"Si'," mi disse, "quando si esibiva era uno stronzo incredibile, violento, sprezzante e sempre preso a urlare, ma fuori dal palco era molto gentile. Era una versione piu' violenta di Joey Ramone. Ti ricordi Joey, come era sempre concentrato sul palco? E quando uscivamo con lui era diverso, divertente? GG era come lui."

Mh, ho pensato, forse mi sbagliavo...

Lo scorso inverno ero in tour per presentare il mio libro e ho conosciuto Johnny Puke, di Charleston, in Carolina del Sud. E' proprietario e manager del Tin Roof, un locale punk. Johnny mi ha detto che era con GG la notte in cui mori' e pensavo che fosse una storia interessante da registrare. Gli ho chiesto di poterlo intervistare, e dal momento che ha accettato, qualche mese dopo sono tornato da lui. Questo e' quanto ricorda.

GG Allin Illustrato Da Brian Walsby


La missione finale di GG, quella che voleva compiere prima di finire in galera, consisteva nel fare l'ultima performance per Halloween del 1991 e uccidersi sul palco. La gente aveva iniziato a chiedersi dove si sarebbe tenuto questo concerto, perche' tutti volevano vederlo morire sul palco, o almeno vedere cosa sarebbe successo. Ma successe che GG fini' in galera per i due Halloween successivi, e questo annullo' la sua promessa.

Non era la prima volta che sentivo parlare di lui: avevo letto qualcosa su Maximum Rocknroll, ma su quelle pagine lo definivano un pezzo di merda vile e offensivo. Da ragazzino prendi sul serio quello che esce su Maximum Rocknroll, era la migliore rivista punk in circolazione. Quando poi andai al college iniziai a vederla diversamente.

Iniziai a scrivere a GG, e a forza di scambiarci lettere diventammo amici. Gliene avro' scritte un centinaio. Non aveva un posto fisso, stava a Chicago con una ragazza molto simpatica, Sharon Rose, ed era a casa sua che inviavo la corrispondenza. Non suonava molto, ma poi mi scrisse che stava per venire a New York per un live e mi invito' ad andare. Ci volevano dodici o tredici ore di macchina dal West Virginia e decisi di andare: sarebbe stato il mio battesimo nel punk rock.

Quando GG usci' di galera, la gente torno' a parlare e tutti si aspettavano che da un momento all'altro si sarebbe ucciso. Di tanto in tanto ne discutevamo, ma lui non fu mai molto aperto a riguardo. A volte mi dava risposte vaghe, una volta disse che ci sarebbe stato del fuoco. Mi fece capire che si sarebbe portato dietro anche altre persone. Ti diro', Merle raccontava in giro che nel giorno dell'ultimo concerto i Murder Junkies non si sarebbero presentati. Merle non voleva suonare sapendo che il fratello si sarebbe ucciso.

Nel 1992 vivevo a New York e iniziai a uscire con GG e Dee Dee Ramone, che al tempo viveva al Chelsea Hotel. Dee Dee doveva diventare il chitarrista della band di GG, ma duro' una settimana perche', ovviamente, la cosa non funzionava.

GG Allin Illustrato Da Brian Walsby


Quello fu l'ultimo anno della sua carriera. Immagino che tutti pensassero, "forse stasera e' l' ultima sera di GG!" perche' a quel punto non diceva che si sarebbe ucciso ad Halloween, ma che "la gente ha cio' che si merita; e lo avra' quando se lo merita."

Diceva "Non faro' niente di cio' che volete farmi fare. Lo faro' quando voglio!"

L'attesa cresceva di concerto in concerto. Erano tutti fissati, pagavano ogni volta dieci dollari a testa solo per vedere se si sarebbe ucciso o meno.

L'ultimo live, anche se non sapevamo che sarebbe stato l'ultimo, e' stato al Gas Station dell'East Village, proprio davanti al mio appartamento. Vivevo la' con la mia fidanzata, e GG era in citta' con la sua ragazza, una giovane donna di nome Liz, molto simpatica, che lo seguiva dappertutto. Tornato a New York GG aveva cercato di stare da Merle, ma lui non lo sopportava piu'. Quindi lui e Liz andarono al St. Mark's Hotel.

GG mi disse, "Domani veniamo da te prima del soundcheck. Usiamo casa tua come camerino e da li' andiamo al locale e poi usciamo." Il giorno dopo, GG venne da me molto presto, verso mezzogiorno o l'una. C'era anche tutta la band, e Richard Kern venne a fare le foto. Ricevemmo gente per tutto il giorno. La band era li' e non avevamo niente da fare, visto che continuavano a rimandare il soundcheck.

Io dissi, "Che noia, che ne dite di un po' di coca!"

Quindi andai a un posto all'angolo dove spacciavano - ogni 45 minuti tornavo giu' a prendere un'altra bustina. Bevevamo birra e ascoltavamo musica, e fu veramente un bel pomeriggio. Poi GG inizio' a comportarsi in modo strano - eravamo tutti un po' fatti, ma prima di un concerto GG era sempre cosi'. Dentro di lui avveniva un qualche processo che lo trasformava in un gigante incazzato.

E la coca non aiutava di certo. Andammo al locale per il soundcheck verso le cinque o le sei, e poi arrivo' l'ora del live. Un po' di band avevano gia' suonato, ma noi eravamo nel mio appartamento a pippare, quindi ce le perdemmo.

Appena sali' sul palco GG ruppe un microfono. Un tecnico del suono disse "Fine dello show, io ci rinuncio!" C'era un sacco di gente e GG era incazzato nero. Inizio' a urlargli contro e a minacciarlo. A quel punto il tizio si barrico' nel sound booth col suo cane, dietro a una porta di ferro, e GG continuava a tirargli microfoni addosso, chiamandolo mezzasega e chiedendogli di uscire.

Alla fine GG trovo' un altro microfono e per un po' riuscirono a suonare. Doveva fare tre canzoni ed era incazzato nero. Inizo' a sferrare pugni di qua e di la', e a un certo punto si cago' addosso e inizio a spandere merda dappertutto, fino a tirarla al pubblico.

C'erano circa duecento persone nel locale, e se ne erano gia' andate tutte. Ne rimasero una decina.

Qualcuno si prese un cazzotto, c'era casino e GG rimase senza microfono. Era frustrato, perche' si era preparato e non riusciva a esibirsi, quindi inizio' a rincorrere la gente urlando "Non mi fate neanche finire lo show!"

Erano tutti fuori nel giardinetto e c'erano dei cassoni pieni di bottiglie - le presero ed iniziarono a tirarle. Piovevano bottiglie e dovemmo scappare.

GG si mise a rincorrere i passanti per strada, e la cosa si trasformo' in un casino di gente che urlava e imprecava. Per strada si era formata una folla di 75, 100 persone, tutte fuori di testa. GG indossava la minigonna di Liz e gli stivali, senza mutande, ed era ricoperto di sangue e merda. Poi si sdraio' davanti alla fermata del bus in Avenue B e il bus non pote' procedere.

Correvano tutti qua e la' come dei matti, e GG era sempre li' per strada. Stava arrivando la polizia.

GG Allin Illustrato Da Brian Walsby


GG provo' ad andarsene, ma non conosceva bene New York e non sapeva come tornare in albergo. La gente lo stava seguendo e poi inizio' a seguirlo anche la polizia. Come se non bastasse era nudo, con una gonna, ricoperto di merda.

GG camminava per la Avenue B, in testa a questa specie di corteo che si era formato.

Urlava, "Smettete di seguirmi! Smettetela!" ma nessuno lo ascoltava. Fermo' un taxi davanti a una banca, sali' e l'autista si incazzo' non appena lo vide meglio. Era confuso e non voleva partire, quindi dovettero tutti uscire dal taxi. Nel mentre, c'erano persone su tutti e quattro gli angoli del quartiere, che urlavano e imprecavano mentre la polizia cercava la causa di quel casino.

Alla fine, GG riusci' a prendere un taxi e torno' in albergo.

La mia fidanzata, la band e io uscimmo e andammo a mangiare. Eravamo d'accordo che con GG ci sarebbo beccati piu' tardi. Il promoter dello show gli aveva dato un po' di eroina, dieci bustine, quindi GG aveva la droga e mi disse, "ci vediamo dopo e torniamo da te a fare festa."

Quando andai al St. Mark's Hotel a prendere GG e Liz lui era con Bobby Ebbs dei Genocide, uno suo scagnozzo che lo seguiva nella speranza gli ottenere un po' di droga.

GG era molto contento di vedermi e disse "Leviamoci dal cazzo, subito!"

Prendemmo un taxi e tornammo nel mio appartamento per fare festa. C'eravamo io, la mia ragazza, GG e Liz. E GG aveva tutta questa droga datagli dal promoter, cosi' iniziammo a pippare. Avevo paura degli aghi e lui sapeva che ero un gran sniffatore. Bevevamo Jim Beam e birra.

Stavamo progettando un tour di poesia in Europa. Ne' GG ne' io eravamo mai stati in Europa, e questo tour sarebbe stata una scusa per andarci e fare casino. Rimanemmo svegli fino a circa le due o tre di mattina. GG fu il primo ad addormentarsi, probabilmente verso l'una.

Si addormento' sul pavimento, ed essendo un piccolo appartamento, lo si sentiva russare molto forte. Liz, la mia ragazza e io rimanemmo svegli a parlare e ad ascoltarlo russare per un'altra ora. Alla fine Liz si sistemo' sul futon, e io e la mia ragazza andammo a letto.

Andammo a letto col rumore di GG che russava, quindi non mi preoccupai. Aveva un colorito normale e non aveva vomitato, stava solo russando.

La mattina verso le nove Liz mi sveglio' e disse, "GG ha qualcosa che non va."

Andai da GG, che indossava una giacca di jeans senza maniche, la gonna di Liz, gli stivali e un elmetto nazista. Era la cosa a cui teneva di piu', infatti l'aveva lasciato a casa mia prima dello show per paura di perderlo.

Mi avvicinai ed era freddo e rigido - e morto, li' sul pavimento di casa mia.

GG Allin Illustrato Da Brian Walsby


Io ero ancora fatto dalla sera prima, quindi avevo un po' di confusione in testa. Ma sono bravo a gestire le situazioni di crisi, so concentrarmi. Ci sono piccole cose che mi fanno impazzire. Se perdo le chiavi impazzisco, ma se muore mio nonno, organizzo tutto e pago alla fine.

La prima cosa che feci fu prendere la droga e correre sul tetto di casa per nasconderla, perche' sapevo cosa sarebbe successo. Chiamai Merle e gli raccontai tutto, e poi chiamai la polizia. Dissi, "penso sia un caso di overdose, c'e' un morto," ma non ricordo di aver ammesso di essere fatto.

Non avevo paura di essere accusato di omicidio, ero piu' impaurito di venire preso per droga. Ovviamente GG era un mio buon amico, e c'era piu' di una persona che poteva testimoniarlo, quindi non avevo paura.

A quel punto mandarono un poliziotto a casa mia per accertarsi che GG fosse morto. Poi ne arrivarono altri e per qualche ora un agente fu sistemato fuori dalla mia porta. Alla fine misero GG in una sacca - dovevano fare cinque piani a piedi - e lo portarono giu' dalle scale. Servirono due uomini, perche' GG era grosso. Lo portarono giu' in strada e lo caricarono sul macchinone, diretti all'obitorio.

Una cosa a cui non avevo pensato, ma che alla luce dei fatti aveva un che di inquietante, e' che Liz, la mia ragazza ed io ci eravamo scattati una foto con la Polaroid sdraiati accanto a lui sul pavimento, per mostrargliela la mattina dopo. Lo stavamo coccolando sorridenti.

Alla fine la polizia trovo' le foto e le confisco'. E noi dovemmo andare al Nono Distretto per dare la nostra versione dei fatti. All'inizio erano molto sospettosi nei nostri confronti. Dicevano, "Chi cazzo si fa le foto accanto a un morto sdraiato per terra?"

Dovemmo spiegare che anche se era nella stessa posizione non era morto, stava solo russando. Ma ci volle molto a farglielo capire.

Adesso mi sembra una cosa quasi simpatica, ma all'epoca ne uscii un po' sconvolto.

Ad ogni modo, quando tutto fini' scoprirono che nessuno di noi aveva fatto nulla di criminale. Provai per settimane a riprendermi quelle Polaroid, ma i poliziotti si rifiutarono di darmele e non so dove siano finite. Saranno ancora negli archivi del Nono Distretto.

Penso che GG l'avrebbe trovata una storia divertente. Penso che gli sarebbe piaciuta.

Direbbe "La polizia pensa che Johnny Puke fosse in posa col mio cadavere!"
Legs McNeil



.LINKS.
Fonte: L'Ultimo Giorno Di GG Allin (di Vice Magazine)
Home Page Vice Magazine: https://www.vice.com/
Facebook Vice Magazine: https://www.facebook.com/VICE
Twitter Vice Magazine: https://twitter.com/Viceitaly