Il titolo richiama ovviamente Arancia Meccanica di Kubrick, scelta comprensibile considerando quei drughi dei Cervelli Stanki e il loro attaccamento a questo film.
Ma addentriamoci in questo nuovo lavoro: lo stile e' piacevolmente sporco ma senza essere grezzo, proprio come ai vecchi tempi...un delizioso connubio tra punk e Oi!.
Nella parte dei Foreign Legion, le tematiche di denuncia sociale s'intrecciano alle bevute tra skinhead, i Drunken heroes della situazione, regalando anche un sorriso all'ascoltatore che dal nulla si ritrova nelle orecchie un coretto di "Singing In The Rain"!
Da sonorita' che ricordano i Cock Sparrer, si passa senza quasi accorgersene alla parte dei Cervelli Stanki, che presenta invece una realta' piu' nostrana, di chi e' nato e cresciuto in un piccolo paese come Albissola Marina, gabbia da cui si vuol scappare, ma al contempo casa in cui non si puo' fare a meno di tornare.
Un album ben riuscito insomma, che ci trasporta con prepotenza nella strada a ritmo di uno street punk che ci mancava proprio tanto!
krizia

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