A mio modesto avviso, tra le citta' piu' significative in ambito punk hardcore e' impossibile negare la grandezza che la metropoli Torino ebbe nei nostalgici anni '80 (per loro, penso, io manco ero nato).
Molti dei gruppi provenienti dalla citta' piemontese sono passati alla storia, e sto parlando di Negazione, Kollettivo, Blue Vomit, Nerorgasmo, Contrazione e tanti altri.
La recensione di oggi si occupera' direttamente dei cugini dei Negazione, del gruppo con cui andarono a costituire un indelebile rapporto di amicizia che li porto' alla "fondazione" del Mucchio Selvaggio.
Rapporto d'amicizia perpetuato da anni sulla strada e mille avventure, messe al corrente in maniera magistrale ed emozionale da "I Ragazzi Del Mucchio" di Silvio Bernelli, bassista del Declino e degli Indigesti di Osservati dall'Inganno.
Il disco che sto ascoltando in questo preciso istante e' l'antologia dei torinesi, edita dalla S.O.A. records del benefattore Petralia, contenente tutto il materiale del gruppo, dall'ep del 1983 ad Eresia del 1986, passando per lo split Mucchio Selvaggio coi Negazione del 1984.
E piu' il disco corre nelle casse piu' ci si rende conto di trovarsi dinanzi uno dei piu' grandi gruppi italiani di sempre.
Sono davvero alti i livelli tecnico-compositivi del gruppo che cela dietro la batteria Tax Farano, chitarrista dei Negazione.
Il lato dello split "Mucchio Selvaggio" e' un tripudio di emozioni, uno spettacolo sonoro che gia' dall'Intro esplica della realta' della societa' opprimente e della conseguente decadenza, del Declino appunto, dovuto alla noncuranza, al menefreghismo, alla paura di cambiare.
Il basso introduttivo in "Inutile Trionfo" trama una base a se' stante grazie all'ottimo lavoro di charleston di Tax e quando il pezzo si apre melodioso col caratteristico, magari apparente, effetto di riverbero i fraseggi di Mungo portano all'estasi.
Ed e' quando la voce straziata di Sandro giunge all'orecchio fondendosi con la parte strumentale che tutto assume contorni sfumati, catapultandoti in un vortice di dolore, rendendoti quasi capace di sfiorarne la sagoma di rabbia.
Ed ancora il basso di "Frontiere" ci porta a riflettere della futilita' di dogane, di barriere che definiscono contorni rappresentanti territori rubati alla Terra e resi governabili dalla brama di potere dell'uomo.
Palmi di terra che generano odio a causa della presunta diversita' che ne scaturisce dalla separazione avvenuta per volere di chi comanda, provocando rancore, come definiscono loro stessi, per "gente lontana che nemmeno conosciamo".
Bastano pochi attimi per sprofondare nella malinconia cucita splendidamente in "Mortale Tristezza", dove viene denunciata nuovamente la metropoli piemontese dagli immensi spazi che portano al disorientamento e bastano altrettanti istanti per rendersi conto che il brano "Eresia" e' una sorta di incubo : batteria tribale che si intreccia con una sorta di noise ipnotico dovuto a chitarra e basso con le urla di sottofondo di Sandropp che si tramutano in risate demoniache.
Per non dilungarmi, tutta la discografia e' carica di tensione che raggiunge il limite in pezzi come la violenta "Le Regole" o la trascinante "Come Una Promessa", probabilmente il miglior episodio dell'antologia.
Non ringraziero' mai abbastanza Petralia per la sua beneficenza nel ridare alla luce chicche come questa antologia, o ancora come quella dei Peggio Punx.
Se foste ancora indecisi sull'acquisto del disco, magari la presenza di tutti i testi ed addirittura due canzoni inedite potrebbe giocare un punto in favore.
Ecceziunale veramente.
Per acquistare il cd o per semplice contatti: https://www.hellnation.it
C'e' anche "I Ragazzi del Mucchio", il libro di Bernelli, la storia romanzata di Declino, Negazione ed Indigesti a 12 Euro.
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