Governi che si succedono senza cambiare imposizione attitudinale mirando a rendere piatta la vita dell'essere umano, renderla inagibile, renderla piena di catene umane dove umano schiaccia umano per nessun evidente motivo, una guerra tra persone con le stesse paure e angosce, che soffrono e vivono sotto lo stesso cielo fatto di poche speranze e molti sogni distrutti dalla delusione di un'aspettativa non portata alla luce, dove il diverso e' emarginato ed e' il nostro giocattolo da calpestare.
Ma probabilmente in qualche angolo remoto tra cemento e piante estirpate c'e' chi la testa non la abbassa e fa sentire la propria voce attraverso un microfono.
Questo e' il caso dei Malerba. Il loro progetto musicale e' di recente formazione, dalla loro Ciampino portano nell'underground romano e non la propria visione di un colorito duro e diretto Oi! con sfumature punk hardcore. Rabbia, odio e nervi che pulsano in ritmiche convulse, cambi di tempo, linee strumentali che schizzano e trafiggono come un chiodo nella cornea dei nostri occhi. Tutto in una salsa Oi! che parte da uno scheletro classico per poi farsi propria.
L'attitudine della strada punto focale da dove partire. Il loro EP d'esordio Malerba del 2019 e' il loro biglietto da visita, autoprodotto presenta sei brani veloci diretti, affondi taglienti come lame di rasoi, sanguinanti, arrabbiati, con la testa alta e il coltello tra i denti, lucidi guerrieri pronti a vendicare la vita (semi citazione di tutto rispetto) in uno spaccato della periferia che si fa rumore, prende il coraggio di gridare il proprio dissenso, nichilisti di periferia avvolti in un incessante Oi! di tutto rispetto.
L'EP si apre con "Demiurgo", ruvide linee di chitarra convergono in affondi batteristici granitici che mettono i passi al brano, e intercedono a ritmi convulsi in un brano pestante e veloce che, come da classica caratteristica dell Oi!, si fa materia attraverso una scrittura tagliente e senza fronzoli, la voce ti arrovella la testa - graffiante e ruvida -, vira sul Oi! anche un'effettiva coralitaa' tale da coinvolgere l'ascoltatore.
"Non Per Noi", linee ataviche di basso aprono il brano e cedono il passo a linee di chitarra che ci introducono al brano, la voce trascina e guida il resto delle linee strumentali, agli affondi di batteria e alla coralita' cara all'Oi!, in una sorta di anthem diretto e famelico. Criticando ogni ambito di questa abbellita societa' finta, preferendo il vivere ai margini delle strade della periferia romana che lasciarsi coinvolgere dai salotti perbenisti e vuoti.
"MPO", il binomio basso-batteria apre il brano e fonde lo scheletro del pezzo, la voce come un traghettatore conduce senza disfare le linee strumentali del brano. Forte di una scrittura infuocata, converge in linee strumentali trascinanti traghettando se stesse, la voce e l'ascoltatore dall'altro lato.
"Alcohol", brano portato al successo dai Gang Green, riff di chitarra allineati ad affondi batteristici costruiscono questo accattivante e diretto brano, la voce guida le linee di chitarra, basso e batteria come la propria fluttuante e scorrevole attitudine primordiale. Forte, pesante, gravido di velocita' e colore musicale.
"Ciampino Pagana", attraverso un coinvolgente arrovellarsi di linee batteristiche, riff di chitarra, linee di basso ha tutto l'aspetto di essere un manifesto anthemico di reale rabbia e disagio.
Conclude l'album "Fallout" (feat. Il Tristo e Dj Jako), un intro batteristico apre il brano che ha i connotati di un brano crossover tra punk, Oi! e rap come l'old school ci ha abituato e ci ha coinvolto negli anni '80. Ora come allora.
In sintesi, se cio' che si cerca e' quel bilancio tra rumore che travolge forte e pregnante di una scrittura che ti attacca al muro, denunciando con ironia questa societa' ed i loro finti supereroi.
Questo EP vi sconvolgera' in quanto a resa strutturale e concettuale.
Come ogni cantore della periferia, rifiutando ogni luogo comune: Federico (voce), Roberto (chitarra), Andrea (basso), Giorgio (batteria), pubblicano un EP che convince sotto ogni punto. Irriverente, onesto, gravido di empatica coralita', pone delle ottime basi su cui fondare questo presente e il prossimo futuro.
Parafrasando l'etimologia del proprio nome, come la malerba nasce senza voler di nessuno, rompe l'asfalto e frattura ogni pomposita' commerciale e non.
Cito i brani "Non Per Noi", "Ciampino Pagana", "MPO", rappresentano per me la vera essenza dell'EP.
Consiglio agli ascoltatori di NOPROVE, Gli Ultimi, Social Distortion di non perdersi assolutamente questo EP.
Ms_Antrophy

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