Testi
Distemper - Dritto Nel Nulla
01 - Non Credere
Non credere alle loro verita', sono ipocriti fantasmi studiati per convincerti ad essere soggetto del loro sporco gioco.
Soldi potere controllo, questo e' cio' che vogliono e il mezzo sei tu controllando i tuoi pensieri!
Non dimenticare e' la tua vita che ogni giorno viene rapita, non dimenticare non puoi sembre subire bisogna reagire!
Non credere alle loro parole, sono veleno e niente di piu', non credere nei loro dei per cadere nei loro pregiudizi.
Devi abbattere le divisioni le barriere, senza paura senza timore perche' solo uniti si puo' agire!
Don't forget it's your life, don't forget you'll have to fight. Don't forget it's in your hands the power to take back your pride!
02 - Respirare
Vedo respiro ogni istante e produco parole fragili isterismi deboli incise
in labbra soffocate quasi senza accorgersi cadute facili occhi
sterili biasimate neccessita' spasmi irreversibili macchie di speranza sciolte
nella nullita' meccanismi stabili sistemi incompatibili e dentro i pensieri anche il buio si rivolta.
Vedo respiro e ogni istante produco me.
03 - D.I.Y.
I suoni, i sentimenti, le emozioni, le parole non sono merce di scambio.
Fare musica non deve essere un lavoro deve essere qualcosa che amiamo fare perche' ci appartiene, perche' sentiamo il bisogno di usare qualcosa di diverso dalle semplici parole per comunicare; perche' comunicare e' l'unico motivo per cui la musica esiste e non si puo' calpestarlo con cosi tanta facilita'.
Oggi tutti vogliono i contratti, tutti vogliono fare i tour, farsi conoscere diventare famosi e rafforzare la barriera che separa chi vende un prodotto da chi lo acquista.
Tutto e' fatto sempre per i soldi quando invece le uniche ragioni dovrebbero essere la voglia di potere stare con gli altri, conoscere gli altri e condividere qualcosa con loro, potere dire cio' che si pensa.
Fare musica non e' il tempo che si trascorre sul palco, e' soprattutto quello che c'e' prima e quello che c'e' dopo, e' la voglia di stare insieme, uniti dal nostro appartenerci sincero perche' "l'unica nostra forza e' la sincerita'".
Autoproduzione come etica contraria al potere dei soldi facili, al business della musica.
Contro l'insensata ricerca del successo, costante opposizione all'industia che produce.
Do it yourself conflitto alle major, al mercato musicale, ai diritti d'autore.
Do it yourself risposta decisa, forte posizione consapevole.
Censurate le parole cancellate le opinioni in cambio il massimo profitto.
Mani cucite in tasca, lingua nascosta in gola, emozioni come merce da scambiare.
Do it yourself per te stesso e nessun altro.
04 - In Catene
Fermo. Spento. Nessuna parola esce dalla bocca.
Ti hanno modellato come un vaso di creta e sei sempre piu' distrutto.
Alzati. Esci dalla nebbia che ti circonda e scopri che non c'e' niente.
Milioni di catene fuse, una sopra l'altra, che non si spezzano.
Dalle incomprensioni nascono gesti che si ignorano, dettati dall'abitudine
ad una fine certa, preso dai tuoi sogni, pure illusioni, calpestato dagli eventi.
Alla ricerca di un cazzo di senso per la tua vita di merda.
Alla ricerca dello sterminio di te, della tua vita di merda.
05 - Diverso
All'alba di giorni decaduti nel sonno e nel silenzio, portatori di speranze
e sentimenti che chiedono di esistere. Guarda il buio divorare la tua ombra,
il tuo piu' forte nemico sei tu stesso! Non puoi piu' voltarti semplicemente
ora che sei tu ad essere in gioco. Ora che le mani si fanno doloranti e hai
capito che tutta quella fiducia non e' mai servita a niente. Consuma! Per sentirti piu' forte.
La pubblicita' aumenta e l'apatia rimane. E dentro la testa un altra berlino
divisa da un muro qualunquista fra quello che sei e quello che dovresti essere, quello che vuoi..solo per renderti diverso.
06 - Insicuro
"Sempre piu' spesso ci parlano delle nostre strade come posti a rischio, luoghi dove la nostra "tranquillita'" viene abitualmente messa in pericolo.
Il livello di paranoia generale e' sempre costante fino a che ogni persona viene ridotta a potenziale nemico.
I poveri sono pericolosi, gli extracomunitari sono pericolosi, i tossici sono pericolosi, ovunque sembra esserci qualcuno pronto a minacciarti e a scalfire la tua incolumita'. Il rimedio sono le telecamere, la polizia, l'esercito, il controllo piu' ossessivo che in cambio di una facciata di sicurezza ipocrita riduce la nostra liberta' di agire e relazionarci a nulla. E quando non si crede piu' negli altri, quando rimaniamo noi, nel nostro angolo di vita, chiusi tra le pareti stereotipate in cui veniamo segregati, ci si riduce a macchine con sembianze umane ma rassegnate e incapaci di reagire. E in quel momento di noi non rimarra' niente che una manciata di polvere perche' saremo in balia del gioco dei potenti che continuano a logorare i pensieri, a cancellare le idee, a decidere le nostre vite".
Sterili coscienze, forti dei rimorsi indotti da alibi inesistenti.
Lacrime di inchiostro stampato sulla faccia, etichette da seguire ad occhi spenti.
Insicuro e' il primo passo una regola senza alcuna eccezione.
Insicuro e' il primo passo per arrivare alla disfatta interiore.
Paranoia nelle vene. Diffidenza cieca che segue al senso di sconfitta.
Rancore nelle ossa, ma fuori nulla tocca la superficie troppo consumata.
Ogni giorno chiuso in te stesso, insicuro come strumento di controllo.
07 - Grandine
Chiusi nel nulla, "rotta la catena tra il sole e la terra" e ora vuoto putrefatto,
puzza di marcio di decomposizione, sangue e sudore.
Vuoi sentirti pieno capace e dominante, ma l'ignoto ti spaventa non sai piu' cosa fare.
Stai precipitando e' quello che volevi, quello che cercavi, cio' che piu' desideravi.
E ora crolla cio' che vale. Caos in guerra che gonfia la fiamma. E rimangono solo cori
di rabbia e disperazione invocano la noia, gridano autoaffermazione.
08 - Macerie
Macerie! Lasciano barcollare la nausea, smorfie cucite su volti trasparenti.
Chiusi in citta' che sembrano galere, tra l'incomprensione e il dolore assuefatti alla paranoia,
altro acido che picchia nella testa. Macerie! e' quello che rimane della societa',
la miseria l'incapacita' di relazionarsi, confuso su chi sei su che aspetto comprare,
fili invisibili ti muovono le braccia e la testa. Annichilito dalle voci di uno schermo.
Annichilito dai pagliacci suo uno schermo. Annichilito da un cazzo di schermo..
la tua vita intera chiusa in uno schermo! Segni di malessere, carichi di competizione
per produrre altri morti. Odio rancore represso, schiavo. Sentiti libero di essere uno schiavo.
Illuso, deriso dalla tua sicurezza, cio' che ami e' cio' che ti disprezza.
Le definizioni sono inutili traguardi per rinunciare a ritrovarci.
Non credere alle loro verita', sono ipocriti fantasmi studiati per convincerti ad essere soggetto del loro sporco gioco.
Soldi potere controllo, questo e' cio' che vogliono e il mezzo sei tu controllando i tuoi pensieri!
Non dimenticare e' la tua vita che ogni giorno viene rapita, non dimenticare non puoi sembre subire bisogna reagire!
Non credere alle loro parole, sono veleno e niente di piu', non credere nei loro dei per cadere nei loro pregiudizi.
Devi abbattere le divisioni le barriere, senza paura senza timore perche' solo uniti si puo' agire!
Don't forget it's your life, don't forget you'll have to fight. Don't forget it's in your hands the power to take back your pride!
02 - Respirare
Vedo respiro ogni istante e produco parole fragili isterismi deboli incise
in labbra soffocate quasi senza accorgersi cadute facili occhi
sterili biasimate neccessita' spasmi irreversibili macchie di speranza sciolte
nella nullita' meccanismi stabili sistemi incompatibili e dentro i pensieri anche il buio si rivolta.
Vedo respiro e ogni istante produco me.
03 - D.I.Y.
I suoni, i sentimenti, le emozioni, le parole non sono merce di scambio.
Fare musica non deve essere un lavoro deve essere qualcosa che amiamo fare perche' ci appartiene, perche' sentiamo il bisogno di usare qualcosa di diverso dalle semplici parole per comunicare; perche' comunicare e' l'unico motivo per cui la musica esiste e non si puo' calpestarlo con cosi tanta facilita'.
Oggi tutti vogliono i contratti, tutti vogliono fare i tour, farsi conoscere diventare famosi e rafforzare la barriera che separa chi vende un prodotto da chi lo acquista.
Tutto e' fatto sempre per i soldi quando invece le uniche ragioni dovrebbero essere la voglia di potere stare con gli altri, conoscere gli altri e condividere qualcosa con loro, potere dire cio' che si pensa.
Fare musica non e' il tempo che si trascorre sul palco, e' soprattutto quello che c'e' prima e quello che c'e' dopo, e' la voglia di stare insieme, uniti dal nostro appartenerci sincero perche' "l'unica nostra forza e' la sincerita'".
Autoproduzione come etica contraria al potere dei soldi facili, al business della musica.
Contro l'insensata ricerca del successo, costante opposizione all'industia che produce.
Do it yourself conflitto alle major, al mercato musicale, ai diritti d'autore.
Do it yourself risposta decisa, forte posizione consapevole.
Censurate le parole cancellate le opinioni in cambio il massimo profitto.
Mani cucite in tasca, lingua nascosta in gola, emozioni come merce da scambiare.
Do it yourself per te stesso e nessun altro.
04 - In Catene
Fermo. Spento. Nessuna parola esce dalla bocca.
Ti hanno modellato come un vaso di creta e sei sempre piu' distrutto.
Alzati. Esci dalla nebbia che ti circonda e scopri che non c'e' niente.
Milioni di catene fuse, una sopra l'altra, che non si spezzano.
Dalle incomprensioni nascono gesti che si ignorano, dettati dall'abitudine
ad una fine certa, preso dai tuoi sogni, pure illusioni, calpestato dagli eventi.
Alla ricerca di un cazzo di senso per la tua vita di merda.
Alla ricerca dello sterminio di te, della tua vita di merda.
05 - Diverso
All'alba di giorni decaduti nel sonno e nel silenzio, portatori di speranze
e sentimenti che chiedono di esistere. Guarda il buio divorare la tua ombra,
il tuo piu' forte nemico sei tu stesso! Non puoi piu' voltarti semplicemente
ora che sei tu ad essere in gioco. Ora che le mani si fanno doloranti e hai
capito che tutta quella fiducia non e' mai servita a niente. Consuma! Per sentirti piu' forte.
La pubblicita' aumenta e l'apatia rimane. E dentro la testa un altra berlino
divisa da un muro qualunquista fra quello che sei e quello che dovresti essere, quello che vuoi..solo per renderti diverso.
06 - Insicuro
"Sempre piu' spesso ci parlano delle nostre strade come posti a rischio, luoghi dove la nostra "tranquillita'" viene abitualmente messa in pericolo.
Il livello di paranoia generale e' sempre costante fino a che ogni persona viene ridotta a potenziale nemico.
I poveri sono pericolosi, gli extracomunitari sono pericolosi, i tossici sono pericolosi, ovunque sembra esserci qualcuno pronto a minacciarti e a scalfire la tua incolumita'. Il rimedio sono le telecamere, la polizia, l'esercito, il controllo piu' ossessivo che in cambio di una facciata di sicurezza ipocrita riduce la nostra liberta' di agire e relazionarci a nulla. E quando non si crede piu' negli altri, quando rimaniamo noi, nel nostro angolo di vita, chiusi tra le pareti stereotipate in cui veniamo segregati, ci si riduce a macchine con sembianze umane ma rassegnate e incapaci di reagire. E in quel momento di noi non rimarra' niente che una manciata di polvere perche' saremo in balia del gioco dei potenti che continuano a logorare i pensieri, a cancellare le idee, a decidere le nostre vite".
Sterili coscienze, forti dei rimorsi indotti da alibi inesistenti.
Lacrime di inchiostro stampato sulla faccia, etichette da seguire ad occhi spenti.
Insicuro e' il primo passo una regola senza alcuna eccezione.
Insicuro e' il primo passo per arrivare alla disfatta interiore.
Paranoia nelle vene. Diffidenza cieca che segue al senso di sconfitta.
Rancore nelle ossa, ma fuori nulla tocca la superficie troppo consumata.
Ogni giorno chiuso in te stesso, insicuro come strumento di controllo.
07 - Grandine
Chiusi nel nulla, "rotta la catena tra il sole e la terra" e ora vuoto putrefatto,
puzza di marcio di decomposizione, sangue e sudore.
Vuoi sentirti pieno capace e dominante, ma l'ignoto ti spaventa non sai piu' cosa fare.
Stai precipitando e' quello che volevi, quello che cercavi, cio' che piu' desideravi.
E ora crolla cio' che vale. Caos in guerra che gonfia la fiamma. E rimangono solo cori
di rabbia e disperazione invocano la noia, gridano autoaffermazione.
08 - Macerie
Macerie! Lasciano barcollare la nausea, smorfie cucite su volti trasparenti.
Chiusi in citta' che sembrano galere, tra l'incomprensione e il dolore assuefatti alla paranoia,
altro acido che picchia nella testa. Macerie! e' quello che rimane della societa',
la miseria l'incapacita' di relazionarsi, confuso su chi sei su che aspetto comprare,
fili invisibili ti muovono le braccia e la testa. Annichilito dalle voci di uno schermo.
Annichilito dai pagliacci suo uno schermo. Annichilito da un cazzo di schermo..
la tua vita intera chiusa in uno schermo! Segni di malessere, carichi di competizione
per produrre altri morti. Odio rancore represso, schiavo. Sentiti libero di essere uno schiavo.
Illuso, deriso dalla tua sicurezza, cio' che ami e' cio' che ti disprezza.
Le definizioni sono inutili traguardi per rinunciare a ritrovarci.