I trentini Crop Circles per esempio. Portatori di una verita' aliena, prescelti per comunicare un messaggio universale che cambiera' le sorti dell'intera specie umana, primo caso di punk harcore di origine extraterreste, questi quattro giovani ritornano sul sito piu' seguito sul pianeta Bothawui, con un nuovo fumante 7".
"L'elmetto protettivo ha efficacemente impedito a parecchi tipi di alieni di rapire o controllare gli esseri umani" ma qui non vi e' scampo, pigiato play il processo sara' irreversibile, il vostro cervello verra' irrimediabilmente danneggiato e controllato. Poco piu' di 9 minuti per 7 pezzi velocissimi, 4 ripresi dalla precedente demo, piu' tre chicche nuove nuove che fanno di quest'album una delle uscite italiche piu' promettenti dell'anno.
Lo stile e' riconoscibile immediatamente: feroce ed incazzato, testi diretti, sputati in faccia dalla voce di Luca, che sembra quasi sbranare le parole, Yuri al basso e Piff alla chitarra determinano il flusso di energia che va a formare la muraglia sonora insommortabile, poggiante le fondamenta sulla batteria di Slavio. Ottima la registrazione che determina un suono coinvolgente, effettuate all'Anchor studio di Piff e mixata da Mauro Adreolli, punto di riferimento ormai per la locale scena trentina.
Buone le liriche in inglese, immediate ed esplicite: si scagliano contro lo monotonia ed alienazione che il lavoro crea nell'uomo, diventando nel piu' dei casi l'ennesima modalita' per assogettarlo, in una moderna schiavitu' simile sempre piu' ad una tossicodipendenza celata.
Forte critica anche, ai rapporti umani, sempre piu' basati sulla convenienza economica, personale e portatori insiti del germe dell'egoismo; volti dipinti di una falsa felicita' ostentata e ricercata in ogni maniera ed ad ogni costo, nascondono il vuoto degli occhi, privi di una ragione vera.
Particolare e' inoltre, il testo dell'ultima canzone "Tammazzo team" che racconta le gesta di un gruppo di giovani, loro stessi, al verde e annoiati che cercano di porre rimedio al tedio di tutti i giorni nella terra trentina, divertendosi con poco e molta fantasia (come ad esempio lanciandosi dai ponti o andando in skate): "Double T, it's my team. Double T, Tammazzo Team!"
A sentir molti, son stati una delle sorprese dell'ultima edizione del Fast Fest a Ravenna, riuscendo a convincere e stupire, con la propria esibizione, molti infedeli che non ne erano ancora a conoscenza.
Il loro futuro si prospetta sempre piu' roseo anche per il passaggio di Slavio alla seconda chitarra e l'entrata del nuovo arrivato XmichealX, alias mitraglia umana, alla batteria.
Io vi consiglio di apprezzarli al piu' presto, perche' non passera' molto, almeno spero, che le loro gesta saliranno alle cronache e voialtri potrete cosi' sfuggire dall'essere additati a comuni bestie da soma.
Pierkna

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