La Collina Dei Conigli! (di Kalashnikov Collective Headquarter)
La Collina Dei Conigli! (di Kalashnikov Collective Headquarter)
https://kalashnikov-collective.blogspot.de/2013/08/we-talk-about_31.html
Kalashnikov Collective Headquarter
Everyone, everyone in these eyes I will witness the fall of Efafra I will witness, witness the fall (Last but not least, Owsla, Fall of Efafra)
Il primo ricordo che accomuna tutti i bambini ormai adulti che hanno visto La Collina dei Conigli, film di animazione di Martin Rosen del 1978, e' il ricordo del sangue.
Tratto dall'omonima opera letteraria - raro caso in cui il titolo italiano e' forse migliore di quello originale (Watership Down) - di Richard Adams, del 1972, La Collina dei Conigli racconta la storia di un "branco di conigli protagonisti di una meravigliosa epopea della liberta'", come recita la copertina dell'edizione italiana (Rizzoli-Bur) del 1975.
Sangue... Sangue che invade la conigliera da cui tutto parte, in una visione di Quintilio, coniglio preveggente e fratello del giovane Moscardo. Quintilio e Moscardo sono conigli "periferici", in quanto plebei e minori di un anno di eta' che, per questa ragione per esempio, se trovano una primula durante la silflaia (il pascolo) devono cederla ai conigli della Ausla.
L'Ausla di una conigliera e' costituita dagli esemplari che eccellono in determinati ambiti e che dettano legge sul resto del branco. Vi sono Capi Coniglio che preferiscono circondarsi di un'orda di guerrieri, altri che favoriscono gli impavidi esploratori e, altri ancora, che premiano gli astuti razziatori. Ma Quintilio e' troppo giovane e poco influente per far si' che il Coniglio Capo gli dia ascolto e cosi', la sua orribile visione (la luce rossa del tramonto che diventa un lago di sangue sulla loro conigliera), rimane inascoltata. Solo il fratello e pochi altri conigli decideranno di seguire Quintilio nella sua fuga verso l'ignoto.
Il loro viaggio, irto di pericoli, viene allietato dalle novelle di Dente di Leone grazie alle quali scopriamo la storia, il credo e le norme sociali di una conigliera. Scopriamo per esempio che Fritz, il dio di ogni cosa, aveva creato un mondo in cui gli animali erano tutti uguali tra loro e vivevano in pace ed armonia grazie all'abbondanza di cibo; ma fu proprio a causa dell'avidita', dell'arroganza e della prolificita' della conigliera di El-Ahraira' (il primo coniglio) che Fritz decise di punirli rendendoli codardi e prede degli altri animali. "Ascolta El-Ahraira'. Il tuo popolo non potra' dominare il mondo intero, perche' io non lo permetto. Tutto il mondo sara' vostro nemico. E chi ti catturera', ti ammazzera', Principe dai Mille Nemici."
Ecco cosi', che il peccato originale viene castigato ed ai conigli, che sanno contare fino a quattro dopodiche' c'e' un generico Hrair (molti ovvero mille), non spetta altro che ingegnarsi e difendersi dai Mille Nemici (Elil), quali volpi, gatti, rapaci, faine e soprattutto l'uomo.
Interessante la descrizione delle "cose degli uomini" da parte dei conigli che, ignorando l'aspetto utilitaristico di strade, ponti e automobili li riconoscono per la loro difformita' rispetto al contesto naturale (forme geometriche regolari, angoli retti e odori sintetici) e li descrivono per il loro impatto violento con l'ambiente in cui si collocano. Ecco dunque che l'automobile si chiama hrududu' per via del rumore assordante che produce e la strada invece... "Sbucati dall'altra parte della fratta, Moscardo guardo' stupito la strada asfaltata. Li' per li' gli fece l'effetto di un fiume: nera, liscia, dritta fra i suoi argini. Poi noto' che era fatta di ghiaia e bitume, e vide un ragno che vi zampettava sopra. "Ma non e' una cosa naturale" disse, annusando i forti e strani odori, di catrame, di benzina. "Che cos'e'? Come c'e' venuta qui?". "E' roba d'uomo" disse Parruccone. "La fanno apposta, e ci corrono sopra i hurddudu'... piu' veloci di noi. E chi altri senno' potrebbero correre piu' svelti di noi?"
Moscardo e gli altri, in cerca di una casa, incontreranno altri conigli. Ogni coniglio, in un certo senso, diventa manifesto di una precisa societa' e del posto (o ruolo) che decidiamo di assumere nella vita in quanto cittadini, lavoratori, schiavi, padroni, vittime o predatori, ma soprattutto qual'e' il costo, in termini di liberta', che siamo disposti a pagare in cambio di un apparente benessere e di una fantomatica sicurezza.
Nella conigliera di Primula Gialla, per esempio, non ci sono capi e tutti sono ben nutriti e in salute. Una societa' che rinnega gli antichi dei (non credono in Fritz e nelle parabole di El-Ahraira'), composta da conigli uguali tra loro e liberi, che vivono in pace e hanno dimenticato - e rinnegato - l'arte dell'astuzia lapina e del combattimento. Una conigliera pero', in cui non c'e' memoria e non c'e' "informazione".
Moscardo e gli altri scopriranno ben presto, che non e' ammesso far domande, cosi' come e' sconsigliato chiedersi perche', l'uomo della fattoria vicina, si premuri di lasciare grandi quantita' di cibo incustodito nei pressi delle tane. Primula Gialla e gli altri conigli convivono con l'uomo, ma qual'e' il prezzo da pagare per aver venduto la propria "anima"?
Gli agi, il benessere, l'abbondanza di cibo esigono il loro sacrificio in sangue e quindi, poco importa se l'area della conigliera e' crivellata di trappole per conigli, che vengono ritualmente catturati per essere uccisi, scuoiati e mangiati. Ecco che cosi', nella societa' perfetta di Primula Gialla senza capi, conflitti e miseria, i conigli "spariscono", ma nessuno si chiede dove essi siano. Una societa' ricca e apparentemente sicura, di conigli depressi e incapaci di autodeterminare la propria esistenza, in cui i deboli vengono sacrificati in nome del bene comune.
Situazione analoga a quella dei conigli "domestici" imprigionati nella casa del fattore, che pero' non vengono macellati, in quanto adottati dalla giovane figlia dell'uomo. L'accettare di vivere in una gabbia dunque, di essere portati nel prato qualche ora al giorno (quando la bambina ha voglia di giocare con loro) e il non conoscere nulla all'infuori della propria prigionia, in cambio di cibo e protezione. Una dolce cattivita', prima di tutto psicologica, che ricorda le gabbie emotive e relazionali di una societa' conformista in cui, troppo spesso, si vive il proprio ruolo all'interno della famiglia - fatta di affetti e imposizioni - come l'unica via possibile per approcciarsi al prossimo. Con annessa anche una piccola e forse un po' scontata, riflessione sull'ipocrisia (o "dilemma" come direbbe qualcuno) che sta alla base della distinzione binaria tra animale domestico/animale da macellare, peluche/cibo dell'onnivoro.
Ma e' in Efrafa, la conigliera del Generale Vulneraria, che Richarda Adams descrive la peggiore societa' immaginabile. Una dittatura spietata e contro-natura in cui i conigli della plebe vengono marchiati e la cui vita - quando fare silflaia, quando fare hraka (defecare), con chi figliare - e' vincolata dall'appartenenza a quella o quell'altra "marca". La miseria della propria esistenza e' accettata e giustificata dalla speranza dell'ascesa sociale.
"Buona parte di loro non riescono a far altro che quello che gli dicono di fare. Non si sono mai allontanati da Efrafa, non hanno mai fiutato un nemico. L'unica aspirazione che hanno, e' d'entrare nell'Ausla, per goderne i privilegi."
Una societa' in cui tutto cio' che e' forestiero ed esterno rappresenta una minaccia, in cui gli hlessil (conigli selvaggi che non appartengono a nessuna conigliera) vengono catturati ed obbligati a vivere secondo le regole del Generale Vulneraria.
Una societa' militare e sovraffollata in cui sono le femmine a pagare il prezzo piu' caro, schiave e vittime dei soprusi dei conigli dell'Ausla, che possono "farle proprie" a loro piacimento, per aumentare cosi' la popolazione e il prestigio personale e di Efrafa tutta. "Un animale selvatico che senta di non aver piu' alcun motivo di vivere, arriva infine a un punto in cui le sue energie residue possono effettivamente orientarsi verso la morte. [...] Ecco, adesso sentiva che la disperazione non era lontane da quelle coniglie. [...] Sapeva che gli effetti del sovraffollamento e relative tensioni si manifestano prima nelle femmine. Esse divengono sterili e aggressive. Ma siccome l'aggressivita' non approda a nulla, spesso quelle cominciano a scivolare verso l'unica via d'uscita." Le coniglie di Efrafa, che "riassorbono i propri cuccioli prima di darli alla luce" - negando il proprio futuro e auto-sabotando la possibilita' di sopravvivenza della specie - sono le prime a ribellarsi e a tentare una fuga che verra' repressa nel sangue. Moscardo e gli altri, venuti a conoscenza della condizione dei conigli di Efrafa, decideranno di combattere il Generale Vulneraria e di mettere fine alla sua dittatura, anche a costo di pagare con la propria vita.
La storia di Moscardo e della sua guerra contro la dittatura di Efrafa, ha senza dubbio ancora tanto da raccontare su noi stessi, prima di tutto. Un'epopea, una favola, un'opera di fantasia che fa riflettere e meditare sul fatto che non puo' esserci liberta' ne' pace, per chi e' privo di empatia e, vivendo nel conformismo e nell'indifferenza, non combatta e non faccia sua la lotta degli ultimi di questo pianeta.
I Fall Of Efrafa, band dell'East Sussex, (come avrete capito!) ha dedicato a questa storia la trilogia "Warren Of Snares", composta dagli album Owsla (Alerta Antifascista/Behind the Scenes/Fight For Your Mind - 2006), Elil (Alerta Antifascista/Behind the Scenes/Fight For Your Mind/Halo of Lies - 2007) e Inle (Halo of Lies/Denovali Records - 2009). Ah! Qui e' possibile scaricare il capitolo del romanzo in cui Pungitopo, fuggito da Efrafa, descrive l'incubo della dittatura...
Valeria Disagio
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Fonte: La Collina Dei Conigli! (di Kalashnikov Collective Headquarter)
Home Page Kalashnikov Collective Headquarter: https://kalashnikov-collective.blogspot.it/
Wikipedia La Collina Dei Conigli: https://it.wikipedia.org/wiki/La_collina_dei_conigli_%28film%29
IMDB La Collina Dei Conigli: https://www.imdb.com/title/tt0078480/