In copertina l'ep mostra una bella cartolina dal capoluogo siciliano: un caratteristico, tipico e gigantesco cumulo di immondizia che sovrasta una delle tante strade della citta'.
Inseriamo il cd nel lettore e una breve intro apre il primo pezzo, "Antisociale". La batteria scandisce i tempi e la chitarra tagliente di Vice' apre le danze con un bel solo. Fin dal primo pezzo sono chiare le sonorita' e i temi proposti dalla band; viene sputato fuori tutto il rifiuto per la societa' in cui viviamo: "Stereotipi e falsita' la fanno da padrone, intolleranza per tutta questa merda. No non fa per me, no non fa per noi" recita il pezzo. La traccia e' veloce e incisiva, con un'ottima prova dietro le pelli di Giorgio che alla fine del pezzo dice la sua su certa gente del cazzo. "Universitari ribelli oggi, aspiranti padroni domani" chiude in maniera eloquente il pezzo.
Passiamo quindi ad una canzone dal gusto molto alcolico ma stavolta non e' una lode alla cara e beneamata birra, bensi' ad un celebre liquore. "Whisky Con Ghiaccio" risulta uno dei pezzi migliori dell'intero ep, un brano punk rock semplice ma diretto e coinvolgente; ottime le scorribande solistiche del buon Vice' e la sezione ritmica che martella al punto giusto.
Si prosegue con "2008" che propone sonorita' convincenti e tutto sommato non cosi' banali e gia' sentite, la voce di Los Angelos si staglia bene sui riff di chitarra e il pezzo scorre via bello diretto. Ancora meglio "49 Anni" che rappresenta un altro dei momenti migliori dell'intero ep. La traccia ci regala uno spaccato della realta' palermitana, il testo schietto e diretto viene urlato grezzo e accompagnato da cori che si inseriscono bene nel sound generale del pezzo. La chitarra solista sviluppa un riff tra i migliori del disco e accompagna l'incalzante e coinvolgente ritornello: "49 anni passati tra barboni e alcolizzati. Cartone di vino al mattino, giorno e notte da levantino".
Prima della traccia finale, ecco una cover ben riuscita dei Veleno Sociale, band street punk/Oi! emiliana. Il pezzo in questione e' "Kriminale Kids" che, in linea con la filosofia degli M.N.S., risulta cattiva e dura come l'originale.
Arriviamo alla fine dell'ep con una sorta di manifesto della band, l'ultimo pezzo "M.N.S." riassume un po' il concetto e l'idea che sta dietro la sigla con cui si presentano i nostri. La rabbia, il nichilismo, un sano menefreghismo e una spensierata ironia fanno da contesto alle tracce presenti sull'ep. Un suono, quello degli M.N.S., che va dallo street punk passando al rock'n'roll e al punk hc piu' classico; un disco, questo ep, che non ha le pretese di essere rivoluzionario o estremamente originale. Certo pero' che la chitarra solista mette quel pizzico di diversita' rispetto alle solite band punk che si sentono da un po', quelle discese a sei corde venate di hard rock e al limite con il metal rendono piu' solido e dinamico il suono della band e piu' vario e potente l'indirizzo dei pezzi. Poi ci mettiamo anche una certa ironia e demenza alla Skiantos e il gioco e' fatto.
Quindi il consiglio e' di ascoltare sto ep, poi se non vi piace, pazienza, sentirete qualcuno che vi dira' "non me ne frega un cazzo!"
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