I Disperazione (assolutamente da non confondere con i Disper-Azione), appresa la lezione dei Wretched o dei loro conterranei Underage, propongono un hardcore che prende spunto dalla scuola anni '80 anche se non mancano inserti thash ed attitudine stradaiola.
Purtroppo pero' anche la produzione, fin troppo sporca e grezza, sembra provenire da quegli anni cosi' lontani. Ma andiamo con ordine.
Nati nell'estate del 2011 con classica formazione a quattro (Vomito-voce, Riccardo prima e successivamente Erica alla chitarra, Erdruckt-basso e Framce-batteria) i Disperazione esordiscono ad inizio 2012 con una prima demo in presa diretta dal titolo Stanco, nel Marzo dell'anno successivo esce questo primo full lenght dal titolo Crisi che propone undici brani, tra cui i pezzi della demo riarrangiati e ri-registrati. Purtroppo pero', come accennato, tra i due lavori manca il decisivo salto di qualita' della registrazione che rimane al limite dell'inascoltabile; indubbio il miglioramento ma ancora non basta.
Le canzoni si caratterizzano per testi politicizzati e rabbiosi, velocita' sostenute e parti martellanti con ogni strumento che fa il proprio dovere. Pero' il disco non riesce a convincere del tutto poiche' a tratti le ritmiche appaiono ripetitive,"Parto Anale", "Stanco" e "Terremoto Cerebrale" posson sembran quasi la stessa canzone; aggiungiamo che i pezzi piu' orientati allo street punk, "Illusioni" su tutte, non accrescono il suono anzi sembran buttate li per caso. Meglio va con le sonorita' piu' thashcore che arricchiscono la musica del quartetto napoletano con un tocco di modernita', ed e' il caso di "Senza Futuro" e "Odio".
Poco altro da appuntare su questo esordio consigliato agli amanti dell'hc piu' genuino e che badi alla sostanza anzicche' alla forma.
Joel
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