Fuori asse.
Eternamente fuori posto
Nel gioco del cosmo
Senza sistema, senza schema.
Blocca l'ingranaggio di quest'anatema.
Difendi il tuo stato ad oltranza,
non farti inglobare dalla maggioranza.
Per loro quel che fai e' un oltraggio,
accetta, esterna il dissenso al loro male,
rifiuta chi vuol'indottrinare portando paura,
sradicando ogni pianta di cultura.
Semina semi sempreverdi.
Svermina vermi putrescenti.
Fai splendere il faro del tuo sapere,
non fermarti adesso, non devi piu' tacere.
Il grande fungo.
Elemento spaventoso, di nascita terrena
da' all'uomo ogni diritto di togliere la vita
senza il sapere del loro fare,
i danni che al vero puo' comportare.
Sovrasta ogni voce,
mettendo sopra loro in segno la croce.
Con l'H e' inutile parlare.
Sovrasta il vento, il tempo e il rumore.
Si scambia a loro con un boato ultraterreno,
la morte data da infinite dosi di un acido veleno.
Disfa, sfalda lungo il tempo,
nell'immediato invece t'ammazza.
Spazza piu' del vento,
distrugge il mondo in un momento,
lo manda alla deriva indifferente al male
che sgorga da un semplice gesto.
Noi, esseri superiori.
Ci collochiamo al livello piu' alto tra gli esseri viventi.
Noi, esseri superiori.
Superiori a chi; superiori a cosa.
Se misuriamo l'intelletto sulla base delle uccisioni; si,
allora siamo veramente i migliori.
L'assassinio e' nato con la nostra gente, cresciuto nelle menti.
Sfocia impertinente su ogni specie al mondo presente.
Taccheggiatori del creato e' questo il nostro stato.
Strappiamo quel che non ci serve, usurpando, violentando le nostre stesse terre.
Sabotiamo cio' che amiamo, lentamente anche noi stessi ci distruggiamo.
Col fungo piu' velenoso che sia mai stato ingurgitato,
meritiamo di sparire insieme,
con un grande boato.
Diverso.
Aborri il terrore dell'uomo
al nuovo.
Soffri quando si allontana l'estraneo
il diverso.
Coloro che nulla sentono
non vedono un fratello
dietro al colore,
ma un pericolo,
una talpa nel proprio terreno.
S'odia s'ammazza chi il capo abbassa
ad un in dio d'altra razza,
a chi crede in un altro tipo di speranza.
Si osanna come un cristo
la divisione d'un mondo diviso,
logorato
dall'ignoranza umana
del giudizio alla sola vista del viso.
E' bene colmare il cupo vuoto,
arginare l'andamento in questo senso.
In nome del dissenso ostile
al diverso,
si promuove col terrore
a reprimere l'amore.
Supremazia umana.
Vaffanculo alla supremazia umana.
La nostra e' una razza assai strana,
che non smette, non capisce quando fermarsi.
Come un'ombra che non svanisce, finche il tempo avanza.
Con lunghe dita insinuanti afferra gli angoli del mondo,
mangiando a fondo senza riposo.
Le briciole piu' non abbandona, tutto cio' che vede gli fa gola.
Questo globo rotondo
e' un formicaio in balia di un bimbo tanto tonto
che del male ne fa un gioco.
Senza fine avanza.
Unico scopo; dell'uomo la sovrabbondanza.
.L'AUTORE.
Simoni Alessio, nato a Cagliari il 6 Luglio del 1992.
Fin da piccolo, non ha mai mostrato particolare interesse per la scrittura, ne mai aveva toccato un libro. Passo' l'infanzia e l'adolescenza senza aver ricevuto mai, qualche riconoscimento per speciali meriti. Diplomatosi all'Istituto Tecnico Nautico, corso Capitani ha poi guardato il mondo con nuova speranza e voglia di cambiare, ma tutto rimase uguale.
Finche' un giorno, resosi conto delle proprie "capacita'", delle proprie voglie e dei bisogni spirituali, decise che fosse arrivato il momento, come un richiamo divino, di mettersi all'opera e riversare cosi' i suoi pensieri sulla carta-digitale del pc.
Fu' cosi' che nacque l'Alessio scrittore che oggi conosciamo.
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