Questo e' cio' che ci racconta Evasioni E Rivolte, di Emilio Quadrelli, gia' autore insieme ad Alessandro Dal Lago di La citta' e le ombre. Crimini, criminali, cittadini edito dalla Feltrinelli e di Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell'Italia degli anni Settanta edito da DeriveApprodi.
Il testo di Quadrelli si focalizza su tutte quelle dinamiche e quelle situazioni che si vengono a creare dopo il tradizionale viaggio di fortuna: la reclusione nei cpt, la difficolta' del vivere quotidiano e un'intensa voglia di liberta', spesso negata ma mai riconsegnata senza lottare.
Il libro si compone di sei capitoli, ognuno ci presenta una storia diversa.
Veniamo subito a conoscenza, nel primo capitolo, della storia di un rom, il quale spiega le caratteristiche fondamentali di un campo nomadi e la relativa gerarchia con le relative posizioni di potere tenute dagli anziani.
Lui, come tanti altri, parla dei cpt e fortunatamente della fuga da quest'ultimo, continuando poi a raccontare del suo rocambolesco cambio di vita, libero dalle costrizioni della sua gente.
La seconda ha per protagonista un giovane sudamericano, trasferitosi al nord Italia, che aiuta il fratello finito in un cpt ad evadere, raccontandoci il rapporto assai ambiguo tra comunita' nazionali e istituzioni; questo paragrafo risulta molto interessante soprattutto per tutti quei lettori che, a parole, dicono di sostenere la causa dei migranti e poi, nei fatti, ricorrono a pratiche pacate e sempre nei confini della legge, tutti termini che cozzano con la fortissima voglia di evasione da parte dei reclusi, sentimento condivisibile solo da chi i cpt li vorrebbe vedere fumanti o rasi al suolo.
La terza vicenda e' di un africano, militante nel suo paese in un gruppo politico armato in lotta contro governo fantoccio manovrato da poteri occidentali, che dapprima si rifugia Francia per poi arrivare in Italia come clandestino e di conseguenza costretto a lavorare sotto ricatto: la ribellione dei lavoratori come lui gli vale la reclusione in un cpt, analizzando i rapporti esistenti tra mercato, politica e gestione della sicurezza.
Ancora una storia d'evasione e di superamento del limite tra due concetti ben vivi nella societa' di oggi, legalita' e illegalita'.
La quarta vita che si racconta e' quella di un ragazzo arabo, affascinato dallo stereotipo di benessere europeo, che arriva in Italia per essere subito sfruttato e tenuto sotto ricatto da suoi connazionali, per lavorare tessuti, in condizioni di schiavitu', destinati ai grandi marchi commerciali.
Anche lui, rinchiuso in un cpt, inizia a organizzare l'evasione.
Il copione e' simile a tanti altri ma, all'interno del centro il ragazzo conosce un fedayin, che lo riavvicina all'Islam e alla necessita' della piccola jihad, donandogli un senso di comunita' e motivazioni politiche per combattere.
L'ultima storia e' quella di una ragazza albanese, ingannata dalle solite false promesse riguardanti le presunte condizioni di vita paradisiache in Europa e sequestrata per mano dei suoi aguzzini, costretta a lavorare nelle fabbriche occidentali in Albania e poi chiusa in un bordello riservato ai militari.
Evade grazie a un'azione da commando organizzata dal fratello al quale poi si unira' e' l'unico modo per garantirsi un'esistenza che non sia fatta di stupri, violenze e ripetute violazioni della propria dignita'.
Il sesto capitolo ci fornisce la chiave di lettura per analizzare tutte le storie, snocciolando le vere dinamiche legate ai fenomeni di immigrazione e del conflitto globale.
Ci sono allora le testimonianze di militari italiani in missione in Medio Oriente e di contractors che hanno lavorato sia in aree di guerra che in Italia, come vigilanza dei lavoratori nei cantieri, per esempio.
Le ultime battute riescono ad esemplificare con efficacia la presunta pericolosita' dell'altro, un nemico che deve essere affrontato da eserciti statali e non, per preservare la facciata della societa' dal suo arrivo.
Questo e' quanto emerge dalle ultime pagine, ovvero tasselli di un mosaico globale che mostra, sempre piu' di frequente, connotazione fortemente autoritarie finalizzate al controllo sociale globale e alla gestione della liberta' di ognuno di noi.
Il taglio letterario adottato dall'autore, ovvero libero sfogo alle storie dei protagonisti, riesce a coinvolgere il lettore e a tenerlo sempre in costante apprensione per le vicende narrate.
Non vi sono verita' mediate o distorte, ogni storia e' schietta e non usa giri di parole per descrivere la difficolta' del quotidiano e la tensione fortissima verso la liberta'.
Consiglio questo libro a chi vuole avvicinarsi alle tematiche di immigrazione e di dinamiche sociali legate a questo tema e, allo stesso tempo, spingere oltre lo sguardo e vedere le verita' che ogni giorni vengono celate o plasmate ad hoc dai poteri forti.
Sghigno
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Casa Editrice: https://www.agenziax.it/
Emilio Quadrelli - Evasioni E Rivolte
Emilio Quadrelli - Evasioni E Rivolte
Migranti, Cpt, resistenze
Agenzia X, 15,00 euro.
Assistiamo, giorno dopo giorno, a proteste dentro i centri di detenzione per migranti e lotte in solidarieta' ai reclusi da parte di numerosi compagni in diverse parti d'Italia.
Ecco un testo che, data la scarsita' di letteratura a riguardo, puo' suggerirci numerose riflessioni e chiarire dei punti complessi ma fondamentali per capire come si trasforma l'assetto globale nei confronti di ognuno di noi.
Evasioni E Rivolte, edito dalla Agenzia X si snoda lungo due direttive: la prima, colma di disperazione, e' la storia di migranti e clandestini, degli schiavi dell'odierna societa' globalizzata, necessari per tenere in piedi il nostro tenore di vita; la seconda direttiva, nello specifico, prende la forma del filo spinato ed e' il filo del potere o, meglio, dei poteri, da quelli dello Stato che fa della clandestinita' una discriminante a quelli delle polizie che si accaniscono sugli immigrati, per arrivare a moderne figure quali i nuovi schiavisti e i contractors, odierni mercenari al soldo di agenzie private.