La band di oggi sono i Recycled, nome un po' dubbio sul piano dell'originalita' (cioe', dai, Riciclati non e' un gran nome nelle sue conseguenze e se lo si traduce in inglese non cambia nulla), ma proprio per questo sarei interessato a conoscerne la genesi.
Titolo dell'album e' Tempo Sprecato, anche qua tutto un progetto, per un attimo ho scorto in tutto cio' una sottile ironia (proprio di quelle alla Pirandello) autoreferenziale, poi mi e' passato, e con ragione vorrei aggiungere.
Premessachenongiustifica: il gruppo e' al suo primissimo esordio (ancora non e' stato stampato il cd, che si trova solamente in formato telematico).
Ascoltando le sette tracce dell'album si puo' respirare l'impegno inseritoci dai componenti, cio' e' innegabile, pero' c'e' anche molto altro, o meglio, troppo poco. Sulla parte strumentale c'e' poco da eccepire, si', non si distinguono per l'originalita', ma sono proprio pochi coloro a cui si puo' attribuire questa capacita'. Il ritmo e' buono e qualcosa di simile all'old school avanza secondo dopo secondo.
La voce, invece, scende gia' di qualche gradino e porta il lavoro complessivo gia' fra quelli che non si vorrebbero ascoltare a ripetizione. Ma la cosa peggiore sono i testi. Allora, per favore ragazzi, bisogna precisare qualche punto fermo.
Sfatiamo questo mito della rima baciata, incorciata, alternata, ripetuta o nelle altre sue forme, non e' necessario infilarla a forza in forme testuali che non la supportano, e soprattutto il testo va fatto in modo tale da adattarsi all'accompagnamento musicale (o viceversa), bisogna almeno provarci, se qualcosa non quadra, si cambia. Molto e' sacrificabile (a parte l'homo sacer, solo per tirarmela), e la rima lo e', soprattutto se poi si vuole fare un testo di matrice introspettiva. Poi, in secondo luogo, la ripetizione di un verso non e' una regola da cui non si puo' prescindere, alcune volte funziona, molte no. Usiamo questi mezzi con oculatezza.
Pezzo migliore e' l'ultimo: "Maschere", soprattutto per il contrasto, con relativa levigazione, di alcuni punti di debolezza dei Recycled, per un risultato nel complesso accettabile. Pezzo peggiore: non c'e' univocamete, pero' la seconda strofa di "Tempo Sprecato" e la prima di "Inferno" sono otto versi esemplificativi. Frase da evitare: "Non ho mai il mal di testa e son sempre pronto a far protesta", apprezzo la voglia di attivita' del gruppo, ma affermare seriamente certe cose risulta un po' fuori luogo (e poi mi da' fastidio perche' la connessione logica e' labile, come diceva Wittengestein "Enunciati della forma: "alle ore 13 2+2=4" non hanno senso", o qualcosa del genere quantomeno).
Comunque spero che il gruppo si migliori e continui a sviluppare la sua passione, e indubbiamente sprono a su(o)pportarli, perche' probabilmente sul palco fanno il loro sporco spettacolo.
riotous

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