Con lui ci siamo addentrati in questo nuovo gioco da tavolo dal nome The Last Gig, ossia L'ultimo concerto, disponibile in pre order su Kickstarter.


Come nasce

"E' nato tutto a Gennaio 2021, durante il lockdown: in quel momento c'erano molti amici che lavoravano nella musica ed erano demotivati, bloccati con le proprie attivita' legate ai live perche' non tutelati. Cosi', un po' per divertimento e un po' per sostenerli in un momento di stallo, ho pensato di iniziare a disegnare un gioco da tavolo per supportare i locali, gli organizzatori e le band, coinvolgendoli all'interno. Ho reagito cosi' a una situazione difficile con la mia creativita'", ci racconta Dario. Poi dopo le prime prove ancora in bianco e nero condivise su Facebook, si e' accorto che l'interesse era davvero alto, ma svilupparlo e arrivare alla sua forma finale ha necessitato svariate prove, test e modifiche fondamentali.

"Il gioco e' restato cosi' per un certo periodo, poi il mio amico Enrico Benincasa mi ha messo in contatto con due ragazzi che gia' lavoravano in quest'ambito, Riccardo Rodolfi e Alessio Calabresi. Ora, tutti insieme, facciamo parte di questa casa editrice, Domm Factory, di cui sono direttore artistico, e creiamo giochi da tavolo". Dario pur non essendo un game designer era riuscito gia' a raggiungere un livello molto buono di giocabilita', tranne che per una cosa: si perdevano troppi punti. Con l'aiuto di Riccardo hanno perfezionato e limato dove serviva, perche' quando la gente perde troppi punti si arrabbia e si stufa, e di conseguenza perde interesse.


Com'e' fatto

A guardare le prime foto si fa sicuramente un tuffo indietro di qualche decina di anni e i riferimenti, in parte, sono dei grandi classici della nostra infanzia: "Io ho sempre giocato a Ludus, L'Isola di fuoco, Crack!, Brivido. Questo si rifa' molto agli anni 80 con un tabellone bello grosso, i dadi da tirare e una rotella incorporata che puoi girare, tipica dei giochi della MB. Grazie a Riccardo abbiamo aggiunto delle caratteristiche del gioco da tavolo moderno: quindi, come detto, e' un roll-and-move con la rotella ma poi ogni giocatore ha la possibilita' di evolversi. Inizi come una band che suona nelle bettole e investendo i tuoi soldi - che sono plettri veri - puoi migliorare il tuo furgone, comprare strumentazione nuova, stampare magliette e dischi da vendere. Quindi c'e' anche una componente manageriale che nei giochi di 40 anni fa non c'era". Ogni partecipante ha anche una plancia furgone con tutti i dettagli della backline, ossia gli strumenti che si porta in tour e i membri della crew come il promoter o il fonico che possono aiutarti nel fare piu' punti.

L'aspetto grafico - essendo Dario Maggiore un illustratore - non e' un dettaglio secondario ed e' coerente col mondo alternativo e punk, soprattutto con lo stile riconoscibilissimo di Dr. Pepper che si esalta nella rappresentazione delle card del gioco dedicate al cibo, al merchandising, ai festival, alle venue, ai live e al tour, con minuziosi particolari: "Un'altra componente che si avvicina ai giochi di ruolo e' la presenza delle card band: ogni giocatore all'inizio della partita pesca una carta e gioca utilizzando una band esistente. Ognuna ha delle caratteristiche e delle risorse di partenza diverse. Non e' detto che chi ha la migliore o la piu' popolare, vinca". Per l'occasione sono stati coinvolti gruppi esistenti o storici presenti nel mazzo: ci sono i canadesi Danko Jones - dei quali il frontman Danko e' presente nel video promozionale - poi gli americani Nashville Pussy, The Spits, gli australiani Stiff Richards, i californiani Rocket From The Crypt, gli olandesi No Turning Back e tanti italiani: dalla band metal Extrema fino ai punk rocker Derozer, la stoner psych band Ufomammut, i Talco, i Giuda, i Viboras, i Peawees e molti altri. C'e' davvero di tutto, dal punk al rock'n'roll fino al power pop, all'hardcore e al metal.


Come si gioca

"Minimo due e massimo quattro giocatori. Lo scopo della partita si definisce all'inizio e si sceglie a quanti live suonati si conclude, ma raggiungere per primi quell'obiettivo non assicura la vittoria perche' si guardano i punti finali raccolti, rendendo le sfide imprevedibili in base al successo dei concerti dei gruppi". Durante il percorso ci saranno imprevisti e opportunita' prima di arrivare alla conclusione. E qui la duttilita' la fa da padrona, potendo definire la durata delle partite in base alle necessita', rimanendo impegnati una cinquantina di minuti o addirittura due ore o piu'.

Guardando le foto e primi prototipi, ci sono poi tanti pezzi e pedine all'interno della scatola: "E' la parte che lo rende anche un board game con caratteristiche german - ossia quelli dotati di molte meccaniche e dinamiche di strategia. Ad esempio c'e' un pedale per chitarra che e' il gain booster: un moltiplicatore di punti ma anche una risorsa minima per poter suonare in alcune venue", ci spiega Dario.


Festival, espansioni, vegani e carte birretta

L'altra parte altrettanto interessante e' legata alle realta' coinvolte perche' i club e i festival citati esistono davvero, si va dallo storico Bloom di Mezzago dove suonarono i Nirvana fino alla Skaletta Rock Club di La Spezia, passando per i festival come il Punk Rock Raduno di Bergamo, il Bay Fest di Bellaria Igea Marina, il Venezia Hardcore Fest e addirittura il Punk Rock Holiday, popolare evento sloveno da piu' di 6000 spettatori e circa 50 band da tutto il mondo. Tutti appuntamenti fissi degli amanti del punk rock, del rock'n'roll e dell'hardcore. Arriveranno anche delle espansioni di carte per ampliare i mazzi e rinfrescare l'esperienza: "Abbiamo modificato tantissimo dai primi prototipi, e migliorato molto anche in termini di costi di produzione. Siamo riusciti a semplificare tutto aggiungendo un mazzo di carte e riducendo lo spazio della plancia di base".

Non viene messa da parte nemmeno l'attenzione al mondo del cibo e agli stili di vita, rispettando tutte le realta', compresa quella vegan e perfino la cultura straight edge (uno stile di vita che prevede l'astinenza dal consumo di tabacco, alcool e droghe) che per molti gruppi e' alla base della loro quotidianita', tanto che se vi capitera' di utilizzare un gruppo che segue questi dettami sarete inibiti all'utilizzo delle carte birretta. Insomma, i particolari sono tantissimi, super dettagliati ma altrettanto immediati.

Il regolamento e' impaginato come una fanzine e si sta lavorando anche a una modalita' in solitaria che ultimamente e' molto richiesta. Ma esistono altri giochi da tavolo a tema musicale? Dario e i ragazzi di Domm Factory hanno fatto molte ricerche in fase di sviluppo e qualcosa hanno trovato. Esiste The Gig ma non e' ancora stato pubblicato: si basa su una big band jazz e sviluppa sulla composizione delle canzoni. Poi c'e' On Tour ma si basa su carte, mappe con territori e pennarelli cancellabili con un percorso da tracciare e partite che durano molto poco. Esiste il gioco di carte della band italiana alternative metal Lacuna Coil, Horns Up!, dove l'obiettivo e' raggiungere il palco attraversando tutto il pit per poter adorare da vicino il gruppo, e infine un gioco manageriale sulle band in tour che non e' mai uscito e di cui non ci sono molte informazioni in merito. Non vi resta che pescare la band giusta, caricare il van e partire in tour con The Last Gig che trovate gia' su Kickstarter.
Nicholas David Altea

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Fonte: The Last Gig, Il Gioco Da Tavolo Che Vi Fara' Sentire Come Una Band Punk In Tour (di Wired Italia)
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