L'attitudine violenta accompagna i testi in inglese (perche' non in italiano?), riguardanti la difficile situazione in Calabria ed in Italia; l'opener "Point Of View" tratta in generale della situazione citando sbirri e politici dediti alla guerra, incitando i riots alla sovversione del sistema.
Simone dietro alle pelli scandisce i classici tupatupa hardcore micidiali, non risparmiando blast beats che suonano molto metalcore. Le chitarre poi non lasciano tregua, con quel suono metal sono caratteristiche in "Label Society" (ultima traccia) creando atmosfere un attimo suggestive ed al contempo violente, aiutate comunque dal poderoso basso di Vincenzo.
Anche la voce piace, uno screaming un po' statico e' vero, ma d'impatto ed attinente alle tematiche dell'ep.
Altro brano da citare e' la title-track. Abbastanza simile alla opener, in sede live deve creare sicuramente scompiglio nel pogo generale, immaginando soprattutto se suonato nella regione madre dei ragazzi. Si perche' normalmente la gente pensa al mare calabrese, al salame e a tutte le cose belle della Calabria, tralasciando molte volte la situazione difficile del suo governamento ed a quella ancor piu' difficile della mafia. Questi baldi giovani cercano di contestare giustamente il mondo da loro vissuto, aiutati da questo hardcore certamente piu' deciso rispetto al vecchio sound meno azzeccato.
La registrazione e' buona, pulita e perfetta per chi odia quelle registrazioni dei Wretched da scantinato.
Comunque sia le cinque tracce di questo ep suonano ottime e se fossero state messe insieme ad altre avrebbero creato un disco di buona fattura.
Una pecca: i testi in inglese spaccano e' vero, ma prediligo quelli in madrelingua (non si era capito eh?).
fabio HC

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