Nato nel 2007, a Prato, il gruppo (Luca - voce, Mavrus - chitarra & cori, Bob - basso & cori) inizialmente era solo un modo per passare il tempo divertendosi, senza molte pretese, in seguito poi all'arrivo del batterista Elios incomincio' a prendere forma anche la possbilita' di esprimere qualcosa di proprio, portandoli agli inizi di agosto 2008 in sala di registrazione al Controsenso di Maliseti.
E' un hc critico, rabbioso, dritto al cervello il loro, poggiante le basi nella tradizione della "vecchia scuola" nostrana, ma comunque figlio disilluso della societa' odierna, in cui la voce chiara e allo stesso tempo carica d'odio lancia messaggi, esprime sensazioni personali crude generate da ferite ancora aperte e lontane dal rimarginarsi.
Le liriche in italiano espresse in maniera originale, complice il buon carisma sono supportate e impreziosite dalla parte strumentale compatta, veloce, ben suonata tecnicamente, quel giusto grezza e imprevedibile dove la chitarra dalle influenze metal alterna veloci cambi di accordi a brevi assoli frenetici, seguita dal basso e dalla martellante batteria.
6 tracce per meno di 9 minuti complessivi, una scheggia che lascia i segni del suo passaggio iniziando dal pezzo omonimo, un proiettile velocissimo (40 sec.), assaggio comunque consistente della bravura e dello stile proposti.
Si continua con la bella "Armature" attacco feroce ai media e alla loro finalita' puramente consumistica e ipnotica, personale macchina del potere utile solo al mantenimento dello stato delle cose; viene poi il turno di "Mondi a pezzi" altra velocissima, a mio parere leggermente inferiore rispetto alle altre, seguita dall' immediata "Sporca identita'" introdotta da un buon giro, proseguendo aumenta d'intensita' fino a sfociare in un ritornello coinvolgente intriso di passione.
Altro capolavoro "Strappo allo sbirro" che segue la piu' intransigente tradizione in stile A.C.A.B., forze di polizia come mezzo per eliminare scomode diversita', cani da guardia delle "democratiche" istituzioni: odio personale, veloci cambi di tempo, forte attitudine elementi caratterizzanti del pezzo.
Si conclude con la superba "Dio" introdotta dalla voce che intona un ringraziamento sincero per poi dopo una velocissima parte strumentale lasciare veramente stupefatti per la buona riuscita delle bellissime liriche e dell'intera struttura compositiva che vede nel ritornello l'apice.
La giovane eta' dei componenti fa presumere solo buone opportunita' future alimentate e supportate sicuramente dall'ascolto di questa demo, la quale propone un ottimo risultato che spero personalmente abbia un seguito che attendero' con grande impazienza.
Pierkna.

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.VIDEOCLIP.
Automatic Riot - Armature (Live At Baracca Fest)
Automatic Riot - Mondi A Pezzi (Live At Prato)
Automatic Riot - Strappo Allo Sbirro (Live At Schignano)

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