No, non avete letto male: ho ascoltato un cerchio! Un cerchio la cui linea scorre fluida tra la voce irriverente di Mauro, le chitarre di Cinzia e Andrea, il basso di Elia e la batteria di Bruce.
Sono i Dissacrazione, che hanno dato vita a Teatrino Di Morte, primo album registrato dai ragazzi sardi unitisi nell'autunno 2011 che, appunto come un cerchio, si apre cosi' come si chiude: prendendo a calci, sulle note di "Ignoranza Inculcata" e "Virus Cristiano", quell'oppio dei popoli che ci iniettano in vena fin da piccoli, la religione.
Tuttavia, il suono grezzo (che spesso penalizza, ahime', la comprensione dei testi) lambisce anche temi quali la profanazione di eroi militari, visti sotto un'altra luce che filtra dai bui schemi mentali secondo cui le istituzioni ci hanno abituato a pensare ("Logica Di Dominio") e la vivisezione, contro cui nasce "Fermiamo Il Massacro", caratterizzata da una piacevole chitarra solista. Ma mai piacevole quanto le cover che arricchiscono l'album: la prima e' "Mai Piu' Tortura" dei 5° Braccio, che oserei definire quasi meglio dell'originale; cosa che non vale invece per "Vivere Non Sopravvivere", dove la voce dei Bed Boys la mantiene uno scalino piu' in alto; ben riuscita, infine, "Banchetto Di Lusso" dei Nerorgasmo, a cui e' stato cucito un vestito piu' violento e…dissacrante, in piena linea con lo stile della band!
krizia

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