetto film, cercando di creare un prodotto suo, come, per fare un esempio eccedente, fece Peter Jackson col film di Ralph Bakshi a suo tempo per la trilogia di film piu' famosa della storia.
La maggior durata della serie e' servita a risolvere due problemi del film: prima di tutto la frettolosita' con la quale la trama si districava. Non che fosse impossibile seguire lo svolgersi degli eventi, ma determinate situazioni potevano essere esplorate con piu' parsimonia, cosa che la serie e' riuscita a fare. In secondo luogo, i personaggi hanno avuto una degna caratterizzazione, sia principali che secondari. Ognuno di loro ha le proprie paure, le proprie idee e la propria visione dei piani di Moscardo, e tutte vengono esplorare ed esplicate a dovere. Non tutti risultano simpatici, almeno alla prima impressione, ma i loro cambiamenti psicologici dovuti alle continue situazioni drastiche che affrontano spingeranno lo spettatore a sperare nella loro riuscita.
I dialoghi sono credibili e ben congegnati, il rapporto che s'instaura tra un coniglio e l'altro viene sviluppato e mutato col tempo, in una storia che lascera' ampio spazio a dubbi, compromessi, litigi e riconciliazioni.
Elogio speciale va al voice acting, sia originale sia italiano. Nel primo luogo, i migliori interpreti sono i principali: McAvoy (Le Cronache di narnia: Il Leone, la strega e l'armadio; X-Men - L'inizio; Split) nel ruolo del saggio seppur esitante Moscardo; Nicholas Hoult (About a Boy; Mad Max: Fury Road; X-Men - Apocalypse) nel ruolo del timido e preoccupato Quintilio e, sorprendentemente, John Boyega (Pacific Rim - La rivolta; Star Wars - Gli ultimi Jedi), che e' riuscito a rendere perfettamente un minaccioso e serio Parruccone.
Parlando del doppiaggio italiano, invece, non si puo' non lodare una delle voci piu' importanti della storia delle sale di registrazione, Dario Penne (doppiatore ufficiale di Anthony Hopkins, Michael Caine, Ben Kingsley e Tommy Lee Jones), nel ruolo del terrificante Generale Vulneraria. Per un ruolo simile ci si sarebbe aspettato un Corvo, un Pannofino, o magari anche un Rossi, ma data la presenza dell'attore originale non si poteva fare altrimenti. E diciamolo, il risultato non sarebbe stato ugualmente riuscito.
Tuttavia, nonostante quest'opera riesca a risolvere un problema del film, manca della caratteristica che rendeva quest'ultimo memorabile: la violenza.
Per carita', non che un'opera senza sangue sia brutta, o che non sia presente truculenza in questa serie, ma i corpi smembrati dei conigli e di altri animali, il sangue che usciva dalle loro ferite, l'agonia nei loro occhi, era cio' che ancora oggi ci fa ricordare perche' un titolo adorabile come "la collina dei conigli" susciti terrore.
Qui i conigli combattono tra di loro e muoiono, ma mancano gli schizzi di sangue, le immagini realmente crude e con un gore indimenticabile e, per un bambino, orribile a vedersi.
Aggiungendo oltretutto il fatto che questa serie sarebbe potuta essere di gran lunga migliore, per non dire artistica, se fosse stata fatta in 2D, anziche' in una CGI barbina che somiglia ad una cutscene di un gioco PS2. Sembra quesi che abbiano fermato il rendering a meta' giusto per far vedere il sufficiente.
Nonostante cio', La collina dei conigli di Netflix-BBC riesce nel suo intento: raccontare la storia del libro con qualche differenza qui e la', ma nondimeno rispettandone lo spirito. Seppur sia difficile ammetterlo, anche il film del '78 aveva i suoi problemi, quindi non ci si dovrebbe lamentare troppo del risultato.
Lo si dovrebbe guardare come si guarda qualsiasi cosa: come una trasposizione a se' senza pensare alle precedenti rappresentazioni. Se si abbandona per un attimo, o meglio, per circa quattro ore, il fattore nostalgia, e se si riesce a superare la computer grafica poco discreta, si puo' riuscire a godere totalmente questa serie.
Andrea De Venuto
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Fonte: La Collina Dei Conigli: Recensione (di Upside Down Magazine)
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Wikipedia La Collina Dei Conigli: https://it.wikipedia.org/wiki/La_collina_dei_conigli_(miniserie_televisiva)
IMDB La Collina Dei Conigli: https://www.imdb.com/title/tt5670764/
Wikipedia Noam Murro: https://it.wikipedia.org/wiki/Noam_Murro
IMDB Noam Murro: https://www.imdb.com/name/nm1729171/