Hardcore sporco, rozzo e cattivo, liriche non certo politicamente corrette ed un suono scontato ma veloce ed aggressivo.
Quel che convince maggiormente e' la maturita' raggiunta dal gruppo sin da questo esordio, presentando non la classica demo con 4-5 pezzi ma un disco vero e proprio.
I Brain Storming nascono nel 2005 formati da Luca (voce e chitarra), Spilla (chitarra e voce) e Joe (basso) ma solo nel 2008 grazie all'arrivo di Tommaso alla batteria registrano questo Morte U.S.A. a cui fara' segito un quadrisplit benefit per i ragazzi incriminati per i fatti del g8 di Genova diviso con LaRaje, Skariki Industriali e Lobotocrazia. Il loro primo disco e' composto da 10 tracce per 25 minuti abbastanza scorrevoli, liriche di denuncia forse un po' prevedibili ed una registrazione piu' che sufficiente per un prodotto finale tutto sommato convincente.
Dopo L'intro di rito si parte con "Utopia e tirannia" dalla partenza ritmata che fa da apri pista ad una voce incazzata prima di alzare i ritmi, un po' nascosto il suono delle chitarre mentre colpisce maggiormente la sezione ritmica con i tempi dettati dalla batteria ed i buoni giri di basso.
"Non ci avrete mai come volete voi" aumenta la qualita' del disco rispetto al precedente pezzo, velocita' piu' elevate ed gli ottimi cori conquistano l'ascoltatore.
"Per non dimenticare Carlo" come suggerisce il titolo e' una dedica all'ennesima "vittima" dello stato Carlo Giuliani pezzo contraddistinto da una maggiore potenza e rabbia nel suono e dalle liriche, anche qui un buon lavoro.
Si prosegue con la title track "Morte U.S.A." pezzo breve ed a tratti frenetico ma che non convince mai del tutto almeno non come la successiva "Divise" solito pezzo contro gli sbirri ma accattivante ed incazzatissimo arricchito da un lavoro della batteria sopraffino.
"Ne' eroina ne' polizia" appare un brano piu' cupo e sporco, ritmi attenuati e cori un po' forzati risultando un altro passo falso del quartetto marchigiano.
Discorso simile per "Cambiamenti statici" nonostante i ritmi piu' serrati la qualita' non raggiunge mai la piena sufficienza; meglio con "Vita distorta" velocita' e rabbia la fanno da padroni, voce acida e assoli di chitarra essenziali arricchiscono il risultato finale.
Si chiude con "Rabbia" dalle sonorita' stradaiole, ballata piu' Oi!core che hardcore, complessivamente abbastanza orecchiabile.
Quest'album seppur rappresenta un debutto si dimostra una buona prova per i Brain Storming, nulla di nuovo ne' di sorprendente ma sicuramente fatto con covinzione.
Anche questa volta un ringraziamente va a Parskarcia' voce dei Degenero per la segnalazione.
Joel.

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