Per cominciare, qualche parola va spesa per il gruppo: sono di Aulla (Ms) e sono composti da Guasta alla voce, Bruno e Giova alle chitarre, Simo al basso e Tommy alla batteria. I gruppi citati tra le influenze sono i classici dell'hc italiano anni '80 come i Negazione e gli Indigesti, ma anche gruppi americani come Minor Threat e Dead Kennedys.
Il disco, intitolato "Non Ho Paura", e' composto da 9 tracce (piu' bonus track) solide e potenti, in cui si puo' intravedere il background musicale del gruppo prima citato. Si parte con "Non ho paura", che e' il preludio al cuore del disco: la prima cosa che si nota e' la voce, uno dei punti di forza del lavoro.
E' nitida ma anche ruvida nello stesso istante, trasuda una certa maturita' nonstante suoni giovane alle orecchie di chi ascolta. Ottima anche la produzione, considerando anche il fatto che il demo e' stato autoprodotto, e presenta una buona potenza sonora globale.
Riprendiamo a parlare della scaletta: la seconda traccia intitolata "Vi odio", presenta una strofa dai toni un po sinistri, ma anche frenetica nell'incedere, che mi e' piaciuta molto; nel ritornello il cantante sfoggia una voce piu sporca e cattiva rispetto al brano precedente, in accordo col testo del brano.
Visto che sono entrato in argomento testi, c'e da dire che sono scritti con un approccio personale e non scadono in giri di parole scontati. E' presente la tematica del rifiuto e dell'odio verso cio' e soprattutto coloro che ci circondano, comune un po a tutti i gruppi hc, ma spesso i pezzi sembrano essere delle frecciate rivolte a persone in particolare.
Ovviamente il significato vero e proprio racchiuso nelle parole e' presente solo nelle menti dei Disagio stessi, ma il bello della musica e' proprio questo, ognuno puo' interpretare una canzone alla luce della propria vita e magari immedesimarsi in quello che ascolta.
Siamo arrivati ad un bel pezzo della rece parlando solo dei vari aspetti del disco. Ora si entra nel vivo della scaletta, con quelli che secondo me sono i pezzi migliori, su tutti "Scappa", "Un pensiero", "Pronti al macello" e "Nati fuori tempo massimo", caratterizzati da un ritmo trascinante e in alcuni casi (le ultime 2 tracce citate) un assolo semplice ma efficace.
Chicca finale la cover di "In my eyes" dei Minor Threat.
Un bel disco, suonato senza grandi pretese tecniche, ma come dice il testo di "Scappa": "non serve la tecnica, sei morto se non c'e' passione in quello che fai". Condivido in pieno, anche se a me la roba tecnica piace lo stesso :) .
Scaricatevi questo cd, ovviamente aggratis e sparatevelo tutto, perche' merita. Tralaltro questi ragazzi sono senza etichetta, quindi affrettatevi.
Moka
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