Ecco questo accade con i V.F.C. giovane band toscana che, vista l'eta', avra' sicuramente l'occasione di riscattarsi.
Il gruppo, proveniente da Lucca. si forma nel Settembre 2006, il quartetto e' composta da Nicolo' (voce), Zanfa (basso e voce), Marcello (chitarra) e Rollo (batteria).
Nel 2007, dopo che Nicolo' lascia provvisoriamente la band, viene registrata questa demo.
Il nuovo terzetto con poca esperienza live, presenta cinque pezzi, di puro e classico punk rozzo e sporco, liriche per 4/5 italiano alquanto scontate, un lavoro alla registrazione appena decente, sono le caratteristiche non certo positive di questo mini album della durata di nemmeno 8' (nda. il che forse e' una fortuna per chi si ritrova ad ascoltarlo).
L'apertura del disco e' affidata a "Vomito fecale continuo" il cui acronimo e' il nome stesso del gruppo, piu' un intro che un vero pezzo, ma a dirla tutta forse il piu' riuscito tra i cinue proposti, grazie ad un buon lavoro della chitarra e della sezione ritmica, nonostante liriche praticamente assenti.
Si prosegue con "Distruggi la scuola" e' gia' il titolo parte male oltre ad identificare la giovane eta' del gruppo, tralasciando le scontate e terribili liriche, il pezzo risulta caotico, gli strumenti quasi scordati, l'unica cosa che si salva e' il suono della batteria, anche se purtroppo non tenta mai nemmeno una volta di cambiare i tempi, risultando troppo ripetitiva, lasciano senza parole la voce ed i cori, pessima prova.
E siamo al giro di boa, ed eccomi esclamare: "evviva un pezzo in inglese, forse andra' meglio, la lingua anglosassone a detta di tutti e' maggiormente musicale, stavolta vedrai che c'e' la faranno...", e le premesse ci stan tutte, un'ottimo giro di basso iniziale, ma ecco all'improvviso il tracollo, solito cantato pessimo (nda. la pronuncia lascia alquanto a desiderare), stavolta pero' entrambi gli strumenti della sezione ritmica si mantengono su qualita' quasi ascoltabili, mentre, ancora una volta, purtroppo la chitarra rimane sempre nell'ombra.
Siamo in dirittura d'arrivo con "Fanculo i perbenisti", distrattamente puo' sembrare un pezzo lo-fi di qualche gruppo anni '80, ma malauguratamente no, semplicemente sono sempre i V.F.C., per quanto riguarda le liriche son sempre troppo scontate e scarne, da rivedere.
"L'uomo botta" finalmente e' l'epilogo di questa tortura, e devo dire che risulta forse la traccia che, nell'insieme, sembra potersi salvare, se qualcosa di salvabile vogliam trovare in questa demo.
In definitiva, e' sempre brutto dirlo nonostante tutto quello che ho scritto sopra, questo primo lavoro dei V.F.C. non riesce nemmeno a raggiungere l'insufficienza.
Il terzetto risulta acerbo e senza idee, si spera che con il ritorno della voce originale qualcosa cambi, sicuramente peggio di cosi' non potra' andare.
Joel.

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