E' difficile trovare un nome (se di un nome ha bisogno) al genere, so solo che i supporters del gruppo lo hanno battezzato hardcore progressivo. Ad ognuno il suo insomma.
Ma veniamo a noi. L'apertura e' affidata a "Firebringer", la quale rivela l'ottima chitarra iniziale che si trasformera' poi in un perfetto connubbio di metal/hardcore pazzesco; cupa e' la distorsione usata nei bassi che da questa suggestione di ascoltare un gruppo doom, e le dissonanze rendono piu' noise il tutto. La voce e' uno screaming microfonale, alla Reset Clan, vissuto come non mai in "September 26th".
Devo dire che le tracce prendono, soprattutto quest'ultima e l'opener gia' descritta per la loro furia cupa data dal suono diverso dal solito hardcore, molto metal e doom. Ricordano un po' "Monotheist" dei Celtic Frost in versione piu' accacci'. Ecco l'ho detto. Spero di non aver preso una trombata.
C'e' di certo che non mi hanno colpito in tal modo da farmeli mettere su disco e spararmeli a tutto volume ovunque io sia, ma hanno comunque toccato il vecchio suono metallico che non sentivo da tempo, e credo che piaceranno molto ai detrattori del metalcore moderno. Oi!
fabio HC

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