Il breve disco composto da quattro pezzi presenta una buona produzione, nonostante un suono grezzo e sporco che sta alla base dei Wastedead stessi; anche la grafica ed il titolo richiamano poi queste sonorita' cupe e nefaste classiche del genere proposto.
Quel che maggiormente premia questo nuovo proggetto, rispetto alle precedenti avventure, e' un suono piu' deciso grazie alla chitarra prorompente ed una sezione ritmica serrata; premia anche la scelta delle voci di accompagnamento che arricchiscono ed esaltano il cantato.
Complesso trovare altre caratteristiche salienti d'altro canto i 9' di durata non posson bastare per un giudizio completo, nonostante questo i brani appaiono ben confezionati con una preferenza per "Alba" che emerge per la scelta delle testo in italiano, lingua che piu' si addice alla band.
In attesa di un lavoro piu' corposo e magari con l'aggiunta di una seconda chitarra ad arricchire il tutto, godetevi queste quattro portate che vi andranno di traverso (nel senso buono del termine).
Joel
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Wastedead - [2014] Die For A Better Future
Wastedead - [2014] Die For A Better Future
01 - Alba
02 - People Are Shit
03 - Poison
04 - Wastedead Party
Dalle ceneri dei Violent Cunts spuntano fuori i Wastedead, quartetto che (ri)propone l'hardcore rabbioso e sporco della precedente esperienza con una ancor maggiore connotazione crust/d-beat di scuola inglese e nordica.
I tre Violent Cunts (Mancio-voce, Ale-chitarra e Tal-batteria), impreziositi dalla presenza di Massi al basso, proseguono sulla strada intrapresa gia' dai lontanissimi tempi dei Razza Disumana e dei due piu' recenti lavori (una demo e La Mia Morte E' Solo Mia) per dar vista a questo debutto intitolato Die For A Better Future.