Cercando di farmi strada nella fitta nebbia che avvolge la mia persona proseguiamo blaterando considerazioni discutibili sul trio in questione, i Sexy Minority ed i loro primo demo autoprodotto E' Solo L'Inizio..., al cui interno troverete 6 tracce di punk rock tradizionale, con liriche espresse nell'italico idioma.
Passiamo ora, prima di addentrarci nell'analisi musicale del lavoro, ad alcune notizie biografiche della band di Borgomanero-Gozzano, vicino Novara.
I tre giovani scapestrati dimostrano, dando un occhiata alle foto e alla loro personale biografia, carenze psicologiche e affettive difficili da colmare dettate, almeno spero, dalla dipendenza accanita a qualche droga o pesanti traumi infantili, che li hanno portati, secondo mie personali deduzioni, dopo un periodo trascorso a darsi calci nelle palle e botte in testa a vicenda, ad esprimere le proprie frustrazioni e rabbia verso cio' che li fa incazzare di piu' in questa amabile e comprensibile societa' odierna.
I personaggi identificabili in questa descrizione sono Fuck Mike (basso e voce; superman e giardiniere), Jhonny (chitarra e voce; Avv. ficarra e corvo), Asdrubale (batteria e urla; Bob spaccatutto e dinosauro) e per un breve periodo, prima di fuggire il piu' possibile lontano, Spiderman (chitarra e urla; scassa-Ford).
La registrazione avvenuta in una cascina, annacquata con abbondanti dosi di vino, e' nel complesso buona essendo casareccia, riuscendo comunque a farsi apprezzare nelle linee generali e nella sua genuina grezzezza che traspare galeotta anche nel modo d'approccio degli autori.
Incominciamo l'ascolto spassionato con "No war" introdotta da una voce parlata che enuncia solennemente condanne all'imperialismo americano, per continuare alternando il pria citato timbro ad un altra voce piu' incazzata, la quale esordisce con un "americani pezzi di merda" e termina con una serie di urli morenti che concludono il discreto pezzo, nonostante qualche indecisione qua e la'.
Avanti con "Punx uniti" introdotta dal basso prosegue con un azzeccato assoletto della chitarra enunciando una visione ideologica, un po' ingenua e semplicistica della scena punx, trasmettendo esperienze personali dei componenti; segue "50 secondi di delirio" che dopo un un intro acustico libera una una buona dose di rabbia caratterizzata nel finale da frenetici assoli del Jhonny.
"Sexy minority" pezzo omonimo esplica l'attitudine musicale del gruppo caratterizzata piu' dalla passione e ricerca d'espressione, comunicando, che dall'inutile e vana ricerca di successo, "Vivo nel disordine" dal testo diretto e buon classico giro di basso, riassume invece la filosofia di vita dei giovanotti che accostano il significato di anarchia al chaos delle loro povere esistenze; il tutto si conclude con "La stradale" inno viscerale contro il loro giurato nemico.
Ottimo, concludo questa deviata recensione, da lungo richiesta, conscio della sua determinante importanza per il futuro dei giovini, ammonendovi sulle controindicazioni pesanti che vi garantira' l'ascolto, ma comunque spezzando una lancia in favore del gruppo il quale nonostante la tenera eta' propone un lavoro che nel bene o nel male, come indica il titolo avra' un proseguo, ma sopratutto spero possa essere gradito da individui simili a loro e non, trasmettendo le sensazioni volute dagli autori.
Pierkna

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