Forse e' per questo che, leggendo altre recensioni di siti sicuramente blasonati e di settore, sorrido amaramente nel leggere il loro dispiacere per la mancanza di un'etichetta importante che stia dietro ai Cast Thy Eyes, aspetto che invece il gruppo ha sempre combattuto con grande efficacia.
Oltre alla grande intensita' che trasuda dai loro due cd, mi sento di dover sottolineare senza riserve il loro impatto devastante dal vivo, dove secondo me trasmettono proprio tutta la potenza delle note che suonano. Non a caso hanno macinato chilometri per suonare su tantissimi palchi, supportando anche diverse situazioni autogestite, animando il panorama hardcore qui al sud, cosa da non sottovalutare assolutamente.
Sul palco non gli e' mancata certo attitudine e senso di partecipazione, annullando la distanza che separa un gruppo dal pubblico, dando vita ad una omogenea fusione d'intenti.
Undici tracce, una buona mezzora di un hardcore fortemente ibridato, in maniera decisamente originale, con sonorita' metal e altissime velocita', che possono davvero esprimere al meglio i quattro anni di vita del gruppo. Spiacente per chi desiderasse un'intro, visto che gia' dai primi secondi di "The Seed Of Anguish" la voce di Chris fa tremare tutto, impostando da subito i toni dell'intero album. La folle corsa continua senza remore in "Trying To Erase", guadagnando piu' corposita' grazie a degli stacchi precisi e una cadenza impetuosa.
"Die One Day", pezzo del quale e' stato realizzato anche un videoclip, ha nella sua seconda parte una parata furiosa di violenza musicale, positivamente pericolosa per le nostre orecchie. Notevole il proseguimento con "Icebox", pezzo che dal vivo mi e' sempre piaciuto moltissimo, che regala atmosfere tetre, ruggiti furiosi e un crescendo di pura devastazione sonora.
Sulle stesse direttive viaggia "Smash The Truth" che, fin dall'inizio, fa da sfondo ad un cantato furente e sempre assai energico grazie anche all'ottimo reparto strumentale.
"We Burn Into The Cold Eyes Of The Sun", due minuti che ci estraniano dalle sonorita' precedenti, dandoci la possibilita' di immergerci in un'atmosfera piu' riflessiva, tutta strumentale, dove recuperare le forze per continuare l'ascolto della tracklist. "Fire At The Horizon", altro pezzo da me preferito dal vivo, trasmette profonde sensazioni inquiete, ritmo incalzante e violenti riff di chitarra contribuiscono alla resa musicale di scenari in rovina.
Di "Till The End" mi ha sempre colpito il growl efficacissimo, che impreziosisce di molto l'interpretazione del testo, aggiungendo alla canzone un tocco ancora piu' distruttivo. "Dilemma" riesce, in un modo sicuramente non convenzionale, a farci percepire tutta la tensione dinnanzi ad una scelta dalla quale non ci si puo' sottrarre. Sonorita' sporche e ritmi dilatati contraddistinguono "All My Life", tingendone di grigio le sfumature, incupendo di molto le atmosfere suscitate dal pezzo.
"Will Of Rain" chiude la tracklist e sembra essere davvero la definitiva invocazione di distruzione per un mondo totalmente inappagante, un mondo osteggiato spesso nei testi del gruppo leccese. Distorsioni e ritmi ben scanditi fanno presagire il finimondo prossimo a venire, il tutto esasperato da un finale molto incalzante e allo stesso tempo opprimente.
Mi spiace dover considerare quest'album come l'ultimo, data la dipartita di Chris dal gruppo e forse l'eventuale scioglimento dello stesso. Se cosi' fosse, sicuramente We Burn Into The Cold Eyes Of The Sun sarebbe un ottimo modo per congedarsi, avendo i Cast Thy Eyes dato prova di utilizzare al meglio gli strumenti diy per esprimersi senza scendere a compromessi.
Sghigno
.SCARICA IL CD.
.CONTATTI.
MySpace: https://www.myspace.com/castthyeyes
YouTube: https://www.youtube.com/user/castthyeyes
Facebook: https://www.facebook.com/cast.thy.eyes
E-mail: