Dei Ruggine si puo' assaporare infatti la chitarra hardcore ma thrasher, profonda e ricca di stoppate trash metal mista palm muting, come si evince nell'apertura "Sister Of Sorrow". In certi punti la traccia e' a dir poco Slayeriana.
"Le Porte Dell'Inferno" regala sprazzi di italiano poco capibile, ma pur sempre grezzo ed in sintonia con lo strumentale, cioe' incazzato e senza mezze misure. Qui le tiratelle a batteria thrashcore non mancano di sicuro, ma la sezione percussiva svolge quasi sempre lavoro prettamente hardcore.
Anche le restanti tracce sono caratterizzate dalla batteria a maggioranza hc, e questo migliora decisamente il gruppo, perche' non esagerano con le velocita'. Tanto ci pensa la sei corde a sbattere in faccia la violenza thrash necessaria a rispecchiare la cattiveria vocale del cantante milanese.
Non si puo' dire niente altro di questi ragazzi, perche' questo fanno.
Credo che il thrashcore sia un genere molto di nicchia, di difficile assimilizzazione da parte dei thrasher e di chi ascolta hardcore, perche' fonde il tutto. Gruppi come Trauma ce ne sono pochi in giro, perche' credo che sia difficile suonare questo genere. E questo thrashcore spacca, prende l'ascoltatore e lo getta in un cerchio violento, riservato ai piu' incazzati.
Unica pecca e' la qualita' della voce ed il fatto che non sempre prende l'ascoltatore come ho appena scritto sopra; si perche' (parlo a titolo personale) mi risulta difficile assimilare l'album in qualsiasi momento della giornata, come solitamente dovrebbe fare un semplice cd pancacci'.
Sara' una pecca quindi? O sono loro che sono riusciti a tirare fuori il vero spirito thrasher? Oi!
fabio HC
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