Ed e' un ritorno alla grande visto la buona impressione che fin da subito riesce a suscitarmi questo Scars of time, che senza stravolgimenti nel suono gia' proposto in precendenza, conferma quell'ottimo potenziale che i Dead Return son capaci di esprimere.
Stavolta i Dead Return decidono di fare le cose in grande, registrando un cd con 8 pezzi, piu' intro ed outro, tra cui spiccano sette inediti.
Questo terzo lavoro prosegue sulla buona strada del precedente Ep, ovvero hardcore old school potente ed incazzato, con qualche influenza metal, ed un cantato in inglese che scivola via senza nessuna fatica.
La registrazione del cd risulta, se possibile, ancora migliore del precedente, come si nota in "Engraved" l'unico pezzo che in questo disco viene riproposto, senza grosse novita'.
Questo Scars Of Time, dalla durata complessiva di poco superiore ai 43', si caratterizza per gli ormai consolidati riff ed assoli che il gruppo ci ha abituato ad ascoltare, gli ottimi cori che accompagnano la potente voce e la mai doma sezione ritmica che, oltre alla martellante batteria, esalta il suono del basso ed i suoi mai stancanti giri.
Dopo il cupo e melanconico Intro arriva l'esplosione con la velocissima "Endless times", sicuramente uno dei pezzi di punta di tutto l'album, grazie alla sua carica emotiva e che nonostante un'eccessiva durata (4'08'') non appare ripetitiva o stancante da ascoltare.
Si prosegue con: "Awakening", pezzo ancor piu' rabbioso del precedente che riesce ad incorporare anche momenti piu' melodici; "Like a snake" altra gran bella canzone, una prova corale senza alcun difetto che alterna parti furiose ad altre piu' ritmate con una naturalezza disarmante; "Devil's embrace", dove spiccano riffs ed assoli della chitarra mai sopra le righe o ripetitivi.
Capitolo a parte merita "A last goodbye", forse il pezzo piu' hardcore di tutto il disco nonostante la velocita' non sempre altissima, presenta parti piu' riflessive e dal suono carico di emozioni per poi lasciarsi trasportare da ritmiche piu' incazzate e furiose nel finale.
Il disco prosegue con un altro trittico di pezzi: "Salvation" dal suono di chitarra (nda. e dalla durata del pezzo) molto piu' metal dei precendenti che si inserisce perfettamente nel resto degli strumenti, piu' tipicamente hardcore; "Lust for blood" invece ritorna del tutto su suoni piu' punk e, nonostante l'inizio possa far pensare al contrario, la canzone risulta una saetta violentissima caratterizzata da un cantato rabbioso; infine troviamo "Engraved", pezzo gia' presente nel precedente Ep A Letter To Myself, che viene riproposto senza particolari modifiche in questo nuovo disco se non una migliore registrazione, e viene seguito da un Outro ancor piu' struggente dell'intro di apertura.
Scars Of Time e' un gran bell'album, non una sorpresa ma bensi' una conferma del buon lavoro fatto fin qui dai Dead Return, un quintetto che e' riuscito a proporre un suono convincente e caratterizzato dall'ottima tecnica da parte dei suoni interpreti.
Non rimane che correre dal vostro venditore di dischi preferito ed acquistare subito l'album, senza pensarci su ulteriormente.
Joel

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Prezzo: 8 Euro (spese di spedizioni incluse).

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