Il disco si apre con "A day of hate", questa prima traccia delinea gia' marcatamente l'approccio sonoro del gruppo, precedenza ad uno stile solido e ben collaudato supportato comunque da un'adeguata dose di tecnica.
La voce di Federico, aggressiva e precisa, riempie lo spazio di tre minuti che sembrano scivolare via in molto meno.
La seconda traccia "Never give up" viaggia su ritmi veloci e dettati ottimamente dalla batteria, i numerosi stacchi contribuiscono a dare vigore al pezzo, l'invito a non cedere e a combattere fianco a fianco aggiunge sicuramente una carica in piu' al pezzo.
"Here comes the pain", titolo che gia' mi predispone bene per via dell'assonanza con l'omonima canzone degli Slayer, e' la terza traccia e la piu' breve. Martellante fin dall'inizio, e' soprattutto la voce di Federico a trasmettere una genuina dose di dolore e violenza fino alla fine.
Passiamo alla quarta canzone "Never trust alone", qui' il suono delle chitarre ci riporta a sonorita' chiaramente thrash metal soprattutto nella parte finale.
Ancora una volta lo stile e' fedele alla tradizione, se mi si concede il termine, e garantisce un buon impatto sonoro.
"Last scream", quinto ed ultimo pezzo dell'ep, sfora la durata dei quattro minuti e, se all'inizio lo stile sembra quello degli altri pezzi, nel finale l'arrangiamento strumentale si discosta da quanto sentito in precedenza, il tutto prende forma in uno sperimentalismo, l'unico in fin dei conti, che risulta molto orecchiabile e aggiunge sicuramente originalita' alla canzone.
In conclusione, mi sento di aggiungere che, a mio modo di vedere, i First Reason basano la loro attivita' musicale sull'aspetto live e sul rapporto col pubblico, atteggiamento piu' che valido.
Magari, al momento non sara' facile suonare nell'Abruzzese, ma vi auguro tanta fortuna!
Sghigno
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