Son passati tre anni dall'uscita di "L'unico elemento", album di esordio dei LeTormenta, gruppo di difficile catalogazione, azzardando si potrebbe definire hc emozionale da Forli'-Cesena.
Alcuni di voi potrebbero storcere in naso alla definizione hc-emozionale, ma a scanso di equivoci, non si intende quei fottuti gruppi che van di moda ultimamente, con i soliti testi carichi di cazzate adolescenziali, ma qui abbiamo a che fare con testi, o forse meglio definirle Poesie, che colpiscono l'ascoltatore e lasciano un segno indelebile.
Quel che caratterizza il quintetto e' proprio una cura minuziosa nell'utilizzo delle parole, accompagnate magistralmente da sonorita' senza alcuna sbavatura, ed una cura particolare per la registrazione che appare davvero ottima, tutto questo fa si che quest'album sia una delle migliori uscite nel panorama dell'hc italiano di questi ultimi anni.
L'album si apre con l'intro "I quattro elementi", per lasciare spazio ad "Amore nero", traccia che a tratti si presenta con una struggente melodia, mentre in altri momenti esplode in una incontrollabile rabbia, di ottima fattura risultano soprattutto i momenti in cui la chitarra prende il sopravvento, con perfetti assoli.
"Il ricordo", rappresenta la continuazione del pezzo precedente, stesse sonorita' e stesse tematiche trattate, da sottolineare la parte finale parlata.
Si prosegue con "Fuoco e tempesta", sicuramente uno dei migliori pezzi, inizio lento e melodico, per poi salire di ritmi, carica di rabbia la seconda parte della canzone, strumenti tiratissimi ed un urlato struggente che si alterna alla voce piu' calma.
Il quinto pezzo, "Speranza morta nel tempo", esplode sin dalla prima nota, strumenti che, apparte una piccola parte, son sempre velocissimi, altro punto forte e' un testo chiaro e diretto.
"La lettera" e' una lettura musicata dell'ultimo scritto di Nicola Sacco, anarchico giustiziato ingiustamente nel paese piu' democratico del mondo (nda. Stati Uniti), insieme al suo compagno di disavventura Bartolomeo Vanzetti, da segnalare la presenza dei violini che ritroveremo anche piu' avanti.
"Le urla" risulta uno dei pezzi piu' veloci, batteria martellante, voce quasi esclusivamente urlata, e le solite parole mai fuori luogo ne fanno una perla del disco; stesso discorso vale anche per il successivo "La luna" rabbia e violenza musicale allo stato puro.
"Morire" prosegue le sonorita' gia' percorse, melodia e hc si mescolano in un tutt'uno in modo indescrivibile.
Finalmente arriviamo ai due pezzi che preferisco di questo Lp, "Storia del violino e della rosa" e "Febbraio 94", due pezzi inseparabili, anche se a dir il vero ogni pezzo dell'album non puo' essere separato dagli altri, ma questi due in particolare si completano a vicenda, anche se il tema trattato e' diverso, il primo dal ritornello azzecatissimo, un testo poetico all'ennesima potenza, sonorita' cariche di angoscia, rabbia e frustrazione, il secondo piu' melodico, la presenza del violino che insieme alla voce sussurrata fa venir la pelle d'oca. Capolavoro!!!
Complessivamente, uno dei migliori album che ho avuto l'occasione di ascoltare negli ultimi anni, forse inarrivabile, sia per le particolari ed originali sonorita', sia per come il gruppo riesce a giocare con le parole.
Altra chicca e' l'artwork, curatissimo sotto ogni punto di vista, con anche una interpretazione dei testi, insomma il mio consiglio e' quello di comprare l'Lp, se riuscite a trovarlo, perche' ne vale davvero la pena.
Oltre a questo album nel 2007, i LeTormenta han stampato "Resest" in due versioni 7" o Cd/r (quest'ultimo contenente una traccia in piu'), il cui ricavato andra' ai compagni rinchiusi nelle carceri, un motivo in piu' per acquistarlo.
Joel
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.NOTA.
I LeTormenta sono impegnati non soltanto sul fronte musicale, ma anche su diverse tematiche atte alla presa di coscienza dell'abuso dell'uomo sulla natura e sull'uomo stesso.
Abbiamo chiesto a loro il resoconto delle iniziative intraprese e dei progetti fin qui portati avanti:
Oltre a suonare alcuni di noi sono impegnati in varie cose, tutte aventi come comune denominatore le tematiche, animaliste, ambinetaliste, anticarcerie e via di seguito.
Il Vascello Vegano e' la naturale evoluzione di Food Not Bombs, applicato al nostro personale modo di vedere le cose.
Il vascello prepara cibo vegano e tutto il ricavato viene devoluto benefit per le campagne animaliste in atto o donato ai prigionieri politici.
Giu' Mura, Giu' Box e' il nostro modo di portare solidarieta' ai detenuti delle carceri:
un amplifatore, due casse e tanta musica! che arriva ovunque, scavalca muri e sbarre.
La Campagna Aip, contro una delle industrie di moda piu' sanguinarie e inutili, quella che vorrebbe il pelo degli animali come ornamento... e di recente la campagna sta riportando vittorie su vittorie!
La campagna Chiudere Morini, che si batte da anni per far cessare l'attivita' di quello che una volta era il piu' grande allevamento italiano di cani beagle per la vivisezione.
Queste a grandi linee le cose piu' "grosse" in cui siamo impegnati, piu' ovviamente le cose che ognuno di noi porta avanti individualmente.
Ma per quanto si faccia non e' mai abbastanza, basta guardarsi intorno per capire che siamo sempre piu' sull'orlo...
Speriamo che queste nostre azioni possano servire a qualcosa e non siamo solo fini a se stesse, che se sempre piu' persone si rendano conto che e' fatto tutto per un bene comune piu' grande...
Lo speriamo vivamente.
.CONTATTI.
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