Il loro primo concerto, ad Ottobre del 1985 a Trento, segna l'inizio di un nutrito percorso che li portera' in giro per tutto il nord Italia.
E' nel 1987 che avviene il cambio di nome, un passaggio non solo formale ma che segna anche l'evoluzione degli approcci e degli atteggiamenti del gruppo.
Esce, grazie all'aiuto della storica Blubus, l'Ep Angoscia nel 1988 che sara' pero' il preludio all'imminente scioglimento del gruppo.
Andando sul pratico, il disco, prodotto da AccidiaHc e della SOA, di cui intendo parlarvi e' una raccolta di tutto il materiale registrato dagli Yougblood quindi da Angoscia, passando per registrazioni live, pezzi inediti e una demo risalente al periodo Religious Vomit.
Parliamo dunque delle prime sette canzoni, appartenenti all'Ep Angoscia, che ci introducono a suoni che spaziano dall'hardcore anni '80 a derive hard rock, rendendo cosi' molto originale la proposta musicale.
"Borderline state" e' introdotta dalla storica canzoncina delle fiabe sonore, forse ormai cimelio per una passata generazione di bambini. Subito la voce si caratterizza per quella genuinita' espressiva, che mi sembra si sia persa al giorno d'oggi, che trasforma le liriche da semplici parole a messaggio colmo di emozione. Un approccio problematico alla vita, borderline per l'appunto, e punti di vista sempre mobili e relativi, il tutto condito da una coinvolgente arrangiatura.
Sonorita' di stampo hardcore classico aprono la strada a "Assassini", una canzone che centra la tematica della guerra in quanto tale e che descrive uno scenario di colpevolezza umana destinato, forse, a non finire mai.
A suoni piu' hard rock ci avviciniamo con la terza traccia "Contaminati", ricorre un panorama apocalittico dove l'uomo ha forse perso il suo posto in cambio di una condanna alla morte definitiva.
"Religious vomit" e' invece una canzone, racchiusa in quaranta secondi, che funge da manifesto rivendicativo del proprio essere, estraneo a schemi ideologici e religiosi, ed ormai stanco di subire passivamente quanto propinato dalla societa'.
"Angoscia", caratterizzata da un cantato nervoso e spezzettato nell'esecuzione, ci riporta in una realta' dove ormai la catastrofe e' gia' avvenuta e agli occhi di un possibile sopravvissuto tutto risulta privo di significato, a quel punto solo l'angoscia puo' avvolgerci nella nostra totalita'.
Una prospettiva piu' intima, dettata anche da parti musicali piu' melodiche e da un cantato carico di emozioni, viene data da "Dietro te", dove si lascia spazio ad uno sguardo al passato e l'eternita' del ricordo che vive dentro ognuno di noi.
Il sesto ed ultimo pezzo dell'Ep e' "No rockstar", titolo gia' piu' che esemplificativo e che ci riporta a tutta quella aspra e giustificatissima critica verso atteggiamenti musicali, ma anche morali, che sanno di vendita di se' al mercato e perdita dell'atteggiamento genuino, soprattutto nel punk.
Ritornano quindi le ultime frasi di chiusura della sigla delle fiabe sonore, si chiude un capitolo ma non disperate, ve ne sono altri.
Adesso vi parlo di due pezzi, che furono inseriti in un compilation nel 1988, ovvero "Sanremo song" ed "Esistenza".
La prima canzone, anche questa dal titolo estremamente chiarificatore, rappresenta una feroce critica all'omonimo festival musicale e la netta volonta' di smascherare la sua essenza mercantile ed economica, opponendo a tutto cio' la necessita' di creare le proprie occasioni di svago in maniera autonoma.
Con l'altra canzone "Esistenza" assistiamo ad un'analisi antropologica nel corso della storia, dagli albori al presente con l'intenzione di sottolineare come sia fondamentale uscire dagli schemi imposti, ottenendo cosi' l'unica arma per la costruzione di un futuro piu' libero.
Le successive diciotto tracce sono frutto di una registrazione, che era stata data per dispersa ma che per magia ritorna nel 2000, durante un concerto tenutosi a giugno del 1988 a S.Casciano. La scaletta contiene dunque, oltre ai pezzi contenuti nell'Ep Angoscia, altre canzoni, la cui qualita' sonora e' davvero buona, di cui ora mi appresto a parlarvi.
"La tua strada" e' un inno alla liberta' individuale e alla necessita' di trovare forme comunicative alternative a quelle usate dal dominio, per poter dire davvero di essere liberi e di aver compiuto dei percorsi davvero liberati.
Il testo di "Vivo senza parlare" e' molto conciso e viene supportato da ritmi veloci e taglienti, anche la voce si fa carico di una interpretazione molto sentita.
"Destino" e' una canzone da tempi molto concitati e da un cantato che incede senza sosta, il tutto nel giro di un minuto e mezzo.
"Rabbia" si caratterizza per una struttura sonora molto vicina all'hard rock classico, ancora una volta la proposta musicale degli Yougblood risente delle proprie influenze e crea qualcosa di molto originale.
Una prospettiva sulla vita e sulla morte, trattate in maniera originale e surreale, e' la tematica di "Realta' suicide", canzone che assume caratteri molto particolari grazie anche ad un cantato eclettico e imprevedibile.
"Non lasciarti andare" e' un invito, presentato senza mezzi termini, a riappropriarsi della propria vita e uscire dagli schemi preconfezionati della societa', tirando fuori il coraggio di fare le proprie scelte in completa autonomia.
"Sei pazzo", come si evince dal titolo, ci offre una visione distorta e allucinata della vita, con richiami a sensazioni impetuose e istinti da soddisfare, il tutto viaggia su tempi ben ritmati che scandiscono tutti i passaggi del testo.
Violenza che ritorna a prendere forma in "Sangue dalla luna", un concentrato di aggressivita' e sete di vendetta nei confronti dell'esistente, un cantato che si lascia andare a disperazione concitata e che viene supportato da diversi cambi di velocita'.
Segue questo filo invisibile anche "Siamo dementi", che si potrebbe considerare come un concentrato di nichilismo pronto ad esplodere su ritmi ben scanditi e suoni distorti.
Ci avviamo all'ultima sezione della raccolta, ovvero la demo, datata Dicembre 1986, registrata quando ancora il gruppo si chiamava Religious Vomit, chiaramente la qualita' del suono non ha niente a che vedere con quella precedente, ma e' anche questo il prezzo da pagare a volte quando si sceglie la coerente strada dell'autoproduzione.
Alcuni dei pezzi saranno poi ripresi per l'Ep Angoscia, riarrangiati o comunque eseguiti con una maturazione musicale diversa da quella mostrata in questo demo.
L'ascolto di queste tracce mi ha sicuramente offerto l'occasione di poter sentire suoni e parole appartenenti ad un periodo storico che anagraficamente mi e' estraneo ma che, per approcci e intenzioni, sento molto vicino.
E' molto interessante seguire l'evoluzione musicale degli Yougblood, ed e' possibile grazie proprio alla raccolta di cui vi ho parlato, per poter avere un ulteriore punto di vista da chi non e' mai sceso a compromessi e ha solcato la propria strada con coerenza.
Shigno

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.TRACKLIST.
01 - Borderline State
02 - Contaminati
03 - Assassini
04 - Religious Vomit
05 - Angoscia
06 - Dietro Di Te
07 - No Rockstar
08 - Sanremo Song
09 - Esistenza
10 - Angoscia
11 - La Tua Strada
12 - Vivo Senza Parlare
13 - Destino
14 - Religious Vomit
15 - Sanremo Song
16 - Rabbia
17 - Dietro Te
18 - Realta' Suicide
19 - Assassini
20 - Non Lasciarti Andare
21 - Sei Pazzo
22 - Esistenza
23 - Sangue Dalla Luna
24 - Siamo Dementi
25 - Borderline State
26 - Contaminati
27 - No Rockstar
28 - Gente Comune
29 - Ti Controllo
30 - Angoscia
31 - Borderline State
32 - Lacrime Di Rabbia
33 - Destino
34 - Sulla Tua Testa

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