"E invece e' cosi'".
Balle.

Non ho mai creduto che due persone, che avevano deciso di diventare amici perche' si stavano simpatici e avevano una marea di cose in comune, potessero fare sesso tra di loro senza alcun coinvolgimento emotivo. E continuo a crederlo. Due persone che si piacciono in tutto ma non fisicamente diventano amiche e non fanno sesso, due persone che si piacciono in tutto e pure fisicamente, fanno sesso e si mettono insieme. Sempre che la cosa sia reciproca, chiaro. Se la cosa non e' reciproca, potete raccontarvi tutte le palle che volete, ma i conti non tornano.

Quindi qui c'e' un equivoco di fondo.
Avete travisato il concetto il trombamico NON puo' essere un amico.

Il trombamico dev'essere uno che raccatti per la strada, tipo gatto, e al quale poi ti affezioni pure un pochino ma lungi da te farlo diventare un bel niente, men che meno un tuo amico.
Consideriamolo dunque un altro caso e troviamogli un altro nome, che ne so, l'idraulico della domenica.

Se ti confondi e pensi che quella cosa sia possibile finisci per fare un casino che al confronto Le iene e' un film di Walt Disney.

Se tu, ventenne o quarantenne al passo coi tempi, pensi che sia possibile fare sesso con un amico/a, senza implicazioni che vadano al di la' del puro godimento, stai firmando un modulo per il ricovero immediato.
Quando compi quello sbaglio non si torna piu' indietro.
E' come ammazzare qualcuno, devi solo trovare il modo di sfuggire alla legge, ma resta il fatto che se non sei un mostro il senso di colpa di perseguitera' per sempre.
Il problema e' che puo' succedere. Anche ai piu' risoluti.
Succede con leggerezza e stupidita', nella voglia di sentirsi invincibili e immortali; succede di solito la sera in cui un amico (da qui in poi invertite gli addendi e i generi a vostro piacimento), quello che conosci proprio bene bene, quello che le ore a parlare, quello che "ma certo che esiste l'amicizia tra uomo e donna, non c'e' la minima attrazione tra di noi", "figurati, non lo consiglierei neanche alla mia peggior nemica", l'amico, si diceva, fa esattamente la cosa che non ha mai fatto e che mai avrebbe dovuto fare.
E tu magari ti senti sola, pero' sei forte delle tue posizioni NO. Smettila. Ma cosa ti prende. Pero' poi pensi che la situazione e' intrigante e che sei un'adulta e che vuoi dimostrare che puoi farlo senza coinvolgimenti. Voi in fondo siete diverse, ce la fate e soprattutto "uhm, ci sa fare". E' un attimo, ti distrai e sei fottuta.

Il giorno dopo ti senti come se avessi stuprato una scolaresca di tredicenni. Il problema e' che la scolaresca sei tu. Non lo dovevi fare. Punto.
E adesso?

Adesso ne parlate, perche' siete amici, ovvio. E, diversamente da tutti gli altri, e' proprio lui che vuole parlare.
Perche' ti stima, ti rispetta, ti vuole bene, vuole capire, vuole sapere.
E quello che ripetete tutti e due e' "tutto a posto". Lui magari butta pure li' un "la gestiamo, dovremmo farlo piu' spesso".
E tu con un sorriso compiaciuto lo stai gia' spingendo dolcemente fuori dalla porta.

Poi pero' tiri una craniata contro lo stipite. Forte.

Perche' presto vi dovrete risentire, perche' siete amici, e tu non vuoi che quella cosa ricapiti, hai capito che non ti fa star bene, che qualcosa non torna e passerai tutto il tempo a interrogarti su come non mandare segnali fraintendibili e a come sfuggire a qualsiasi situazione equivoca e ovviamente te lo ritroverai nel letto di nuovo, perche' quasi fai meno fatica, ma siccome siete amici, siete affiatati, siete che bello, la mattina lui ti sta abbracciando e sorridendo e tu vorresti solo spaccargli qualcosa in testa.

Cosi' decidi, basta. Ma non lo comunichi. Non c'e' bisogno di parlarne, siamo amici. Lo capira'. Basta non farlo.
Poi iniziano ad arrivare i messaggi. Mi rispondi, non mi rispondi, perche' non mi rispondi. Ma allora lo vedi, allora non e' piu' come prima.

No, cazzo, che non e' piu' come prima.
Ma per me si', ma se mi vuoi scopare, e che male c'e', c'e' che io forse no c'e' che non siamo piu' amici c'e' che quando mi chiami penso "merda" e non "che figata".

C'e' che abbiamo sbagliato.

E' inutile che ve la raccontiate. O avete la fortuna sfacciata di innamorarvi davvero, oppure uno dei due vorra' continuare e l'altro no. E' provato. E' statistica. E se siete dalla parte di quello che non vuole piu' vi sentirete come se vi avessero strappato tutti i denti. Fa un male cane e non era necessario. E, soprattutto, non siete in grado di parlare.

Quindi, per favore, non usate la parola trombamico e non confondetevi: con gli AMICI non si fa sesso e quelli con cui fate sesso sporadico non possono diventare "amici" a meno che all'improvviso non vi venga voglia di fare le cose che fanno gli amici insieme: parlare, confidarvi, andare al cinema, ai concerti, piangere se si e' stanchi e tristi, stare su un divano in pigiama la domenica pomeriggio e ridere di una cosa stupida e piccola che capite solo voi. Con una differenza: che voi con quell'amico ci fate pure sesso e quindi, guarda un po', alla fine, quella cosa, se funziona cosi' bene per tutti e due, dovrete rassegnarvi a chiamarla amore.

Io ve lo auguro, ma intanto che succede, per favore, usate le persone e le parole con rispetto.
Ed evitatevi le cazzate.

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Fonte: Amici Miei (di 69 Giri)
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