Finche' Morte Non Mi Separi, doverosa e decisa toccata di coglioni e si incomincia, verso nuove avventure, esotici lidi e tanto benessere per tutti, da saziarvi completamente al solo sensore visivo...tutto questo e molto altro ancora, stando comodamente seduti in poltrona, davanti all'amata tv di stato: guardatene tanta mi raccomando, la vita' incomincera' a sorridervi, l'ottimismo vi contagera'.
Proseguiamo ora narrando le vicissitudini dei bresciani White Widow, bend formatasi nell'ormai lontano 1999 e passata agli annali per la produzione di 2 Ep, Giudizio (2002), Cosi' Maledettamente Stanco (2003), ma soprattutto per l'album Finche' Morte Non Mi Separi datato 2009, raccolta quasi decennale del loro percorso artistico e di vita che ha visto la luce in seguito allo scioglimento del gruppo e restera' per sempre come prova tangibile del loro passaggio a memoria dei posteri futuri.
Il gruppo composto da Ste (voce), Ale (chitarra), Angelo (basso), Daniele (batteria) ha visto nel tempo una certa stabilita' di formazione con la sola dipartita di Alberto (chitarra fino al 2003) e propone le 11 tracce maggiormente rappresentative del loro duraturo percorso musicale: dai primi esordi, con sperimentazioni del cantato anche in inglese, ai tempi piu' recenti, caratterizzati da una maggiore maturita' e liriche strettamente italiche, ponte di collegamento e' la ricerca nel tempo di una propria autonomia espressiva, senza mai porsi vincoli musicali dogmatici, mantenendo comunque a mio personale parere uno scheletro compositivo di partenza d'impostazione hc, ma accennando, nel loro evolversi, sfumature piu' melodiche a tratti ad altre maggiormente pesanti e grezze.
Le tematiche affrontate nelle liriche sono principalmente introspettive, vagamente poetiche, cariche d'emozioni e stati d'animo intimi, dettate da momenti particolari della vita, pochi sono i riferimenti espliciti alla societa' esterna, anche se nel trattare il loro disagio interiore,la rabbia e disprezzo verso imposizioni di percorsi di vita gia' impostati e confezionati, cosi' come contro il giudizio incriminatorio della collettivita', appaiono limpide e vengono sputate dritte in faccia all'ascoltarore senza nessuna remora.
Buona e' la dose di coinvolgimento che il disco regala complice la discreta qualita' della registrazione, punto di forza della composizione musicale sono invece la precisa sezione ritmica, l'interpretazione vocale del cantante, supportato spesso da potenti cori e la solida base di partenza data dagli strumenti a corde.
Anche se non tutti i pezzi si dimostrano allo stesso livello di qualita', con alcuni esempi di anonimato, nel complesso si puo' rimanere soddisfatti dal lavoro proposto i cui pezzi che mi hanno colpito maggiormente sono: "Il mio demone", "Incertezze", "A new day" e "Come finira'".
Or quindi fate la fatica, con le vostre dita da ciccione, tozzo, pelato e unto di cliccare col mouse sull'apposito link di dowload e godetene, se invece vi riconoscete nella descrizione vi mandiamo il cd a casa a spese nostre, per pieta' cristiana.
Pierkna

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