Il gruppo affonda le proprie radici nei Nerorgasmo, omaggiati con una cover, con un suono veloce, rabbioso e cupo.
Attivi tra il 2004 ed il 2008, il quartetto formato da Bongi-voce, Marcus-chitarra, Ciurne-basso e Bambo-batteria, registrano contemporaneamente a questo omonimo 7" nel 2004, con l'ausilio di Agipunk e ZAS, anche due pezzi "Nottetempo", che finira' nella compilation di Sons Of Vesta intitolata Memento Mori, e la cover dei Crunch "Puzzo di citta'", che vien inserita nella compilation The Fastest Side Of Italy. Nel 2008 altri cinque pezzi finiscono in uno split lp 12" diviso con i conterranei Milkadd.
I sei pezzi inseriti in questo dischetto, dalla durata media di 2', sono registrati in maniera buona e tutti cantati in italiano e trattano temi nichilisti ed anticlericali in modo chiaro e diretto senza inutili giri di parole.
Si parte forte con "Il cuore dell'impero", pezzo veloce e potente che si connota per i continui cambi vocali: partenza con voce urlata seguita da potenti ma brevi stacchi growl per poi lasciar spazio ad una voce parlata, il tutto sostenuto da una corposa sezione ritmica.
"Fine del gioco" annerisce ulteriormente il suono, i ritmi si incalzano con cattiveria; segue la title track dalla partenza furiosa che lascia spazio ad un breve stacco corale per poi ripartire con tutta la sua rabbia.
Se nella prima parte l'album appare gia' convincente, girando il dischetto al lato B i pezzi infiammano maggiormente all'ascolto. Indubbiamente le tracce migliori risiedono proprio in questa facciata vinilica.
Apre "Morto un Papa", inizio parlato per poi lasciar spazio ad un vero e proprio necrologio verso Karol Wojtyla.
Prosegue "Golgota", per chi non lo sapesse il Golgota o calvario e' il luogo dove e' avvenuta la crocifissione di Gesu', per i Memento Mori il Golgota e' qualsiasi posto in questo fottuto mondo, la canzone con tale premessa non puo' essere che carica di un alone negativo, pessimismo allo stato puro che si riflette anche nel suono travolgente e distruttivo.
Chiude "Freccia" citata cover dei Nerorgasmo, altra scheggia impazzita e indomabile, una versione rivisitata in chiave Memento Mori all'altezza del pezzo orginale.
Purtroppo i Memento Mori nel corso della loro breve storia non han raccolto quanto seminato e questo dischetto ne e' una testimonianza, consigliatissimo a tutti quelli che ascoltan hc con particolare predilezione per i suoni anni '80.
Scaricate e godetene tutti e se vi capita di trovarlo in qualche distro, fatelo vostro!
Joel

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