La band non e' composta da tre personaggi qualsiasi tutti e tre provengono da Palermo e gia' in passato sono stati su queste pagine con un progetto di spessore, stiamo parlando dei Caino che spero ricorderete per il capolavoro Exegesis.
Dalle ceneri nascono per l'appunto gli Humanity Is A Curse e seppur il substrato musicale e' molto simile le differenze risultano nette, non so se questo sia un pregio o un difetto ma alle sonorita' sludge, crust/d-beat (queste ultime in Raging For A Lighthouse attenuate) dei Caino aggiungono al calderone una dose marcata di black metal che rende il suono piu' estremo e, forse, meno digeribile a chi non e' abituato alle folate scandinave.
Scendendo nel dettaglio Raging For A Lighthouse e' uscito grazie alla collaborazione di tre etichette (Shove Records, Hasiok Records, Counteract Records) in versione vinilica, classica nera e limitata a 100 copie di grigio/bianco marmorizzato (per gli amanti del gommalacca piu' tamarra); ottimo il lavoro di registrazione e mixaggio dell'Hidden Planet Studios, con il mastering affidato ad Audiosiege (tra l'altro ha curato anche l'ultima fatica dei Tragedy, scusate se e' poco) che consegna un suono corposo e, seppur pulitissimo, riesce a trasmettere quell'ambientanzione marcia che non guasta mai.
Nota di merito anche per la copertina realizzata da Gozer Visions.
Otto brani racchiusi in 25' di sonorita pesanti e martellanti, stacchi di chitarra con ripartenze veloci, momenti lenti e ripartenze aggressive. Pezzi che forse non brillano di originalita' musicale ma gli Humanity Is A Curse non credo ricerchino l'innovazione a tutti i costi preferendo l'usato sicuro per spingere al meglio le tematiche trattate; in questo caso mi affido alle loro parole per descrivere i contenuti trattati nei testi: "questioni sociali, politiche ed etiche del pianeta terra".
Gia' dal pezzo di apertura "Photic" il suono appare ben delineato ed incalzante, le atmosfere si fanno a tinte cupe e la voce sofferente e rassegnata esprime al meglio le tematiche; il meglio arriva con "Pelagic" dove si deflagra tutta la furia e rabbia insita nella band. Non sono da meno "Aphotic" e "Bathyal" mentre "Abyss" risulta la traccia piu' ragionata e meno istintiva del lotto proposto, personalmente la meno riuscita pur mantenendo un buon standard qualitativo. Il trittico finale rialza i ritmi con una decina di minuti infuocati che lasciano il segno.
Riassumendo in poche parole Humanity Is A Curse pur essendo un debutto mostra tutte le capacita' degli Humanity Is A Curse, imprescindibile per i timpani di chi mastica il lato oscuro ed estremo dell'hardcore.
Joel

.SCARICA IL DISCO.

.CONTATTI.
Facebook: https://www.facebook.com/humanityisacurse/
Bandcamp: https://humanityisacurse.bandcamp.com/
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.