A noi, invece, il cancro fa paura. Il sangue fa ribrezzo. Ci tremano le gambe al solo pensiero di una siringa. Ci spaventano le marche sconosciute al supermercato. Siamo ossessionati dalle date di scadenza, senza preoccuparci degli ingredienti, tanto mamma Knorr ha sempre ragione. Sono loro i nostri veri amici, quelli che davvero ci vogliono bene. Mr. Muscolo, Capitan Findus, Omino Bianco (che in realta' e' nero ma i neri son sporchi e puzzano).
Sempre li', tutti i giorni, a sgrassare fornelli, friggere merluzzi incontaminati pescati in paradiso, e di nuovo a sgrassare e scrostare le macchie contagiose lasciate da tuo nonno sulla tavoletta del cesso. Li amiamo perche' ogni giorno lottano con noi per difendere il nostro bene piu' grande: la nostra incolumita'. La nostra sicurezza. Si immolano al posto nostro per azzerare il rischio di malattie, contagi, sporcizia, irritazioni vaginali e arrossamenti anali. Non usciamo di casa senza salviettine igenizzanti. E quando siamo in casa passiamo il tempo a disinfettare. Ogni anno le statistiche registrano un calo dei consumi di eroina, cocaina, speed. Mentre l'Amuchina ha triplicato le vendite. L'Amuchina e' la vera droga della nostra generazione.
We must bleed cantavano i Germs. Noi invece cantiamo costretti ad osservare. La nostra realta' non ha odore, non ha sapore, non sappiamo neanche che forma abbia. La realta' e' pericolosa, infarcita di stupratori, assassini, AIDS. Tutta questa isteria da sterilizzazione ci ha resi solo piu' deboli e vulnerabili. Ci sentiamo malati anche quando non lo siamo. Contraiamo nuove allergie di cui ignoravamo l'esistenza. Sviluppiamo fobie malsane verso tutto e tutti: aracnofobia, claustrofobia, agorafobia, emofobia. Abbiamo perso tutti i punti di appoggio gravitazionale. Rifiutiamo qualsiasi forma di contatto immediato. Disconosciamo i liquidi del nostro stesso corpo. Ci nutriamo con pasticche farmaceutiche e acquasanta.
Meglio sigillarci nel nostro nido ipoallergenico. Meglio osservare la realta' attraverso schermi ad alta definizione, imbalsamati sul divano e monitorare la vita tanto speciale dei nostri simili. Siamo i figli di Michael Jackson, sterili e sterilizzati. Le nostre armi sono i guanti, le mascherine, i paraocchi, i preservativi, i panni antistatici.
Ed ecco quindi la tua missione per la redenzione, caro lettore e gioconda lettrice: scatarra su questo foglio e donalo a una persona a cui vuoi bene, contribuirai a costo zero a mantenere il mondo un po' piu' infetto e un po' piu' vero! KEEP IT REAL!!
M.S. Caccaglia
Dai Germs Ai Germi (di M.S. Caccaglia)
Dai Germs Ai Germi (di M.S. Caccaglia)
We must bleed cantavano i Germs. Costretti a sanguinare. Questo era lo slogan preferito dai punk 40 anni fa, dai nostri padri insomma. O meglio, parenti lontani e qualche volta remoti. Accozzaglia di cavalli pazzi, tossici di primo pelo e cadaveri da prima pera. Intellettualoidi eccitati da dottrine filosovietiche e abbagliati da creste anglofone. Tutti accomunati dal rigurgito adolescenziale contro ogni forma di autorita'. La scuola, il lavoro, lo stato, la chiesa, i genitori borghesi. Costretti a sanguinare. Si, una gran banda di sbandati, in grado pero' di raschiare davvero l'asfalto con le unghie, di ingurgitare il proprio vomito e leccarsi le labbra spaccate da una manganellata. La realta' era li' ad un centimetro dal naso e si lasciava sniffare a pieni polmoni. Era un cancro sociale che si aggirava tra la folla.