La prima volta che li vidi dal vivo ero a Rimini, nell'oramai familiare cornice del Grottarossa. Ne apprezzai subito l'energia e la commistione ben riuscita tra i principi piu' rarefatti dello screamo e i risvolti piu' grezzi della cara vecchia scuola.
I testi, gli arpeggi di chitarra trasognati e gli stessi titoli dei brani facenti parte del disco (omonimo del gruppo) si scontrano con l'attitudine e la rabbia che si riescono ad intravedere nel cantato. Di tanto in tanto la chitarra prende coraggio ed esplode in accattivanti distorsioni, in maniera tale da far decollare il brano in un crescendo continuo, di volume e di emozioni.
Il disco dei giovani marchigiani mi e' piaciuto davvero tanto, a mio parere sono una delle rivelazioni che questo anno di merda ci ha regalato (per fortuna ha portato anche qualcosa di buono). Ogni traccia si ricollega all'altra da un filone invisibile ma percettibile all'intuito, nonostante i brani si differenzino uno dall'altro. Cio' che rimane nella mente dell'ascoltatore non e' soltanto l'essenza di ogni singolo pezzo , ma anche l'intero sapore dell'album che restituisce appieno una corretta immagine degli Yo Sbraito.
"L'Orologio Da Polso" apre il disco con una intro intrigante, che definirei quasi rockeggiante; immediatamente subentra un carattere piu' aggressivo sovrastato dal cantato, per poi sfociare in dinamiche piu' tranquille composte da arpeggi.
Sorprendente anche la traccia numero 3, "Ho Trovato Il Coraggio Di Rincorrere Nella Notte", brano intenso con un testo davvero interessante. Eppure la migliore delle 7 tracce facenti parte dell'omonimo lavoro della band e' "Vivisezione Di Un Innocente", struggente al punto giusto, ritmicamente invitante; il pezzo si conclude all'improvviso, in un silenzio che lascia di stucco: viene da chiedersi "chi ha staccato la corrente?".
Nelle ultime due canzoni del disco, "Saturno" e "Scopo Ultimo" sgorga tutta la grinta della band, l'influenza hardcore vecchia scuola e un po' di sana violenza, anche se in versione bonsai.
Quello che c'era da dire e' stato detto. Ora tocca a voi!
Orsu' dunque date ascolto alla zia Nana, scaricatevi sto bel ciddi', e lasciatevi cullare dal diaulo come direbbe Matteo Montesi.
Ah, stavo quasi dimenticando. Un 10+ per la durata dei pezzi ridotta ai minimi termini, gli hardcore kids si distraggono facilmente...
Saluti sudati dall'Abruzzo forte, gentile e rovente.
Nana

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