Rieccoci con una nuova recensione, la cui genesi ha avuto tempi a dir poco biblici a causa di traslochi/lavoro/studio.
Ad ogni modo non mi sembra il caso di stressarvi con la cronaca dettagliata della mia esistenza, quindi iniziamo a parlare di musica. Loro sono i torinesi H.I.V. (nulla a che vedere con la malattia, l'acronimo significa semplicemente Hardcore Immortal Violence) e il disco e' Fetishcore.
Disco non proprio recentissimo, e' datato 2004, e quindi precede cronologicamente l'ultimo lavoro Vengeance (per altro gia' recensito su questo sito).
Le differenze tra i due album sono abbastanza marcate, non solo a livello di composizione, infatti ci troviamo di fronte a ben 19 pezzi per oltre quaranta minuti di ascolto, ma anche e soprattutto a livello musicale. Gia', perche' questo lavoro e' molto piu' melodico e tranquillo rispetto al successivo.
Onestamente preferisco l'ultimo lavoro, ma cio' non toglie che "Fetishcore" sia un album di tutto rispetto e che pezzi come "From Dusk Till Dawn", "Nowhere Land", "Distorted Violence" o la cover di "Passione Nera" piacciano molto anche al sottoscritto. Non mi piacciono invece brani come "Plastic Room" o "Run For Your Life" che hanno sonorita' troppo vicine all'hardcore melodico di scuola californiana, genere che proprio non riesce a piacermi.
Nel complesso il disco non mi entusiasma, ma non lo trovo nemmeno inascoltabile, diciamo che non entrera' a far parte del mio Gotha personale. Ad ogni modo mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti di quell'hardcore un po' piu' calmo e non troppo massiccio.
DjHerny

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