Sghigno: Mi interessa sempre conoscere le impressioni e i ricordi che vengono fuori ripensando alla nascita di un gruppo. E quindi torniamo per un attimo all'Aprile del 2008, tanta voglia di suonare e poi l'uscita del promo. Il coraggio di mettersi in gioco in prima persona, riappropriandosi della facolta' di esprimersi che purtroppo, tante volte, viene soppiantata dal grigiore che viviamo quotidianamente. Che dire, forza con gli amarcord e i sospiri ripensando al passato!
Andrea: Era da un po' che sentivo la necessita' di mettere su un gruppo con cui dare sfogo a una tipologia di suono che mi ha cresciuto fin dall'adolescenza. Ricordo perfettamente il giorno in cui ho conosciuto Bilo, e le serate passate in sala prove in 2 a comporre...alla fine sono passati poco piu' di 2 anni, ma considerato tutto quello che siamo riusciti a fare in questo periodo sembra passato un sacco di tempo!
Sghigno: Sopra ho fatto un po' di nomi di alcuni gruppi vostri concittadini, due parole sul perche' del nome Attrito. Personalmente mi piace molto, e sono curioso di sapere come l'avete tirato fuori. C'entra quella mente malefica del nostro caro Smelly (aka Andrea)?
Bilo: Assolutamente si! Thanks Smelly!
Luca: Chiaro! Smelly c'entra sempre e comunque! Ancor piu' sta volta che l'ha tirato fuori lui.
Andrea: La cosa e' molto semplice: conobbi il mondo del punk hardcore nei periodi della scuola media, grazie a delle cassettine che mi portava mio fratello da Trento, anche perche' in un paesino di montagna dove sono cresciuto certa musica non esisteva, negli anni successivi internet ha cambiato le cose (in meglio secondo me). Il primo ascolto fu un lampo di fulmine! Era diversa da tutta la musica che avevo sentito prima: non scivolava via, era come se le onde sonore fossero ruvide, lasciavano abrasioni nelle orecchie, nel cervello e nel cuore, queste ferite mi portavano pensieri e curiosita' che mai avevo sentito. In poche parole e' una musica che fa Attrito. Aggiungi che la parola secondo me suona bene e il gioco e' fatto!
Sghigno: Avanti va, abbiamo rotto un po' il ghiaccio, alla fine sono un terrone (contento Pierkna?!) simpatico e affabile. Indotto A Camminare e' sicuramente un disco che vi rispecchia al 100%, l'avete suonato e risuonato in giro per l'Italia, salendo su davvero numerosi palchi. Ditemi un po' del tempo che e' trascorso dal promo fino alla nascita del disco, in un anno avete davvero fatto un sacco di cose!
Bilo: Indotto A Camminare e' il nostro figlio direi! Tutto quello che gira attorno a questo disco e' stata un'esperienza fighissima e continua ad esserlo. Eravamo molto convinti quando abbiamo deciso di inciderlo e lo siamo tutt'ora su ogni singola nota e parola. Abbiamo suonato tanto in Italia e siamo riusciti anche ad andare all'estero con tour vero e proprio! Che altro dire...HC!
Luca: Fortunatamente riusciamo a suonare parecchio, ma questo anche per lo sbattimento che ci facciamo, volentieri ovviamente, pero' diciamo che non stiamo li ad aspettare la buona sorte, ce la andiamo a cercare e, a dirla tutta, la maggior parte del merito e' di Smelly che, complice il suo non fare un cazzo dalla mattina alla sera, e' sempre li che si sbatte a scrivere, fare, chiamare e prender contatti.
Rupert: Personalmente l'idea di far parte degli Attrito l'ho subito valutata come una cosa molto importante e che mi avrebbe cambiato la vita, non fare un gruppo tanto per suonare, ma per conoscere persone, esprimere idee, e si be' anche per suonare ovviamente. Fatto il promo quello che speravamo era proprio andare in giro il piu' possibile a dire quello che volevamo dire, e con Indotto A Camminare credo che ci stiamo riuscendo.
Andrea: Il 2009 e' stato per noi un anno incredibile e stranissimo! Abbiamo suonato parecchio e conosciuto un sacco di gente davvero in gamba in giro per l'Italia! L'estate l'abbiamo passata praticamente a registrare (a temperature folli!), poi un gran casino per fare uscire il disco tra grafiche e contatti con le stamperie. In mezzo ci sono state anche patenti ritirate e storie d'amore finite! Ovviamente nel restante tempo ognuno di noi o lavorava o studiava. Un autentico macello! Il 2010 e' stato anche meglio e prevedo un 2011 niente male!
Sghigno: Passiamo ad un aspetto che secondo me caratterizza in positivo l'hardcore e, nello specifico, quello italiano che e' poi la realta' che viviamo sulla nostra pelle. Cosa vi trasmette, di volta in volta, avere un contatto diretto piu' che con un pubblico, con un insieme di ragazzi come voi che magari a loro volta suonano o che comunque ascoltano hardcore e si riconoscono in un sentire comune fatto di rabbia e voglia di cambiamento?
Bilo: Per me l'hc e' proprio questo e per fortuna e' proprio quello che sto vedendo in giro con il gruppo. Tanti si fermano a pensare quanto sia figo il riff o il pezzo che piu' mosh non si puo', trascurando l'aspetto piu' importante della scena che secondo me e' quello di aggregazione, di rispetto, di passione per quello che si fa, di tanto tanto sbattimento e di tanta solidarieta' verso chi ne ha bisogno. Abbiamo incontrato talmente tanta gente stupenda che ci ha aiutato, ospitato, supportato, fatto fare grandi serate in questo periodo che neanche t'immagini. Non ricordo nessuno che ci abbia fatto prendere male per qualsiasi motivo in tutto quello che abbiamo fatto finora.
Rupert: E' sicuramente una cosa molto positiva e molto bella. E' bello perche' ogni volta che andiamo in un posto diverso troviamo sempre tante persone interessanti e che come noi suonano o che comunque che vogliono vivere in un certo modo. Credo che il fatto di non avere un contatto stile pubblico ma piu' diretto e naturale con le persone e' proprio quello che porta l'hardcore ad essere quello che e', a non essere un semplice genere musicale. e' un' espressione di vita.
Andrea: Il palco e' utile solo per avere quei centimetri in piu' per agevolare lo stage diving!! Per come la viviamo noi la differenza tra io che suono e tu che ascolti e' appunto che io ho uno strumento e tu (al momento) no. E' un concetto talmente basilare che non riesco ad immaginarmelo in modo diverso! Le rockstar non mi piacciono. E conoscere gente ai concerti credo sia la cosa piu' bella di tutte in un gruppo, avere amici sparsi per l'Italia e l'Europa che condividono le stesse tue passioni e pensieri. Favoloso!
Luca: E' ovviamente fighissimo! Una delle cose belle del nostro ambiente e' anche che la gente non se la mena, si sta assieme, si cerca di supportarsi a vicenda, insomma lo si vive assieme no? E questo a me personalmente trasmette un senso di sicurezza se vogliamo dirla cosi', sapere che c'e' parecchia gente che la pensa allo stesso modo nostro o quasi comunque. Poi oh, probabilmente il 50% di quella gente fra 5 anni fara' tutt'altro, ma per ora godiamocela cosi' e cerchiamo di fare il possibile non dico per cambiare le cose, ma per lo meno per poter riuscire a vivere meglio e a far vivere meglio.
Sghigno: E' doveroso chiedervi, in quanto diretti interessati, il vostro pensiero riguardo al clima musicale, e non, che si respira a Trento. Certo, essendo sempre in giro a suonare, mi sa che non la state vivendo poi molto la citta'!
Andrea: Il clima a Trento e' freddo, decisamente! A parte gli scherzi musicalmente parlando si respira aria buona, tanta gente che suona, iniziative, voglia di fare, anche al di fuori dell'ambiente punk hc. L'unica cosa che manca, come al solito, sono i posti per portare avanti il discorso musicale. A Trento citta' non c'e' proprio niente, solitamente si fa affidamento su un paio di salette comunali che comunque bisogna affittare, nelle valli c'e' qualche posto come il Tilt di Borgo Valsugana o l'Eco Chalet di Coredo che danno spazio a musica dal vivo un po' alternativa, soffrono un po' della perifericita' della loro posizione, ma si riescono a tirare fuori serate niente male! Come gente si e' quasi tutti amici e capita di fare serate con gruppi che musicalmente sono diversissimi ma ci si diverte sempre alla grande!
Bilo: E per fortuna direi! Scherzi a parte noi siamo molto attenti a quello che succede in citta' a livello musicale, siamo pronti come sempre ad aiutare tutti quelli che hanno bisogno per un organizzazione di un concerto o per altro. Devo dire che in questo periodo c'e' una serie di gruppi che suonano alla grande, che si sbattono un casino e che meritano tanto come persone. E' per loro, e per tutta quella gente che poi presenzia alle serate, che noi continuiamo a cercare di proporre qualcosa qua da queste parti! Se dovessi pensare alla citta' di Trento in se ti direi fanculo! Qua di possibilita' per noi che abbiamo voglia di divertirci non ce ne sono molte, la mentalita' di troppe persone e' esageratamente chiusa e bigotta e ovviamente questo si scontra con tutto quello che cerchiamo di fare... che te devo di'? Troppe volte con l'amaro in bocca per come vengono stroncate alcune iniziative qui e per quali motivi.
Luca: In fatto musicale secondo me non e' male e, onestamente nemmeno da viverci (anche perche' io vivo in una valletta, quindi non so un cazzo!), pero' vedo che nella scena hc c'e' sempre piu' unione, c'e' supporto a vicenda, c'e' anche un beccarsi semplicemente a bere una birra che non fa mai male. Diciamo che ultimamente le cose stanno andando a mio parere sempre meglio, si organizzano concerti (le rare volte che si trova un posto per farli) come ad esempio l'HC Contamination organizzato dagli Schizzofrenia, gruppo che non hai nominato prima ma che merita proprio, sia musicalmente che come persone che supportano la scena e che fanno mille sbattimenti anche solo per venire a vederti suonare.
Andrea: E ci sono anche i Rumori Dal Lago, il Rotten Fest, il Musicone che mischia hc e altri generi come l'hip-hop...insomma, i festival estivi ci sono!
Rupert: Il clima musicale di Trento si e' ultimamente rafforzato molto, ci sono tante persone interessate e sempre delle buone partecipazioni ai concerti, rari ma buoni.
Sghigno: Aver creato gli Attrito cosa ha portato nelle vostre vite? Come vivete il rapporto tra musica e routine quotidiana? Singolarmente, o insieme, portate avanti lotte o posizioni politiche specifiche?
Luca: Io personalmente l'unica posizione che prendo, ma e' piu' di vita che politica, e' antifascista. Mi sta molto sul cazzo tutto cio' che e' razzismo chiaramente e provo un odio profondo verso tutta sta gente che non sa un cazzo, frustrati che han bisogno di attaccarsi a delle cose che non stanno ne in cielo ne in terra pur di sentirsi superiori...a sto cazzo.
Andrea: Gli Attrito per me sono praticamente un lavoro a tempo pieno che svolgo sempre con entusiasmo mettendo al secondo posto tutto il resto: tra organizzare concerti e tour, fare uscire i dischi, prove e suonare e' raro che ci sia un giorno che non ci spenda del tempo. E lo stesso e' per gli altri 3: credo sia questo che fa girare le cose al meglio! Occupando tutto questo tempo per il gruppo, aggiungici il lavoro e magari un minimo di vita privata ecco che diventa difficile se non impossibile incastrarci altro, quindi non faccio parte di nessun collettivo politico o simili. Quando posso partecipo alle iniziative ma sfortunatamente (o fortunatamente) non ho il dono dell'ubiquita'! Ovviamente ognuno ha le proprie posizioni e cosi' anch'io ho le mie, sicuramente di basi libertarie.
Rupert: Come gia' detto prima far parte degli Attrito ha portato sicuramente dei cambiamenti nella mia (e nostra) vita. Stiamo suonando spesso e questo ci porta a valutare le altre esigenze. Abbiamo preso un impegno e tutti sappiamo che ovviamente ci sono da fare dei sacrifici, ma questo per quello che mi riguarda non e' un problema (suonerei tutti i giorni se potessi e se avessi le corde vocali d'acciaio). Ovviamente trattare certi argomenti ti porta ad avere un approccio diverso anche con la vita di tutti i giorni, una visione piu' critica e ragionata delle cose che ci circondano.
Bilo: Anche qua a me personalmente piace stare attento a cosa succede a livello politico nella mia citta', anche se sono totalmente apolitico. Riguardo all'altra domanda, gli Attrito hanno portato davvero tanto nella mia vita: una famiglia di amici come prima cosa, un divertimento totale quando suoniamo in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione siamo, la possibilita' di viaggiare grazie alla nostra musica secondo me e' qualcosa di incredibile! Il rapporto tra musica e routine quotidiana e' totale, ti direi quasi il 100%: siamo sempre in sbatta, suoniamo e non ci fermiamo mai perche' questo e' quello che ci piace fare. In aggiunta, alcuni hanno altri gruppi, io ho uno studio di registrazione (Microcosmo Studio) e in generale non manca mai la buona occasione di ascoltarsi un bel disco. Nella mia vita quotidiana la musica e' fondamentale davvero.
Sghigno: Secondo me i testi sono davvero originali e la voce di Rupert calza a pennello con le sonorita' del gruppo. Come nasce una canzone degli Attrito? Quale approccio avete nello scrivere un testo o definire una partitura?
Bilo: La voce di Rupert e' fenomenale secondo me, era tanto che non sentivo una voce cosi' nell'hc! Non so...alcune volte mi ricorda qualcosa di matto alla Refused, delle volte un hc vecchia scuola che piu' non si puo', ecc...le canzoni invece sono un procedimento segreto che non si puo' svelare, eh eh! In realta' la questione e' molto semplice: tutto quello che voglio esprimere in un pezzo lo butto giu' sotto forma di chitarra, lo propongo alle prove e grazie agli altri poi viene arrangiato senza i quali non si arriverebbe mai all'effetto finale. Non capita di perdere ore a menarcela: di norma se iniziamo a provare un pezzo e' perche' ci piace davvero e ci crediamo, c'e' completa fiducia fra tutti e il resto si completa da se! Riguardo ai testi ognuno di noi ha sempre qualcosa da dire, se ne parla con Rupert e poi ci pensa lui, o spesso arriva lui con un testo gia' scritto, solitamente il tema dei pezzi lo discutiamo assieme.
Rupert: Per quanto riguarda la parte testuale, mi pongo il problema di cui vogliamo trattare e poi cerco di trovare delle frasi che sappiano trasmettere quello che voglio dire, ovviamente non e' sempre facile, molte volte possono nascere delle belle frasi e parole ma possono essere poco comprensibili o di poco effetto (per questo migliaia di parole finiscono cestinate). Per quanto riguarda la metrica ce lo incastro sopra quando il pezzo lo abbiamo gia' finito strumentalmente in sala prove (ovviamente viene d'obbligo qualche modifica lessicale per soddisfare la parte musicale).
Sghigno: Le parole, spesso, sono come dei sassi e io su questo concordo in pieno. E le vostre sono davvero dei gran bei macigni. Cosa significa per voi essere "indotti a camminare come dei serpenti"?
Andrea: Essere indotti a camminare per me significa doversi piegare a qualcuno a qualcosa che ti traccia la via e determina il ritmo del tuo passo. Io questo qualcuno/qualcosa l'ho visto come un metronomo, strumento che odio profondamente (e che non uso in registrazione), perche' cerca di fissarmi su binari ben precisi invece di lasciarmi interpretare la musica come sento. Stessa cosa puo' essere applicata al capo al lavoro, ai poliziotti, ai vicini di casa, al governo, insomma, chi piu' ne ha piu' ne metta!
Rupert: Il serpente e' un animale che per natura non e' in grado di camminare. Quando ho scritto queste parole pensavo proprio alla posizione dell'uomo che nella societa' odierna come non mai e' portato ad avere dei comportamenti che in natura, credo, non lo rispecchierebbero. Molte volte la vita ci sfugge di mano e si fanno le cose senza pensare realmente a quello che si sta facendo, ma solo perche' sembra moralmente giusto e doveroso farlo. Molte volte viviamo subendo un mondo nel quale per ottenere dei vantaggi e' necessario soffocare la propria indole per seguirne una piu' giusta, un mondo nel quale l'uomo non e' piu' un qualcosa che pensa, osserva e poi agisce di conseguenza, ma un automa che scivola sul corso delle cose, e questo porta alla morte delle idee, delle alternative, delle verita' e delle personalita'. Sentirsi indotti a camminare significa appunto rendersi conto della vita che sta passando sopra la nostra testa, capire che ogni giorno c'e' chi viene spinto in massa non sapendo bene dove sta andando, reso cieco dal senso di abitudine e costretto (anche indirettamente) a fare delle determinate scelte.
Luca: Per me significa essere spinti ad andare sempre avanti nella direzione che ti da la societa' bene...che non ti da la possibilita' di fermarti a pensare o di semplicemente fermarti perche' ti va, devi sempre andare avanti con loro, seguire i loro schemi, cio' che ti impongono, senza dire una parola, altrimenti ti tirano un colpo con il bastone che usano per indurti a camminare e ti isolano, se non sei come vogliono loro sei fuori, un disadattato! Che bello essere un disadattato assieme ad altri disadattati come te!!!! Ma tanto prima o poi il serpente scoprira' di avere del buon veleno in quei denti e saranno cazzi!
Sghigno: Ebbene si', ho finito di ammorbarvi con le mie domande! Come al solito, vi lascio uno spazio dove potete dire tutto cio' che non avete la possibilita' di dire fino ad ora o qualsiasi altra cosa vogliate.
Luca: Daghe dent!!!
Andrea: E' appena uscito il nostro split con i Congegno, una fatica che ci ha lasciato molto soddisfatti! Faremo delle date per promuoverlo in giro per l'Italia e non solo! In particolare a fine Aprile saremo in tour per il sud Italia e isole!
Bilo: Continuero' a ripeterlo all'infinito: abbiate rispetto di chi vi sta attorno, abbiate grande passione in quello che fate e supportate la scena con ogni mezzo possibile! HC Pride!!!!!!
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